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martedì, aprile 02, 2024

Re Giordania e presidente Egitto

Il re Abdullah II e la regina Rania ricevono il presidente e la First Lady d'Egitto

1 aprile 2024

Le Loro Maestà il re giordano Abdullah II e la regina Rania, accompagnati dal principe ereditario Al Hussein, hanno accolto il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi e sua moglie Entissar El Sisi all'aeroporto Marka di Amman. 

Questo incontro è stato un momento significativo per rafforzare i legami tra i due Paesi e discutere  su importanti questioni regionali.

Cerimonia di Benvenuto e Iftar

In seguito si è svolta la cerimonia ufficiale di benvenuto per il presidente egiziano, e poi il re Abdullah e la regina Rania hanno ospitato un tradizionale iftar per il presidente El Sisi e la First Lady Entissar El Sisi, segno di grande ospitalità e rispetto culturale.

Discussioni al Palazzo Basman

Nell'incontro svoltasi al Palazzo Basman, il Re Abdullah di Giordania ed il  Presidente d'Egitto hanno sottolineato la necessità di raggiungere una tregua umanitaria e un cessate il fuoco a Gaza il prima possibile. All'incontro era presente anche Sua Altezza Reale il Principe ereditario Al Hussein

Si è discusso della situazione attuale a Gaza e delle sfide umanitarie che la popolazione palestinese sta affrontando, ed i due capi di stato hanno espresso preoccupazione per la violenza e le violazioni dei diritti umani nella regione. 

La Corte reale hashemita ha riferito che i due leader hanno ribadito “che le catastrofiche condizioni umanitarie a Gaza richiedono un'azione immediata da parte della comunità internazionale per evitare ulteriori esacerbazioni”.

Inoltre il re Abdullah e il presidente al-Sissi hanno riaffermato il loro totale rifiuto di qualsiasi tentativo di sfollare o separare i palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza, ed hanno sottolineatno la necessità di raggiungere ad una pace giusta e globale sulla base della soluzione dei due Stati, garantendo la creazione di uno Stato palestinese indipendente sulla falsariga del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

Regina Rania con la first Lady

Nel frattempo la regina Rania ha ricevuto in udienza la first lady. In seguito la coppia reale giordana ha offerto un iftar agli ospiti ed alla loro delegazione. 

Dopo l'iftar, il Re Abdallah, la regina Rania ed il principe  Hussein hanno accompagnato la coppia presidenziale all'aeroporto.

Il Ruolo della Famiglia Reale di Giordania

La Famiglia Reale Hashemita continua a svolgere un ruolo chiave nella diplomazia regionale, promuovendo la pace, la stabilità ed il rispetto dei diritti umani. Il loro impegno per una soluzione pacifica e sostenibile al conflitto israelo-palestinese rimane un faro di speranza in una regione spesso tormentata dalla violenza e dalla discordia.


lunedì, febbraio 12, 2024

Re Fuad ai funerali Vittorio Emanuele

Il Re Fuad II d'Egitto ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Sua Maestà il Re Fuad II d'Egitto ha reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia, partecipando ai solenni funerali che si sono svolti al Duomo di Torino.

Questo evento ha avuto la partecipazione di rappresentanti di numerose famiglie reali internazionali, evidenziando le connessioni di Casa Savoia con altre case reali.

Storia tra Italia ed Egitto

La presenza del re Fouad II d'Egitto alla cerimonia ha evidenziato i profondi legami storici tra le famiglie reali d'Egitto e d'Italia, ed anche la storia ricca di intrecci culturali e politici tra l'Italia e l'Egitto.

Re Vittorio Emanuele III d'Italia trascorse i suoi ultimi giorni in Egitto, in esilio, ed anche il re Farouk d'Egitto trovò rifugio in Italia dopo il suo rovesciamento.

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Il Re Fuad II e Casa Savoia

La presenza di re Fouad II ai funerali di Vittorio Emanuele di Savoia non è stato solo un gesto di rispetto personale ma anche un simbolo del profondo l'amicizia tra due casate reali, visto che il Re Vittorio Emanuele III è morto in esilio al Alessandria, in Egitto.

