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giovedì, dicembre 06, 2007

Se cade prodi cosa faranno i presidenti?


A seguito delle dichiarazioni di Bertinotti - il governo prodi ha fallito - il ministro Bindi (e parlamentare del PD) ha ricordato al presidente della Camera che se cade il governo, anche lui va a casa perche' viene meno la maggioranza che gli ha permesso di essere eletto.

Se dovesse cadere il governo prodi significa che l'attuale maggioranza non c'e' piu' (si va a votare) oppure che sara' sostituita da un'altra.
Ma allora mi chiedo se, in questo caso, anche il presidente della repubblica dovrebbe dimettersi, visto che napolitano e' stato votato solo dalla maggioranza.

I presidenti precedenti erano votati anche dalla minoranza, invece napolitano e' stato eletto solo dalla maggiornaza che ha dato vita al governo prodi.

Se cade il governo prodi, si dimetteranno i presidente delle Camera, del Senato e della repubblica ?


GOVERNO: BINDI, BERTINOTTI IRRESPONSABILE SE CADE PRODI ANCHE LUI A CASA

RITORNO ALLA PROPORZIONALE GLI HA CONSENTITO DI SGANCIARSI

Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "Mi pare un po' poco limitarsi a non condividere l'intervista di Bertinotti. E' evidente il senso di irresponsabilita' del presidente della Camera al quale vorrei ricordare che, se cade il governo, anche lui va a casa perche' viene meno la maggioranza che gli ha permesso di essere eletto".

E' il giudizio espresso dal ministro e parlamentare del Pd, Rosy Bindi, nei confronti delle affermazioni fatte da Fausto Bertinotti nella recente intervista a 'La Repubblica'.

adnkronos

Anti-savoia e caos repubblicano

Il detto è una repubblica - usato per spiegare qualcosa che non funziona o il marasma che ci attornia - e' sempre piu' attuale ed appropriato.

In questo momento la propaganda dalla repubblica sta raggiungendo l'apice della sua arroganza e violenza e l'associazione anti savoia, che vorrebbe addirittura esiliare nuovamente i Savoia, indica il degrado nel quale tutti quanti siamo finiti.
E poi perche' questa onlus vuole contrastare il risarcimento chiesto dai Savoia (una tantum) e non si lamenta che (ogni anno) il quirinale repubblicano costa piu' del palazzo della regina Elisabetta II ?

Per cercare di arginare il malcostume e le false verita' che purtroppo dominano, vorrei spingere alla riflessione gli italiani dando spazio nel mio blog ad una lettera pubblicata nel sito newsbox.

I protagonisti di questa lettera sono due veri italiani, il signore Carletto Cairo di Ceva, classe 1922, e il signore A.B. classe 1938.
Il primo fu catturato a Zara ed internato in un campo di concentramento da dove ritorno' menomato nel corpo e nello spirito per aver voluto mantener fede al giuramento di fedelta' al Re.
Non vuole commentare il fango che viene buttato addosso ai Savoia dagli avvoltoi e falsi italiani, aveva le lacrime agli occhi.....

Il signore A.B e' del 1938, che seguendo l'esempio di suo padre - nel 1947 preferi' abbandonare i suoi beni e la sua terra passata alla Francia per continuare ad essere Italiano - ha bene in mente gli insegnamenti di suo padre, non tradire mai il giuramento dei tuoi vecchi.
Di convinzioni monarchiche vede nella Monarchia l'unica istituzione che puo' salvare L'Italia e desidera che il suo feretro sia avvolto nel tricolore con al centro lo stemma sabaudo.

Si puo' non condividerla ma e' una lettera civile e nobile che deve essere rispettata da tutti.

Vorrei spingere alla riflessione e dire che per capire la Storia si deve ragionare con la propria testa e non accettare quella confezionata dal regime repubblicano.
Se poi non si sopporta i Savoia, non riesco a capire come mai - a maggior ragione - queste persone non odiano il Potere (da piu' di mezzo secolo la repubblica) che effettivamente e' il vero responsabile della drammatica situazione nella quale e' sprofondato il nostro paese.
La colpa e' sempre ed ancora della Monarchia?

