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venerdì, marzo 01, 2024

Sovrani a evento su Gaza

Il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Máxima dei Paesi Bassi ad un incontro sull'impatto di Gaza su Amsterdam.

29 febbraio 2024

Le Loro Maestà il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Máxima  dei Paesi Bassi avevano parlato con due gruppi di Amsterdam, nella residenza ufficiale del sindaco Halsema, sull'impatto della situazione a Gaza, su Amstgedam. 

Il sindaco Halsema ha moderato le due conversazioni.

La prima conversazione è stata  agenti di polizia, funzionari comunali e operatori giovanili attivi in ​​vari quartieri di Amsterdam, che  tengono stretti contatti con i vari gruppi del loro quartiere e si impegnano a prevenire e gestire le tensioni. 

Successivamente, il re  Guglielmo Alessandro e la regina Máxima hanno parlato con persone di origine palestinese, ebraica e islamica di Amsterdam su come l’attuale situazione a Gaza e in Israele influisce sulla loro vita quotidiana e sulle loro interazioni reciproche. Il tema della discussione era la tristezza e la paura per i propri cari, i sentimenti di insicurezza, i punti di vista diversi, ma anche le iniziative speranzose per riunirsi.

Il 6 novembre 2023, la coppia reale aveva ricevuto presso il palazzo Huis ten Bosch numerosi rappresentanti di organizzazioni, gruppi sociali e iniziative nei Paesi Bassi in relazione alla situazione nei territori palestinesi e in Israele . 

sabato, novembre 04, 2023

Vertice sulla Striscia di Gaza ad Abu Dhabi

Il Re di Giordania ed il principe Hussein ad Abu Dhabi per un vertice sulla Striscia di Gaza e fornire aiuti umanitari ai palestinesi.

1° novembre 2023

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania ed il principe ereditario Hussein si sono recati ad Abu Dhabi per partecipare ad un vertice per la pace a Gaza e fornire aiuti umanitari ai palestinesi. 

All'incontro bilaterale che si è tenuto al Qasr Al Watan ad Abu Dhabi, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, ed il Re Abdullah di Giordania hanno discusso le modalità per intensificare gli sforzi arabi per fermare la guerra a Gaza, proteggere i civili innocenti e rispondere al deterioramento delle condizioni umanitarie nella Striscia di Gaza. .

I due leader hanno sottolineato la necessità di un'azione internazionale urgente per fermare la pericolosa escalation militare e fornire piena protezione ai civili in conformità con il diritto internazionale umanitario, nonché la necessità di garantire la consegna di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza.

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Il Re di Giordania ha sottolineato che la revoca dell'assedio sulla Striscia di Gaza è un'assoluta necessità per limitare il deterioramento della situazione umanitaria nella zona, elogiando gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per fermare la guerra nella Striscia, attraverso la loro appartenenza al Consiglio di Sicurezza.

Il Re giordano ha anche riaffermato il pieno sostegno ai fratelli palestinesi nel raggiungimento dei loro legittimi diritti e nella creazione del loro stato indipendente e sovrano sulla falsariga del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, sulla base della soluzione dei due Stati.

I due Capi di Stato hanno anche espresso il loro orgoglio per le ottime relazioni tra la Giordania e gli Emirati e la loro volontà di rafforzare il partenariato economico e la cooperazione sugli investimenti in vari campi.

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Il Re Abdullah ed il Presidente degli Emirati hanno assistito alla firma di tre memorandum d'intesa tra i due paesi, In seguito, in segno di apprezzamento ,il Re di Giordania ha ricevuto dallo sceicco Mohammed bin Zayed l'Ordine di Zayed, che è il più alto riconoscimento negli Stati Uniti Emirati Arabi.