Inoltre c'è da ricordare il profondo legame tra la città di Torino con l'Egitto. 

Il museo d'Egitto a Torino

Infatti a Torino c'è il famoso Museo Egizio, , il più importante al mondo dopo quello del Cairo interamente dedicato alla civiltà dell'antico Egitto, che fu voluto e realizzato grazie a Casa Savoia. 

Il primo oggetto che è il primo nucleo di quello che diventerà il museo, fu la Mensa isiaca, tavoletta bronzea giunta a Torino intorno al 1626 quando fu acquistata da Carlo Emanuele I di Savoia.

All'inizio dell'800, dopo le campagne napoleoniche in Egitto, in tutta Europa scoppiò una vera e propria moda per il collezionismo di antichità egizie. Bernardino Drovetti, piemontese, console generale di Francia durante l'occupazione in Egitto, collezionò più di 7000 pezzi tra statue, sarcofaghi, mummie, papiri, amuleti e monili vari, che poi nel 1824 propose la collezione al re Carlo Felice che la acquistò nel 1824, unendovi altri reperti di antichità classiche di Casa Savoia.

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L'esilio di Re Vittorio Emanuele III in Egitto

Il 5 giugno 1944 segna il passaggio dei poteri dal re Vittorio Emanuele al figlio Umberto, senza tuttavia possedere la dignità di re. Poi, il 9 maggio 1946, un mese prima del referendum Monarchia repubblica del 2 giugno, il sovrano abdica in favore del figlio Umberto II di Savoia. 
La sera stessa Vittorio Emanuele III s'imbarca sul Duca degli Abruzzi per raggiungere l'Egitto, con la moglie la Regina Elena. In questo esilio volontario vive ad Alessandria, in Egitto, con il titolo di "Conte di Pollenzo" fino alla morte avvenuta il 28 dicembre 1947. 

Considerazione 

La partecipazione di re Fouad II al funerale del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino non è solo un momento di cortesia tra membri di Case Reali, ma un gesto ricco di significato storico, che 
richiama alla memoria i profondi legami tra le famiglie reali d'Italia e d'Egitto. 


venerdì, gennaio 26, 2024

Fiera del libro del Cairo 2024

La principessa Mette-Marit di Norvegia alla Fiera del libro del Cairo 2024

25 gennaio 2024

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Mette-Marit di Norvegia, visto la sua passione per la letteratura, ha l'abitudine di partecipare alle fiere del libro, di promuovere la lettura nelle scuole e di inaugurare biblioteche.

Questa volta principessa Mette-Marit è andata nella capitale egiziana in occasione della Fiera del Libro di Cairo, con lo scopo di presentare la letteratura norvegese al mondo arabo.

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Fiera del Libro di Cairo

La Norvegia è stata selezionata come ospite d'onore alla Fiera del libro del Cairo 2024 e la la principessa ereditaria Mette-Marit è ambasciatrice della letteratura norvegese all'estero.

Durante l'evento, la principessa Mette-Marit ha inaugurato il padiglione dedicato alla letteratura norvegese, dichiarando che in tempi difficili, l'arte e la letteratura ci uniscono attraverso la comprensione condivisa.

Nel suo intervento, la principessa norvegese ha sottolineato l'importanza della libertà di espressione attraverso la letteratura, la poesia e l'arte, ed ha affermato che leggere la vita degli altri arricchisce la nostra comprensione, aumenta la nostra capacità di empatia e ci connette attraverso pensieri e sentimenti comuni.

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Impegno umanitario

Oltre alla sua partecipazione alla Fiera del Libro, durante la sua permanenza al Cairo. la principessa Mette-Marit ha anche dimostrato un forte impegno umanitario, ed accompagnata dal ministro degli Esteri Espen Barth Eide ha incontrato operatori umanitari presso la residenza dell'ambasciatrice norvegese in Egitto.

Il tema del dibattito è stato sulle esperienze degli attori umanitari riguardo alla difficile situazione a Gaza. La principessa ha commentato sulla potenza delle storie ascoltate, sottolineando l'urgenza di affrontare la situazione in questa regione.