Quando avvengono grandi cambiamenti storici e politici c'e' sempre il rischio di distruggere insieme alla cosa sbagliate anche quelle valide.
E' quello che avvenne nel passaggio dalla monarchia alla repubblica, quando tutta la colpa della guerra e del fascismo fu addebitata a Re Vittorio Emanuele III.
I partiti - tra i quali dominava l'ideologia comunista - per conquistare completamente il Potere abbandonarono la Monarchia, l'istituzione che realizzo' l'Unita' e che - visto come sono poi andate le cose - avrebbe garantito un futuro migliore all'Italia.
Insieme all'acqua sporca (fascismo) si butto' via anche il bambino (monarchia), con il risultato che l'Italia non ha piu' identita', e' in balia di organi internazionali e finanziari che hanno ben poco della democrazia, le istituzioni vivono nei palazzi dorati lontani dagli italiani, abbiamo un deficit pubblicato pazzesco ... l'elenco e' lungo.

Il celebre libro La casta dei politici - una raccolta di corruzione ed inefficenza del sistema italiano - dovrebbe intitolarsi La casta della repubblica.

Purtroppo ormai dominano l'odio, il rancore e l'assurdo principio di fregare il prossimo ...
Che senso ha farci del male a vicenda ?

Un urlo nella blogosfera dal mio blog.


LA MONARCHIA: UNICA SALVEZZA PER L'ITALIA

'Non mi associo alla richiesta sabauda' ma questa Italia deve aprire gli occhi.

Abbiamo raccontato appena ieri la storia di un ex deportato dei lager nazisti che non ha gradito l'esternazione dei Savoia in merito al risarcimento milionario chiesto allo Stato. L'uomo, Marino Pavone, intervistato da Striscia La Notizia, ha espresso la volonta' di incontrare i Savoia dopo la richiesta dei reali di 260 milioni di euro come risarcimento danni per le vicende della storia passata. Pavone vorrebbe raccontare ai Savoia come si vive in un lager nazista. Ci scrive dal Piemonte un lettore del nostro giornale, A.B, per esprimere la sua opinione a proposito del gesto dei Savoia.

'Ho fatto leggere il vostro articolo- scrive A.B.- a Carletto Cairo di Ceva, classe 1922. Catturato a Zara fu internato in un campo di concentramento da dove ritorno' menomato nel corpo e nello spirito per aver voluto mantener fede al giuramento di fedelta' al Re. Non ha voluto commentare, aveva le lacrime agli occhi.Quest'uomo, poeta dialettale piemontese, e' il padre di Albertino Cairo, notoriamente conosciuto come 'l'angelo di Kabul' per la sua grande opera umanitaria che da anni compie in quel paese.

Chi le scrive, invece, classe 1938, ha bene in mente gli insegnamenti di suo padre, 'non tradire mai il giuramento dei tuoi vecchi'.
Il nostro lettore esorta quindi a comprendere 'lo sdegno di un uomo per la richiesta dei danni da parte dei Savoia.Sono di convinzioni monarchiche perche' vedo in quest'istituzione l'unica salvezza possibile di quest'Italia che amo con tutto il mio cuore, seguendo l'esempio di mio padre che nel 1947 preferi' abbandonare i suoi beni e la sua terra passata alla Francia per continuare ad essere Italiano.
Non mi associo alla richiesta sabauda, ma fremo d'indignazione leggendo gli insulti e gli improperi rivolti a questa Famiglia. Nessun uomo al mondo puo' giudicare l'operato di Casa Savoia in 1000 anni di storia d'Italia: solo Dio ne e' giudice perche' ne fu testimone.

E non mi associo alla presunta legalita' della nascita della Repubblica.
In quest'Italia dove una guardia giurata, percio' una persona per bene, come tante altre in Italia, andando a cena ha bevuto una birra si suicida per aver perso la patente e non poter piu' lavorare, dove uno straniero ubriaco uccide quattro persone e viene condannato agli arresti domiciliari in un lussuoso residence, dove si da' la cittadinanza onoraria ad una persona condannata a molti anni di carcere per eversione e forse non solo questo, c'e' posto anche per questa richiesta che, personalmente intendo solo provocatoria nei confronti dello Stato perche' le loro Altezze Reali ben sanno che a pagare sarebbe il popolo e questo sicuramente non e' nei loro progetti.
Un popolo dissaguato dal malgoverno, a cui rimangono solo piu' gli occhi per piangere. Ma quei signori che stanno nei palazzi del potere manipolando la notizia a loro favore, con quei quattro illusi che non hanno ancora capito il fallimento della loro idealogia, che se aprissero il pugno cadrebbe la 'cicca' fascista d'un tempo, gettano fango sui discendenti di una famiglia che ha costruito nei secoli l'Italia.
La monarchia sabauda e' stata sepolta ad Altacomba con Sua Maesta' Umberto II° che ha voluto nella sua bara il sigillo dello Stato.
Percio' mi chiedo : 'Che cosa guarda il repubblicano Ministro Guardasigilli?'
Che cosa vuole in effetti questo ramo dei Savoia che ha contravvenuto alle regole dinastiche di Famiglia? Non so.

