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venerdì, aprile 05, 2024

Rosa d'Oro della Cristianità

La Regina Elena di Savoia riceveva la Rosa d'Oro della Cristianità

5 aprile 1937

87 ani fa , il 5 aprile 1937, nella Cappella Paolina del Quirinale, la Regina Elena, consorte del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, riceveva la Rosa d’Oro della Cristianità, da parte di Pio XI, per il suo impegno evangelico, come donna cristiana e caritatevole.

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria furono colpiti da un devastante terremoto, ed i primi ad accorrere furono la Regina Elena e Vittorio Emanuele III.

La rosa d'oro è una distinzione onorifica, attribuita dai papi della Chiesa cattolica. Si trattava inizialmente di una singola rosa d'oro, in seguito di un cespo con più rose in oro e pietre preziose. La rosa d'oro viene benedetta dai papi la quarta domenica di Quaresima, detta anche la domenica della rosa.

In origine era destinata a re o regine, ma dopo il 1759 esclusivamente alle regine. 

La Rosa d’Oro fu istituita da Papa Leone IX nel 1049; tra gli altri, fu conferita al Re Enrico VIII d’Inghilterra, al Conte Amedeo VI di Savoia, a Maria Pia di Savoia, Regina del Portogallo, e, nel 1926, a Elisabetta di Wittelsbach, madre della Regina Maria José. Nel 1956 fu concessa alla granduchessa Carlotta del Lussemburgo.

La Rosa ricevuta dalla Regina Elena fu riconsegnata nell'ottobre del 1983 alla Basilica Papale di S. Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, per volontà testamentaria del figlio Re Umberto II.


lunedì, gennaio 08, 2024

Elena Regina d'Italia

Ricordiamo la nascita di Elena Regina d'Italia

8 gennaio 1873

Sua Maestà la Regina Elena d'Italia nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.

Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

LEGGI ANCHE : 94° anniversario del matrimonio tra il Principe Umberto e la Principessa Maria José.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .

Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

LEGGI ANCHE : Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.

Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

TUTTI i Sovrani d'Italia devono riposare nel Pantheon di Roma

Purtroppo rimane aperta la questione che le spoglie di tutti i Re e Regine d'italia possano riposare nel Pantheon di Roma. Al Pantheon di Roma già riposano Vittorio Emanuele II, la Regina Margherita ed il Re Umberto I, e mancano ancora il Re Vittorio Emanuele III, la Regina Elena, il Re Umberto II e la Regina Maria José.

La domanda che persiste nella mente di molti italiani è : "Quando anche Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria José saranno traslati nel Pantheon di Roma ?"

La traslazione di tutti i Sovrani italiani nel Pantheon di Roma sarebbe un atto tangibile per onorare la Storia della Nazione e la pacificazione nazionale, così spesso auspicati da molti.

Si sa che i risultati del referendum istituzionali del 1946 furono falsificati, tanto che la repubblica non è mai stata proclamata, e quindi la repubblica continua ad avere paura della Storia e della Monarchia ...

domenica, dicembre 31, 2023

Casa Savoia e Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono la Regina Elena e Re Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

LEGGI ANCHE : 71 anni fa moriva la Regina Elena d'Italia

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano : "Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

LEGGI ANCHE : Nascita di Vittorio Emanuele III di Savoia, Re d'Italia

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli, ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità, soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli, sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana, una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura, coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene, di notte se non possiamo di giorno, con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa, sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.

LEGGI ANCHE : Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena in Italia ma purtroppo non al Pantheon ...


martedì, novembre 28, 2023

Regina Elena d'Italia

71 anni fa moriva la Regina Elena d'Italia

28 novembre

Le Regina Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, ed è morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli : Iolanda Margherita (1901 - 1986), Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944), Umberto (1904 - 1983), Giovanna (1907 - 2000), Maria Francesca (1914 - 2001).

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.

Malata di cancro la Regina Elena si trasferì in Francia a Montpellier, dove dopo un difficile intervento chirurgico morì il 28 novembre.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


martedì, ottobre 24, 2023

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

127° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la principessa di Montenegro Elena. La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896 dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia nel Montenegro.

Essendo di religione ortodossa, Elena, per motivi di opportunità politica e per assecondare la regina Margherita madre di Vittorio Emanuele, lasciò il Montenegro ed il 21 ottobre 1896 con Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola, prima del matrimonio abiurò il credo ortodosso e si convertì alla fede cattolica.

In viaggio di nozze gli sposi si recarono con il panfilo Jela (Elena in lingua montenegrina) sull'isola di Montecristo dove vissero il loro amore evitando gli appuntamenti mondani. 

Dal matrimonio tra Vittorio Emanuele III ed Elena sono nati 4 figlie, Iolanda (1901-1986), Mafalda (1902-1944), Giovanna (1907-2000) e Francesca (1914-2001), e un figlio, Umberto (1904-1983), Re d'Italia.

LEGGI ANCHE : Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena in Italia ma purtroppo non al Pantheon ...

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier (Francia), il 15 dicembre 2017, la salma della Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti del Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


lunedì, gennaio 09, 2023

Elena Regina d'Italia

Ricordiamo la nascita della Regina d'Italia Elena

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.

Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .

Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.

Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

TUTTI i Sovrani d'Italia devono riposare nel Pantheon di Roma !

sabato, dicembre 31, 2022

Casa Savoia e Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono la Regina Elena e Re Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :

"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli, ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità, soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli, sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana, una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura, coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene, di notte se non possiamo di giorno, con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa, sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


martedì, novembre 29, 2022

Elena Regina d'Italia

Ricordiamo Elena la Regina d'Italia 

28 novembre

Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, ed è morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli: Iolanda Margherita (1901 - 1986) , Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944), Umberto (1904 - 1983), Giovanna (1907 - 2000), Maria Francesca (1914 - 2001).