Libreria Diwan Zamalek

La visita al Cairo si è conclusa con la visita alla libreria Diwan Zamalek, una libreria internazionale  che offre una vasta scelta di letteratura araba e internazionale, compresi libri norvegesi. La proprietaria, Amal Mahmoud, ha presentato una selezione di libri egiziani e norvegesi, affermando che negli ultimi anni sono stati tradotti in arabo dai 10 ai 15 libri norvegesi, evidenziando il crescente interesse per la letteratura norvegese in Egitto, grazie anche agli sforzi della principessa.

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Ambasciata norvegese al Cairo.

Inoltre  la principessa ereditaria Mette-Marit ha partecipato a un ricevimento presso l'ambasciata norvegese al Cairo.

Conclusioni

La visita di Mette-Marit al Cairo ha unito la passione per la letteratura e l'impegno umanitario, contribuendo a promuovere la cultura norvegese ed a sensibilizzare sulle sfide umanitarie, dimostrando anche come l'arte e la compassione possano convergere per un impatto positivo nel mondo.

Operatori umanitari per Gaza

La principessa Mette Marit di Norvegia incontra gli operatori umanitari per la Striscia di Gaza

24 gennaio 2024

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Mette Marit di Norvegia ha incontrato i dipendenti delle Nazioni Unite e delle organizzazioni di volontariato internazionali che recentemente sono stati in missione umanitaria a Gaza o stanno lavorando a questo scopo ad Al Cairo.

All'incontro erano presenti il ministro degli Esteri Espen Barth Eide e  l'ambasciatrice norvegese in Egitto, Hilde Klemetsdal, nel quale  gli operatori umanitari hanno parlato delle esperienze e delle impressioni di Gaza e del lavoro per portare gli aiuti umanitari a Gaza : "La sofferenza dei civili a Gaza è enorme e i bambini, in particolare, sono colpiti duramente
.... 
Sono pochissime le persone che non sono colpite dalla situazione in quella regione. È stato molto potente ascoltare queste storie. È stato spaventoso".

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La prima squadra chirurgica composta da sei norvegesi della NORWAC è arrivata il 10 gennaio per lavorare all'ospedale europeo di Gaza a Khan Younis, a sud di Gaza.

NORWAC (Comitato norvegese per gli aiuti) è un'organizzazione non governativa norvegese fondata nel 1983 che lavora a sostegno dei palestinesi nei territori palestinesi.

Dopo l'incontro la principessa ereditaria Mette-Marit ha affermato che non si può rinunciare alla speranza in una soluzione pacifica per tutte le persone in questa regione, ed ha ringraziato coloro che, mettendo a rischio la propria vita e la propria incolumità, recandosi a Gaza, e che cercano di porre rimedio alla drammatica situazione del paese, 

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Kirkens SOS e NRF

La principessa Mette Marit di Norvegia riceve i rappresentanti di Kirkens SOS e NRF

gennaio 2024

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Mette-Marit di Norvegia ha ricevuto al Palazzo Reale di Oslo i rappresentanti di due organizzazioni sotto il suo patrocinio, cioè quelli di Kirkens SOS e dell'Associazione norvegese per i reumatismi (NRF - Norsk revmatikerforbund).

Kirkens SOS è un'organizzazione religiosa che mira ad alleviare i disordini emotivi e prevenire il suicidio con il suo servizio telefonico, di testo e di messaggistica istantanea 24 ore su 24.

La Norwegian Rheumatism Association (NRF) è un'organizzazione  che lavora per prevenire e combattere le malattie reumatiche e i disturbi muscoloscheletrici.




giovedì, gennaio 18, 2024

Re Fuad II compie 72 anni

Re Fuad II d'Egitto festeggia il suo 72° compleanno

16 gennaio 2024

Sua Maestà il Re Fuad II d'Egitto, figlio di Sua Maestà Re Fārūq I e dalla Regina Narriman Sadeq, è nato a Il Cairo, il 16 gennaio 1952.

Nel 1952 ci fu un colpo di Stato militare guidato dal generale Muhammad Naguib e poi dal colonnello Nasser, ed il 26 luglio il Re Fārūq fu costretto ad abdicare  a favore del figlio di pochi mesi. La famiglia reale, e quindi anche il re infante, andò in esilio in Italia dove soggiornò alcuni anni.