Comunque, come tanti altri, quando sara' ora, il piu' lontano possibile, il mio feretro sara' avvolto nel tricolore con al centro lo stemma sabaudo'.

AB.

newsbox

martedì, dicembre 04, 2007

Scuola repubblicana


La scuola italiana bocciata dall'Ocse.

La pagella per la scuola italiana viene dal prestigioso rapporto Ocse-Pisa (Progress in International Reading) 2006, giunto alla terza edizione che analizza la situazione degli studenti di 15 anni di eta' in 57 paesi di tutto il mondo, tra aderenti all'Ocse o con rapporti di partenariato.

I risultati non lasciano dubbi: l'Italia ben al di sotto della media europea, e' al 33/mo posto per competenze di lettura, al 36/mo per cultura scientifica, al 38/mo posto per quella matematica.
Con risultati che sono peggiorati rispetto alle precedenti rilevazioni triennali, avvenute nel 2000 e nel 2006: nel 2003 i quindicenni italiani figuravano al 27mo posto per le loro competenze nelle materie scientifiche, nel 2006 sono slittati al 36mo posto.
Gli studenti italiani presentano conoscenze piu' scarse in scienze, matematica e in lettura.

Risultati ancora piu' pesanti se si considera il livello di Pil del paese e il numero dei progetti di ricerca. Quello che il rapporto evidenzia e', soprattutto, l'alto numero (un quarto o piu') di studenti che hanno raggiunto un risultato sotto il livello 2, in pratica l'insufficienza.

I dati dimostrano che ci troviamo di fronte ad un forte decadimento del livello educativo nella scuola Italiana, ci sono pochi insegnanti validi.
La diseducazione e il decadimento della scuola sta portando a demolire i valori morali e comportamentali della società.

Siamo arrivati a questo, perche' durante il periodo repubblicano abbiamo distrutto tante cose valide senza però mai proporre delle alternative.
L'educazione dei ragazzi era basata su tre assi portanti, la famiglia, la scuola e la chiesa.
La famiglia l'abbiamo sacrificata al dio denaro, adesso il padre e la madre lavorano con il risultato che non si ha più il tempo di seguire i figli.
Inoltre abbiamo indebolito la famiglia tradizionale con il divorzio e favorendo altri tipi di famiglia che non fanno certo crescere bene i bambini.
La scuola è nelle mani di insegnanti incapaci e comunque meno educatrice rispetto al passato, e siamo arrivati al punto che se un alunno indisciplinato riceve una nota l'insegnante rischia di essere denunciato dai genitori.
L'insegnamento della Chiesa l'abbiamo relegata ai margini, sostituita da uno stato corrotto ed inefficiente.

In questa situazione i ragazzi crescono con modelli sbagliati, senza dialogo e senza valori.
La colpa di questa debacle non può che essere dello stato repubblicano.
La classe politica non e' capace di fare nulla quindi anche di riformare la scuola, inoltre i governi che si sono succeduti smontano ogni volta le riforme precedenti aumentando confusione.

La scuola è peggiorata per la fortissima presenza della propaganda repubblicana che ha politicizzato quasi tutto.
L'insegnamento è filtrato e controllato dal regime repubblicano, la scuola è diventato il mezzo con il quale il regime ha plasmato la cultura e la società.
Senza meritocrazia, appiattimento totale, falsi principi e valori, questi sono i frutti della scuola repubblicana.

Perché meravigliarsi del bullismo, del decadimento del livello educativo in Italia quando la scuola è controllata e gestita da uno stato repubblicano così corrotto ed inefficiente?

Scuola,italiani i più somari in Ue
Lo rivela un rapporto dell'Ocse

Gli studenti italiani sono i più somari d'Europa. Lo rivela un rapporto dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che fotografa la situazione degli studenti 15enni in 57 paesi del mondo. L'Italia è al 33esimo posto per competenze di lettura, al 36esimo per cultura scientifica, al 38esimo posto per quella matematica. I risultati sono peggiorati rispetto alle precedenti rilevazioni nel 2000 e nel 2006.