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.

Malata di cancro  Elena si trasferì in Francia a Montpellier, dove dopo un difficile intervento chirurgico morì il 28 novembre.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


lunedì, ottobre 24, 2022

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

126° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la principessa di Montenegro Elena. La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896 dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia nel Montenegro.

Essendo di religione ortodossa, Elena, per motivi di opportunità politica e per assecondare la regina Margherita madre di Vittorio Emanuele, lasciò il Montenegro ed il 21 ottobre 1896 con Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola, prima del matrimonio abiurò il credo ortodosso e si convertì alla fede cattolica.

In viaggio di nozze gli sposi si recarono con il panfilo Jela (Elena in lingua montenegrina) sull'isola di Montecristo dove vissero il loro amore evitando gli appuntamenti mondani. 

Dal matrimonio tra Vittorio Emanuele III ed Elena sono nati 4 figlie, Iolanda (1901-1986), Mafalda (1902-1944), Giovanna (1907-2000) e Francesca (1914-2001), e un figlio, Umberto (1904-1983), Re d'Italia.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier (francia), il 15 dicembre 2017, la salma della Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti del Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


domenica, gennaio 09, 2022

Elena Regina d'Italia

Omaggio a Elena Regina d'Italia

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.

Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e la Regina Elena in maniera umile e discreta si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947.

Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.

Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

TUTTI i Sovrani d'Italia devono riposare nel Pantheon di Roma


martedì, dicembre 28, 2021

Casa Savoia e Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono la Regina Elena e Re Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :

"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli, ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità, soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli, sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana, una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura, coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene, di notte se non possiamo di giorno, con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa, sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.



domenica, ottobre 24, 2021

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

124° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la principessa di Montenegro Elena.

La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896 dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia nel Montenegro, 

Essendo di religione ortodossa, Elena, per motivi di opportunità politica e per assecondare la regina Margherita madre di Vittorio Emanuele, lasciò il Montenegro ed il 21 ottobre 1896 con Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola, prima del matrimonio abiurò il credo ortodosso e si convertì alla fede cattolica.

In viaggio di nozze gli sposi si recarono con il panfilo Jela (Elena in lingua montenegrina) sull'isola di Montecristo dove vissero il loro amore evitando gli appuntamenti mondani. 

Dal matrimonio tra Vittorio Emanuele III ed Elena sono nati quattro figlie, Iolanda (1901-1986), Mafalda (1902-1944), Giovanna (1907-2000) e Francesca (1914-2001), e un figlio, Umberto (1904-1983), Re d'Italia.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier (francia), il 15 dicembre 2017, la salma della Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti del Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


venerdì, gennaio 08, 2021

Elena Regina d'Italia

Nascita di Elena Regina d'Italia

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.

Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .

Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.

Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

TUTTI i Sovrani d'Italia devono riposare nel Pantheon di Roma


lunedì, dicembre 28, 2020

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono i Sovrani Elena e Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :

  • "Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.
  • “Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.
  • Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,

ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,

soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,

sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,

una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,

coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,

di notte se non possiamo di giorno,

con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,

sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


domenica, novembre 29, 2020

Regina Elena d'Italia

Elena la Regina mai dimenticata 

28 novembre

Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, ed è morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli: Iolanda Margherita (1901 - 1986) , Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944), Umberto (1904 - 1983), Giovanna (1907 - 2000), Maria Francesca (1914 - 2001).

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.

Malata di cancro  Elena si trasferì in Francia a Montpellier, dove dopo un difficile intervento chirurgico morì il 28 novembre.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


sabato, ottobre 24, 2020

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

124° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la la principessa di Montenegro Elena.

La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma della Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti del Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


mercoledì, gennaio 08, 2020

Elena Regina d'Italia

Ricordiamo la nascita di Elena, Regina d'Italia

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.
Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.
Regina Elena diede un enorme aiuto alla popolazione dopo il terremoto e maremoto di Messina nel 1908, e poi nel 1921 la regina aiutò la popolazione quando la Garfagnana fu colpita dal terremoto, facendo preparare a San Rossore, 17 alloggi per le famiglie rimaste senza tetto.
Durante la prima Guerra Mondiale la Regina Elena fece l'infermiera a tempo pieno e con l’aiuto della Regina Madre Margherita, trasformò in ospedali il Quirinale e Villa Margherita.
Fu anche la prima Ispettrice delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, dal 1911 al 1921, e finanziò opere benefiche a favore degli encefalitici, per madri povere, per i tubercolotici, per gli ex combattenti.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.
La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .
Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.
Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.


sabato, dicembre 28, 2019

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908


Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono i Sovrani Elena e Vittorio Emanuele III.


Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :
"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:
L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


giovedì, novembre 28, 2019

Regina Elena d'Italia

67 anni fa moriva la Regina Elena d'Italia

28 novembre

Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, ed è morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli:
Iolanda Margherita (1901 - 1986)
Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944)
Umberto (1904 - 1983)
Giovanna (1907 - 2000)
Maria Francesca (1914 - 2001)

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.
Malata di cancro  Elena si trasferì in Francia a Montpellier, dove dopo un difficile intervento chirurgico morì il 28 novembre.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,
Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.

giovedì, ottobre 24, 2019

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

123° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la la principessa di Montenegro Elena.

La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

 Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.