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Dopo un breve periodo di reggenza in nome del piccolo Fuad II - assente dal territorio nazionale - il 18 giugno 1953 fu però proclamata la repubblica d'Egitto.

Attualmente Fuad vive in Francia, ed ha 3 figli con Dominique-France Picard Loeb : il Principe Muhammad Ali, la Principessa Fawzia-Latifa e il Principe Fakhruddin.

Re Fuad II d'Egitto ha due nipoti in quanto suo figlio maggiore, il principe Mohammed, e la principessa Noal Zaher Shah, nipote dell'ultimo re dell'Afghanistan, sono diventato genitori di due gemelli.

Nella foto si vede il Re Fouad II con la sua famiglia . 

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giovedì, gennaio 11, 2024

Re d'Egitto al festival musicale di Gestad

Il re Fouad II d'Egitto, il principe Muhammad Ali, con sua moglie la principessa Nawal Zahir Shah, al festival musicale di Gestad, in Svizzera

5 gennaio 2024

Sua Maestà Re Fouad II d'Egitto è stato ospite d'onore alla 18° edizione del festival musicale nella città di Gestad, Svizzera, dove si è esibita la soprana internazionale egiziano Fatima Saeed.

Sotto l'alto patronato della Principessa Carolina Murat, rinomata pianista e organizzatrice del festival, alcuni reali ed appassionati della  musica si sono radunati al Palazzo Gstaad per una cena prestigiosa. 

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Durante il recital "El Nour"  - che in arabo significa "luce" - il soprano Fatma Saïd ha incantato il pubblico trasportandolo in un viaggio musicale attraverso culture e suoni, dai toni orientali dell'Egitto alla passione della Spagna, che attraverso la potenza universale della musica è riuscita a collegare le tre culture araba, francese e spagnola. 

La serata non ha visto solo la presenza del Re Fouad II, ma anche suo figlio, il principe Muhammad Ali con sua moglie la principessa Nawal Zahir Shah, e di membri della famiglia principesca del Liechtenstein. Il Principe Filippo, accompagnato dalla Principessa Isabella e dal loro figlio, il Principe Rodolfo. Erano anche presenti l'Arciduca Alessandro e l'Arciduchessa Natacha d'Austria, sposati nell'autunno 2023, e la Principessa Carolina Murat ha potuto contare sulla partecipazione del cugino, il Principe Gioacchino Murat, erede della Casata dei Murat.

Aggressione israeliana a Gaza

Il Re di Giordania, il Presidente egiziano ed il Presidente palestinese contro la aggressione israeliana a Gaza

10 gennaio 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania, il Presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi e il Presidente palestinese Mahmoud Abbas , al vertice tenutosi ad Aqaba, hanno ribadito la necessità di mantenere la pressione per porre fine all'aggressione israeliana a Gaza e proteggere i civili.

Al vertice si è discusso della pericolosa situazione a Gaza, ed i tre leader hanno riaffermato il loro rifiuto di qualsiasi piano israeliano di sfollamento dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza, sollecitando la denuncia internazionale e il rifiuto di questi piani.

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Si è sottolineato il loro totale rifiuto di ogni tentativo di liquidare la questione palestinese o di separare Gaza e la Cisgiordania, poiché entrambe devono far parte dello Stato palestinese, ed i capi di stato  hanno messo in guardia contro i tentativi di rioccupare parti di Gaza o di creare “zone sicure” nella Striscia, sottolineando la necessità di consentire agli abitanti di Gaza di tornare alle loro case.

I tre capi di stato hanno sottolineato la necessità di garantire la fornitura sostenibile di soccorsi ed aiuti umanitari sufficienti per alleviare la catastrofica situazione umanitaria a Gaza, ed si è messo in guardia contro le violenze estremiste dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania, nonché le violazioni contro i luoghi santi musulmani e cristiani a Gerusalemme, che potrebbero causare il caos in Cisgiordania e portare ad un'esplosione nella regione.