La pagella per la scuola italiana viene dal prestigioso rapporto Ocse-Pisa (Progress in International Reading) 2006, giunto alla terza edizione. I risultati sono ancora più pesanti se si considera il livello di Pil del paese e il numero dei progetti di ricerca. Quello che il rapporto evidenzia è, soprattutto, l'alto numero (un quarto o più) di studenti che hanno raggiunto un risultato sotto il livello 2, in pratica l'insufficienza.

Per quanto riguarda la differenza tra maschi e femmine, le ragazze di tutti i paesi interessati dalla ricerca hanno fatto meglio dei loro coetanei: in particolare, in Italia lo scarto è di 41 punti a favore delle studentesse.

Cultura scientifica
Se nel 2003 i quindicenni italiani figuravano al 27esimo posto per le loro competenze nelle materie scientifiche, nel 2006 sono slittati al 36esimo posto. In cima alla lista ci sono gli studenti della Finlandia, Paese che non solo continua a mantenere buoni risultati (da 548 punti a 563), ma in cui tutti gli alunni raggiungono livelli di buon rendimento. Dietro l'Italia si piazzano Portogallo (474), Grecia (473) e Israele (454). Fra i Paesi al di sotto della media Ocse, oltre all'Italia, si posizionano Croazia, Slovacchia, Lituania, Norvegia. E peggio dei nostri ragazzi, oltre ai coetanei di Portogallo e Grecia, fanno gli studenti di Bulgaria (434 punti) e Romania (418), fra gli ultimi entrati nella Ue.

Lettura
L'Italia si posiziona al 33esimo posto, totalizzando un punteggio totale di 469, che la posiziona al di sotto della media Ocse nella classifica che vede ai primi cinque posti Corea del Sud, Finlandia, Hong Kong, Canada e Nuova Zelanda. Di paesi dell'Unione Europea, soltanto Repubblica Slovacca, Spagna e Grecia hanno fatto peggio del nostro paese, oltre alle nuove entrate Bulgaria e Romania. L'Ocse, inoltre, rileva come l'Italia abbia peggiorato il proprio risultato rispetto al primo rapporto Ocse-Pisa del 2000.

Matematica
Italia al 38esimo posto (con 462 punti) della classifica che vede ai primi cinque posti Taiwan, Finlandia, Hong Kong, Corea del Sud e Olanda. Peggio dell'Italia, tra i paesi dell'Unione europea soltanto la Grecia che si posiziona al 39esimo posto e Bulgaria e Romania. Anche per la cultura matematica, come per la capacità di lettura, almeno un quarto degli studenti che hanno partecipato al progetto non ha raggiunto la sufficienza del secondo livello di conoscenza, classifica in cui siamo superati anche dalla Grecia.

L'Italia, infatti, è fuori anche dalla "classifica" che vede almeno il 70% degli studenti raggiungere il secondo livello. Come per le altre due rilevazioni Ocse-Pisa, anche per quella matematica i risultati ottenuti nel 2006 sono peggiori di quelli del 2003. A differenza della classifica per capacità di lettura, per la matematica i ragazzi si sono comportati meglio delle loro colleghe studentesse.

Fioroni: "Preoccupato per i dati Osce"
Il ministro dell'istruzione Fioroni, parlando a 'Panorama del giorno' su Canale 5, si è detto "preoccupato" dei dati Ocse sulla salute della scuola italiana. "E' il motivo per cui abbiamo introdotto non delle nuove riforme, delle quali la scuola non ha bisogno, ma un ritorno ad alcuni elementi di buonsenso - ha detto -. In dieci anni abbiamo diplomato otto milioni e ottocentomila studenti con lacune gravi e gravissime con questo sistema dei debiti non recuperabili. Aver ripristinato il recupero entro settembre, e chi non li recupera deve ripetere l'anno, credo che sia un segnale di voler ritornare ad una scuola seria, requisito essenziale per farla essere di qualità".

Un'inversione di tendenza, ha detto ancora Fioroni, la "registriamo per esempio nelle scuole elementari dove sono stati realizzati una serie di interventi necessari. Vuole dire fare meno progetti ma più didattica in classe". Ma anche "l'attenzione posta nell'ultimo anno sulle materie scientifiche, sulla necessità di potenziare l'insegnamento della matematica e delle scienze, ha portato al raddoppio delle iscrizioni alle facoltà scientifiche".

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