Il giorno precedente il Re Abdullah II ed il Principe Hussein avevano visitato il monumento del martire a Wahat Al Karama, ad Abu Dhabi.


giovedì, luglio 20, 2023

Israele riconosce sovranità del Marocco

Israele riconosce la sovranità del Marocco sul territorio del Sahara Occidentale

18 luglio 2023

Sua Maestà il re del Marocco, Mohammed VI, ha ricevuto una lettera storica dal primo ministro dello Stato di Israele, Benyamin Netanyahu, che annuncia la decisione di Israele di riconoscere ufficialmente la sovranità del Marocco sul territorio del Sahara Occidentale. 

Il Re Mohammed ha espresso i suoi più sentiti ringraziamenti a Israele per la sua decisione di riconoscere la sovranità del Marocco sul Sahara occidentale ed ha inviato un messaggio al primo ministro israeliano Benyamin #Netanyahu .

Questa notizia rappresenta un evento significativo nelle relazioni internazionali tra i due Paesi e potrebbe avere un impatto duraturo sulla geopolitica della regione. Tuttavia, va sottolineato che questa decisione di Israele non risolverà direttamente il conflitto saharawi. 

Relazioni Bilaterali

Il riconoscimento della sovranità del Marocco da parte di Israele apre le porte a una nuova fase nelle relazioni bilaterali tra le due Nazioni. Il primo ministro israeliano ha chiarito che questa posizione sarà riflessa in tutti gli atti e documenti governativi, e sarà comunicata alle Nazioni Unite, alle organizzazioni regionali e internazionali e a tutti gli altri Paesi con cui Israele intrattiene relazioni diplomatiche.

Nella sua lettera al sovrano del Marocco, Netanyahu ha anche menzionato la possibilità di aprire un Consolato israeliano nella città di Dakhla, e questa mossa potrebbe avere un impatto significativo sulla diplomazia tra i due Paesi e potrebbe rafforzare ulteriormente i legami bilaterali.

Le Aspettative di Israele 

Con questo riconoscimento della sovranità sul Sahara Occidentale le autorità israeliane sono fiduciose che questa mossa storica porterà il Marocco ad elevare la rappresentanza diplomatica di Israele da ufficio di collegamento ad ambasciata a Rabat, un desiderio lungamente coltivato da Tel Aviv.

Un sondaggio d'opinione condotto all'inizio dell'anno ha rivelato che il 64% della popolazione marocchina era contrario al processo di normalizzazione con Israele, nonostante il ristabilimento delle relazioni diplomatiche due anni fa. Pertanto, il governo marocchino dovrà gestire attentamente le reazioni pubbliche e bilaterali a questa decisione da parte del suo popolo e della comunità internazionale.

Il Ruolo della Algeria 

La decisione di Netanyahu ha posto l'attenzione sull'Algeria, che è storicamente contraria alla visione del Marocco e che si trova in vicinanza geografica. La riapertura delle relazioni tra Marocco e Israele nel dicembre 2020 aveva causato la rottura delle relazioni diplomatiche tra Algeri e Rabat, evidenziando i delicati equilibri diplomatici tra le due potenze maghrebine.

Le reazioni ufficiali da parte di altre grandi potenze regionali e internazionali saranno cruciali per comprendere le implicazioni a lungo termine di questa decisione storica. Le dinamiche geopolitiche della regione del Maghreb potrebbero subire cambiamenti significativi in seguito a questo riconoscimento.

Conflitto Saharawi

Sebbene il riconoscimento della sovranità del Marocco da parte di Israele non risolverà direttamente il conflitto saharawi, potrebbe avere effetti significativi sulla situazione nel territorio del Sahara Occidentale. Il Marocco dovrà affrontare nuove responsabilità internazionali e prendere misure concrete per gestire la situazione nel territorio.


martedì, aprile 18, 2023

Principe Reza Pahlavi in Israele

Storico viaggio in Israele del principe Reza Pahlavi 

17 aprile 2023

Il principe Reza Pahlavi ha fatto lo storico viaggio di andare in Israele, diventando il primo iraniano del suo rango a recarsi nello stato ebraico con un messaggio di pace. 