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Si è anche concordato di mantenere il coordinamento con gli stati arabi per trovare un orizzonte politico alla questione palestinese per raggiungere una pace giusta e globale sulla base della soluzione dei due Stati, che soddisfa i diritti legittimi dei palestinesi e garantisce l’instaurazione di un Stato palestinese indipendente sulla linea del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

Il Re di Giordania ha messo in guardia contro qualsiasi escalation che potrebbe portare a una ricaduta della guerra, sottolineando che l'attuale situazione pericolosa richiede sforzi straordinari per identificare i passi necessari nella fase imminente.

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sabato, luglio 29, 2023

Imperatrice Farah in Egitto

L'imperatrice Farah alla tomba dello scià di Persia ad Al Cairo, in Egitto.

26 luglio 2023

Come ogni anno, l'Imperatrice di Persia, Farah Diba, è andata ad Al Cairo, in Egitto, per visitare la moschea reale dove è sepolto lo Scià Mohammad Reza di Pahlavi.

Dopo essere stato in esilio in diversi paesi,  in seguito alla rivoluzione islamica, lo Scià Reza Pahlavi trovò ospitalità in Egitto, dove il presidente egiziano Sādāt lo accolse .

Mohammad Reza Pahlavi è morto il 27 luglio del 1980, in Egitto per complicazioni di una macroglobulinemia di Waldenström, un tipo di linfoma non Hodgkin.

Lo Scià Mohammad Reza di Pahlavi è stato sepolto nella Moschea reale, che si trova al Cairo, il 29 luglio, durante il quale fu eseguito l'inno dell'Iran imperiale e la bara, drappeggiata con la bandiera iraniana. Davanti alla moschea, il presidente Sadat ed i due figli dello Shah,il principe Reza Ciro ed il principe Ali Reza, accompagnarono il corpo nella camera funeraria, con i classici 21 colpi di cannoni sparati dalla piazza.


venerdì, luglio 28, 2023

Messaggio principe Reza Pahalvi

Messaggio del principe Reza Pahalvi, in occasione del 43° anniversario della morte dello Scià dell'Iran

27 luglio 1980

In occasione del 43° anniversario di suo padre, Scià dell'Iran, il Principe Pahalavi ha inviato un messaggio a tutti il popolo iraniano, nel quale ha ricordato i due sovrani dell'Iran, Reza Shah il Grande e Mohammad Reza Shah, che riuscirono a creare un paese inclusivo, coinvolgendo tutti, indipendentemente dalla loro origine, religione e opinioni politiche, nella costruzione dell'Iran. 

Il principe ha sottolineato la grave situazione attuale dell'Iran, sotto il regime repubblicano, dove molti iraniani preferiscono scappare dal loro paese, ma continua ad essere orgoglioso dei giovani che prima o poi riusciranno a riprendersi dell'Iran e ricostruirlo.

Ecco il messaggio del Principe Pahalavi :

Durante il loro regno, Reza Shah il Grande e Mohammad Reza Shah cercarono di creare un Iran che appartenesse a tutti gli iraniani. Hanno cercato di utilizzare tutte le élite e gli intellettuali del paese indipendentemente dalla loro origine, religione e opinioni politiche per costruire l'Iran. Era basato sulla  visione e convinzione che molti funzionari del regno Pahlavi fossero tra l'élite del periodo Qajar. Ed è stato in linea con il massimo utilizzo delle capacità umane del paese che mio nonno e mio padre hanno aperto la strada alla presenza delle donne nella società e nella politica ed hanno portato metà della popolazione iraniana fuori dall'isolamento e dall'ostruzionismo. Quello che dovremmo imparare da Reza Shah e Mohammad Reza Shah è di preferire gli interessi dell'Iran a quelli personali e di gruppo.

Nel suo diario di viaggio dopo la liberazione del Khuzestan, Reza Shah desiderava vivere abbastanza a lungo da rendere quella patria "attraente e cara" così prospera che anche coloro che non hanno amore per la patria preferirebbero viverci piuttosto che vivere "all'estero". Sia mio nonno che mio padre, insieme ai loro amici produttori di Iran, hanno cercato con diligenza e compassione di realizzare questo sogno e hanno costruito un Iran che pochi iraniani erano disposti a lasciare prima della tragedia di Khanmansoz nel 1957.