Poco pima di partire, il principe Reza Pahlavi ha scritto il seguente messaggio : Sto viaggiando in Israele per consegnare un messaggio di amicizia dal popolo iraniano, coinvolgere esperti idrici israeliani sui modi per affrontare l'abuso delle risorse naturali dell'Iran da parte del regime e rendere omaggio alle vittime dell'Olocausto a Yom HaShoah.  Voglio che il popolo di Israele sappia che la Repubblica islamica non rappresenta il popolo iraniano. L'antico legame tra la nostra gente può essere riacceso a beneficio di entrambe le nazioni. Vado in Israele per svolgere il mio ruolo nella costruzione di quel futuro più luminoso

Con questo viaggio di pace e di dialogo, il principe Reza Pahlavi si comporta in maniera opposta al regime della Repubblica islamica dell'Iran che è sempre più repressivo, ed in questo modo si presenta come potenziale candidato alla guida del Paese, sia durante un periodo di transizione democratica che permanente, spingendo il popolo a rovesciare questo regime.

L'impegno del principe in questo viaggio ha tre aree principali: rinnovare i vecchi legami che univano l'Iran a Israele, onorare la memoria delle vittime dell'Olocausto e conoscere meglio le tecnologie israeliane per la gestione dell'acqua.

A proposito dei rapporti storici tra Israele e Iran, la segreteria della Casa Imperiale ricorda i legami che univano gli ebrei al re Ciro ma anche alla regina Ester, donna giudea che divenne moglie del re persiano Assuero, ed il principe Reza paragona la sua visita all'azione di "Ciro il Grande", con l'obiettivo di esplorare i vantaggi reciproci che Israele e il futuro stato democratico dell'Iran potrebbero avere se lavorassero insieme.

Al suo arrivo il principe Reza, accompagnato da sua moglie, la principessa Yasmine, è stato accolto all'aeroporto dalle autorità. Il principe Reza ha programmato di incontrare sia i rappresentanti del governo israeliano che i membri della diaspora iraniana residenti in Israele, ed ha avuto un incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog che ha espresso i suoi auguri per un futuro in cui l'Iran e Israele possano rinnovare i loro legami storici per il benessere e la prosperità delle due nazioni.

Il principe Reza, molto interessato alla questione dell'acqua, ha anche pianificato di incontrare gli esperti israeliani per discutere di questa questione. 

Infine questa visita coincide con il Giorno della Memoria dell'Olocausto ed il principe Reza ha visitato alcuni luoghi di commemorazione, tra cui il Muro del Pianto.


giovedì, febbraio 17, 2022

Re Bahrain e Primo Ministro israeliano

Il Re del Bahrain riceve il Primo Ministro israeliano al Palazzo Reale di Manama

15 febbraio 2022

Il re Hamed bin Issa Al Khalifa ha ricevuto al Palazzo Gudaibiya di Manama, il primo ministro israeliano Naftali Benett che è un incontro storico in quanto è la prima volta che succede e dopo 17 mesi dall'annuncio dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Bahrain e Israele.

Nel settembre 2020, il Regno del Bahrain è diventato il secondo Paese del Medio Oriente a riconoscere Israele dopo gli Emirati Arabi Uniti. 

L'instaurazione delle relazioni diplomatiche è stata possibile grazie al presidente Donald Trump, che ha voluto riconciliare i suoi alleati arabi con Israele, per contrastare il loro nemico comune l'Iran.

Il primo ministro israeliano Nafatali Benett è stato ricevuto in udienza dal re Hamed del Bahrain, ed anche dal principe ereditario Salman ben Hamad ben Issa Al Khalifa, che è il Primo Ministro del regno.


giovedì, gennaio 06, 2022

Re di Giordania col ministro israeliano Benny Gantz

Il re Abdullah incontra il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz

5 gennaio 2022

Sua Maestà il re Abdullah II di Giordania ha incontrato il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz. 