Ora, Reza Shah e Mohammad Reza Shah non sono in grado di vedere cosa ha fatto la Repubblica islamica alla loro "attraente e cara patria" che persino i figli e le persone a carico dei leader di questo regime preferiscono vivere "all'estero" piuttosto che essere in Iran, nonostante avere molti affitti.

Reza Shah e Mohammad Reza Shah, se ci fossero oggi, sarebbero orgogliosi dei giovani coraggiosi e ben informati dell'Iran. Giovani che, imparando dal passato e con determinazione patriottica, vogliono riprendersi l'Iran e ricostruirlo; L'Iran che appartiene di nuovo a tutti gli iraniani e che tutte le élite e le forze capaci del paese, indipendentemente da discendenza, genere, credo e visione politica, dovrebbero essere utilizzate nella sua ricostruzione. Sono sicuro che il domani dell'Iran sarà migliore del suo passato facendo affidamento su questi giovani.

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Lo Shah Mohammad Reza Pahlavi è morto di cancro mentre era in esilio ad Al Cairo (Egitto), 17 mesi dopo aver lasciato il suo Paese in seguito alla rivoluzione islamica. Lo Shah Mohammad Reza Pahlavi, un tempo venerato, era fuggito dall'Iran nel gennaio 1979 di fronte alla rivolta, dopo un regno di 37 anni in cui sognava di rendere il suo paese la 5° potenza mondiale entro il 2000.

Purtroppo il suo esilio aprì la strada al ritorno dalla Francia, il 1° febbraio 1979, dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini ed alla creazione della repubblica islamica. Il tribunale islamico condannò a morte in contumacia nel giugno del 1979 sia Pahlavi che l'imperatrice Farah, mentre agli altri esponenti della famiglia fu interdetto l'ingresso.

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Dopo aver soggiornato in diversi paesi nel giro di pochi mesi, - Marocco, Bahamas, Messico, Stati Uniti e Panama - si rifugiò in Egitto, l'unico paese che si dichiarò disposto ad ospitarlo, accolto dal presidente Sādāt. 

Mohammad Reza Pahlavi non sopravvisse molto ed infatti morì l'anno dopo, nel luglio del 1980, per complicazioni di una macroglobulinemia di Waldenström, un tipo di tumore affine al linfoma non Hodgkin, di cui soffriva da anni. 

Il funerale di stato in Egitto si svolse il 29 luglio, durante il quale fu eseguito l'inno dell'Iran imperiale e la bara, drappeggiata con la bandiera iraniana, su una carrozza trainata da sei cavalli, raggiunse la moschea Al-Rifai.  Davanti alla moschea, Sadat e i due figli dello Shah, Reza Ciro e Ali Reza, accompagnarono il corpo nella camera funeraria, con i classici 21 colpi di cannoni sparati dalla piazza.


venerdì, aprile 07, 2023

Re Fouad II visita l'Egitto

Il Re Fouad II con i figli, il principe ereditario Mohamed Ali e la principessa Fawzia, visita l'Egitto

10 - 28 marzo 2023


Il Re Fouad II dell'Egitto e del Sudan è tornato in Egitto dove ha effettuato una crociera sul Nilo, ha visitato templi e palazzi dell'antico Egitto ed al Cairo ha inaugurato la nuova lapide di suo padre, il re Farouk ed ha deposto corona di fiori alla tomba del milite ignoto.

Il Re Fouad II, che a solo 6 mesi aveva lasciato l'Egitto nel 1953, ha voluto recarsi all'ex ristorante sociale di Farouk I, situato nel quartiere Bab El-Shaaria del Cairo, che fu aperto dal Re Fouad I nel 1932 per fornire pasti ai bisognosi e durante il mese di Ramadan era stato persino sviluppato un sistema di consegna per l'iftar. Dopo la caduta della monarchia, il ristorante sociale fu chiuso ed adesso è utilizzato come ufficio presso il Ministero degli affari sociali.

Nella periferia sud del Cairo, il Re Fouad II ha visitato il Museo Rokn Farouk, la casa d'infanzia di suo padre, il re Farouk, trasformata in un museo, una villa che fu costruita a Helwan, , tra il 1941 e il 1942 da Mustafa Pacha Fahmi, ministro delle opere reali.

Nella seconda parte del soggiorno, iniziato il 14 marzo, il Re Fouad II ha intrapreso una crociera sul Nilo con i suoi figli, il principe ereditario Mohamed Ali, principe di Said, con sua moglie, la principessa Noal, e la principessa Fawzia con il marito, Sylvain Renaudeau.  Durante la crociera di 5 giorni, partita da Luxor fino ad Assuan, la famiglia reale ha scoperto siti turistici e alcuni templi nell'antico Egitto, tra cui il tempio di Edfou, dedicato al culto di Horus, una divinità con testa di falco. È il secondo santuario più importante del paese dopo Karnak, ed a Esna, la principessa Fawzia ha visitato un mercato per scoprire l'artigianato locale.

Dopo la crociera, solo il Principe Ereditario Mohamed Ali e sua moglie, la Principessa Noal Zaher, nipote del Re Mohammad Shah Zaher di Afghanistan, sono rimasti con il Re Fouad II, e durante la terza parte del soggiorno la famiglia reale ha visitato diversi luoghi emblematici, tra cui il Palazzo Tahra, costruito alla fine del XIX secolo in stile italiano per la Principessa Amina, figlia del Khedive Ismaïl Pasha, la Moschea di Ibn Touloun, la più antica del Cairo ancora in stato originale, che risale all'876, ed  il Palazzo Shubra, costruito dal viceré dell'Egitto Méhémet Ali nel 1808 in stile ottomano in marmo bianco, che fu la residenza del sovrano egiziano, fondatore della dinastia.

Tra le visite più significative c'è quella fatta alla Moschea Al-Rifai, nella Cittadella del Cairo, che ospita le tombe dei Khédives e dei Re d'Egitto dove  il giorno prima del 58° anniversario della morte del re Farouk, il Re Fouad II e il principe ereditario hanno partecipato all'inaugurazione della nuova lapide del Re Farouk, dove è incisa il nome del sovrano sormontato dallo stemma reale, composto da una mezzaluna e tre stelle sormontate da una corona. Il Re Farouk è morto a Roma il 18 marzo 1965 e venne rimpatriato in Egitto nei giorni seguenti, ma fu solo negli anni '70 che il presidente Sadat accettò che i resti fossero trasferiti nella moschea di Al-Rifai.
C'è anche la tomba dello Scià di Persia Mohammad Reza di Pahlavi, che ha terminato la sua vita in esilio in Egitto nel 1980. 

La fine del soggiorno è coincisa con l'inizio del mese di Ramadan e nell'ultimo giorno del viaggio, il Re Fouad II e il Principe Ereditario Mohamed Ali sono stati ricevuto con onori militari dalle autorità del Cairo sull'Esplanade della tomba del milite ignoto, un imponente monumento alto 25 metri in forma piramidale, inaugurato nel 1975 in memoria degli egiziani e degli arabi che persero la vita durante la guerra dell'ottobre 1973. 

venerdì, marzo 31, 2023

Regina Matilde apre mostra Spedizioni in Egitto

La regina Matilde del Belgio visita la mostra 'Spedizioni in Egitto' al Museo di Arte e Storia di Bruxelles

30 marzo 2023

Con la visita alla mostra 'Spedizioni in Egitto' al Museo di Arte e Storia di Bruxelles, la regina Matilde del Belgio ha rivissuto le emozioni del suo recente viaggio in Egitto con la principessa ereditaria Elisabetta

In questa visita alla mostra, la Regina Matilde ha potuto immergersi nella storia affascinante dell'antico Egitto e di apprezzare la magnifica cultura che lo ha caratterizzato.

La Regina Matilde ha ammirato la statua di granito della dea leonessa Sekhmet, che è stata prestata dal Palazzo Reale. Questa statua, con il naso rotto, era stata offerta alle autorità egiziane dal Principe Leopoldo, futuro Leopoldo II, durante la sua visita al Tempio di Mut a Karnak nel 1863. Abitualmente, la statua di Sekhmet si trova nel vestibolo del Palazzo Reale di Bruxelles ed è visibile ai visitatori e agli ospiti del palazzo.