Durante l'incontro, il re Abdullah ha ribadito la necessità di mantenere la calma nei Territori palestinesi e di adottare le misure necessarie per creare l'orizzonte necessario per raggiungere una pace giusta e globale, sulla base della soluzione dei due Stati.

Si è anche discusso su una serie di questioni di reciproco interesse, nonché i mezzi per rafforzare la sicurezza e la stabilità nella regione.


domenica, gennaio 26, 2020

Principe di Galles in Israele

Il Principe di Galles in Israele

23 gennaio 2020


Dopo aver partecipato al World Economic Forum 2020, che si è tenuto a Davos, in Svizzera, Sua Altezza Reale il Principe di Galles è andato in Israele dove è stato accolto dal presidente Reuven Rivlin nella sua residenza ufficiale a Gerusalemme.

Il principe Carlo si è recato al Museo di Israele dove ha incontrato i sopravvissuti dell'Olocausto: Marta Wise, sopravvissuta ad Auschwitz, e George Shefi, che fu inviato in Inghilterra con il Kindertransport.

Il Principe Carlo ha visitato il Secondo Tempio di Gerusalemme e nel pomeriggio, ha tenuto un discorso al Forum mondiale sull'olocausto per commemorare il 75° anniversario della Liberazione di Auschwitz e della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto .

mercoledì, ottobre 12, 2016

Principe Carlo a Gerusalemme

Il principe Carlo visita la tomba della nonna Alice a Gerusalemme

3 ottobre 2016

Il principe Carlo di Galles era andato in Israele, per partecipare ai funerali del defunto ex presidente Shimon Peres, ma ha anche fatto una visita di carattere personale alla tomba della nonna paterna, la principessa Alice di Battenberg.


La principessa Alice sposò Andrea di Grecia e di Danimarca, madre del principe Filippo di Edimburgo, consorte della regina Elisabetta II.

Alice morì il 5 dicembre 1969 a Buckingham Palace. I suoi resti vennero collocati nella Cripta Reale nella St. George's Chapel, nel Castello di Windsor, ma prima di morire lei aveva espresso il suo desiderio di essere sepolta presso il convento di Santa Maria Maddalena nel Getsemani sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme (vicino a sua zia Elizaveta Fëdorovna).

Il suo desiderio fu realizzato nel 1988, 19 anni dopo la sua morta.
Alla tomba il Principe Carlo ha deposto un mazzo di fiori presi dalla sua tenuta Birkhall in Scozia.

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giovedì, ottobre 31, 2013

Principe di Danimarca in Israele

Il Principe Federico di Danimarca è andato in Israele

30 ottobre 2013

Sua Altezza Reale il principe ereditario Federico di Danimarca è arrivato a Gerusalemme, in Israele, per una visita di un giorno.

Lo scopo del viaggio del principe ereditario è quello di partecipare alla cerimonia commemorativa in occasione del 70° anniversario del salvataggio degli ebrei danesi in Danimarca nell'ottobre del 1943.


Per prima cosa il principe Federico è stato ufficialmente ricevuto dal presidente Shimon Peres alla residenza presidenziale.
Le discussioni hanno riguardato i rapporti bilaterali tra la Danimarca e Israele e il 70° anniversario della salvataggi degli ebrei danesi.

In seguito il principe ereditario ha visitato il Yad Vashem Holocaust Memorial Museum dove ha anche visto una delle barche che furono utilizzate durante l'operazione di salvataggio.

La sera il principe ereditario ha partecipato ad un concerto tenuto al Teatro di Gerusalemme.

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BESØG I ISRAEL

mercoledì, giugno 19, 2013

Alberto di Monaco in Israele

Il Principe Alberto II di Monaco in visita a Gerusalemme, Israele.

19 giugno 2013

Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco è arrivato in Gerusalemme per partecipare alle celebrazioni del 90° compleanno del presidente di Israele, Shimon Peres, e partecipare alla 5° Conferenza presidenziale israeliana Facing Tomorrow: The Human Fattore in Shaping Tomorrow.

S.A.S. il Principe Alberto II al Centro dei Congressi ha visitato l'esposizione multimediale sul funzionamento del cervello umano creata dagli scienziati più famosi al mondo.

All'inizio della serata ha partecipato alla festa del compleanno dei novantanni del Presidente Shimon Pères.
Inoltre S.A.S. il Principe Alberto II ha avuto la possibilità di visitare la famosa Yad Vashem Holocaust Memorial Museum di Gerusalemme.

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Anche il Principe Alberto II al compleanno di Shimon Peres a Gerusalemme

lunedì, aprile 11, 2011

Principe Felipe in Israele

Il Principe ereditario Felipe e la principessa Letizia sono in Israele.

11 aprile 2011
Il presidente Shimon Peres ha ricevuto nella sua residenza ufficiale l'erede al trono spagnolo, il principe Filippo di Borbone e sua moglie Letizia Ortiz Rocasolano.

Il principe Felipe è stato accolto da una guardia d'onore al Palazzo Presidenziale e da un gruppo di bambini spagnoli, figli di immigrati.

Ricordo che Shimon Peres, un mese e mezzo fa, era andato a Madrid in occasione del 25° anniversario delle relazioni diplomatiche israelo-spagnolo, e aveva incontrato il Re Juan Carlos.

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ELMUNDO

martedì, febbraio 22, 2011

Presidente di Israele dal Re di Spagna

La famiglia reale spagnola ha organizzato un ricevimento in onore del presidente israeliano Shimon Peres, al Palazzo Reale di Madrid.

22 febbraio 2011

Peres è in visita ufficiale in Spagna per il 25° anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche fra Spagna e Israele.

giovedì, aprile 08, 2010

Re Abdullah teme per la pace nel Medio Oriente

Re Abdullah II è pessimista per la pace nel Medio Oriente

"La fiducia nella politica non c'è più .... non esiste un reale rapporto economico tra Giordania e Israele, quindi economicamente stavamo meglio prima che mio padre firmasse il trattato di pace."
In una intervista al Wall Street Journal, pubblicato online Lunedì, il Re giordano Abdullah II si lamenta dei rapporti tra il suo paese e Israele, che secondo lui sono scesi in basso come quando suo padre, re Hussein, firmò il trattato nel 1994.

In questi giorni, il processo di pace in Medio Oriente sembra essere a un punto morto e re Abdullah non nasconde di essere frustrato.
"Ho incontrato Benjamin Netanyahu ... l'anno scorso. Ero molto ottimista sulla la pace tra israeliani e palestinesi e tra gli israeliani e gli arabi". "Tuttavia, devo dire, che negli ultimi 12 mesi, tutto quello che ho visto mi ha reso estremamente scettico», dice il re. "E, io credo di essere una delle persone più ottimiste che si trovano nel mondo".

Il sovrano ha anche detto che, quando si incontrerà con il presidente americano Barack Obama, in questo fine settimana, lo spingerà a imporre a Israele le modalità e tempistica per nuovi negoziati di pace con i palestinesi.
Il re inoltre ha espresso la preoccupazione che senza nuovi negoziati ci potrebbe essere la violenza in un prossimo futuro.

"Sul confine israelo-libanese, oggi sembra che ci sia una guerra ogni secondo, sembra ci sia un tentativo da parte di alcuni gruppi di promuovere una terza intifada, che sarebbe disastrosa. Gerusalemme come si sa bene è una polveriera e poi c'è la preoccupazione prevalente sulla azione militare tra Israele e Iran".

"Con tutte queste cose la situazione non è accettabile; se si continua così esploderà il conflitto ed i popoli soffriranno perché ci sarà una guerra".

Il Re ha sottolineato che i prossimi due mesi saranno determinanti per il futuro del Medio Oriente.

Link
Interview With Jordan's King Abdullah II