La Regina Matilde ha anche visto stele funerarie, vasi canopi e statuine Ushabti ed ha ricevuto spiegazioni sui riti funebri e sul mondo degli dei egizi e della vita eterna.

Situato nel Parco del Cinquantenario a Bruxelles, questo museo presenta circa 200 pezzi e oggetti, e  racconta la storia di due secoli di affascinanti scoperte archeologiche nella Terra dei Faraoni. Tra i pezzi in mostra, i punti salienti includono le bare decorate del nascondiglio dei sacerdoti a Deir el-Bahari e il Libro dei morti del dignitario Neferrenpet.

Con il suo alto patrocinio, la Regina Matilde ha dimostrato ancora una volta la sua passione per la cultura e la storia ed ha onorato il 150° anniversario dell'egittologia belga e il centenario della creazione della Associazione Egittologica Regina Elisabetta.

venerdì, marzo 17, 2023

Matilde e Elisabetta visitano Deir El Bersha

La regina Matilde e la principessa Elisabetta del Belgio visitano il sito archeologico si Dayr-al-Barsha 

16 marzo 2023

Sua Maestà la Regina Matilde e la principessa Elisabetta del Belgio sono andati in Egitto, in occasione del centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon ed in omaggio alla bis-bisnonna della principessa, la regina Elisabetta, appassionata di egittologia, che fu la prima persona a visitare la tomba, il giorno dopo l'apertura nel 1923 ed in seguito  fondò la Fondazione di Egittologia a suo nome, che quest'anno festeggia il suo centenario.

Nel terzo e ultimo giorno della loro visita in Egitto, la regina Matilde e la principessa ereditaria Elisabetta hanno visitato il sito archeologico si Dayr-al-Barsha nel Medio Egitto, 

Nel sito archeologico la regina Matilde e la principessa Elisabetta sono scese di sette metri per visitare la cripta del governatore Nehri II, e gli scavi di questa cripta sono stati effettuati da un team belga di studenti e ricercatori della Università Cattolica Leuven che è riuscito a ricostruire l'albero genealogico dei governatori per circa otto generazioni.


giovedì, marzo 16, 2023

El-Kab e tomba Tutankhamon

La regina Matilde e la principessa Elisabetta visitano il sito archeologico di El-Kab e la tomba di Tutankhamon

15 marzo 2023

Sua Maestà la Regina Matilde e la principessa Elisabetta del Belgio sono andati in Egitto, in occasione del centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon ed in omaggio alla bis-bisnonna della principessa, la regina Elisabetta, appassionata di egittologia, che fu la prima persona a visitare la tomba, il giorno dopo l'apertura nel 1923 ed in seguito  fondò la Fondazione di Egittologia a suo nome, che quest'anno festeggia il suo centenario.

Il primo impegno è stata la visita al Palazzo Empain di Heliopolis, dove è allestita una mostra dedicata alla regina Elisabetta ed alla sua passione per l'egittologia e poi la Regina Matilde e la principessa Elisabetta hanno raggiunto la Valle dei Re per visitare la tomba di Tutankhamon.

Una tappa è stato il soggiorno all'Hotel Palazzo d'inverno, sul Nilo a Luxor, e sul balcone dell'hotel hanno scattato alcune foto ricordo dove esattamente 100 anni fa la regina Elisabetta, moglie del re Alberto I, aveva fatto lo stesso.

Nel seconda giornata la regina Matilde e la principessa Elisabetta hanno visitato il sito archeologico di El-Kab, un piccolo villaggio situato a sud di Luxor, relativo al regno di Nectanebo II, della XXX dinastia dove c'è anche una necropoli delle dinastia precedenti. Altra tappa è la visita  al tempio del faraone Amenofi III, e poi la Regina e la Principessa sono salite sulla Roccia degli Avvoltoi per ammirare i petroglifi, le pitture rupestri ed i graffiti incisi sulle rocce.

Nel pomeriggio la Regina Matilde e la Principessa Elisabetta si sono trasferite a Sheikh Abd el-Qurna dove hanno visitato la tomba di Tutankhamon accompagnate dall'archeologo egiziano Zahi Hawass. La tomba di Tutankhamon, il luogo di sepoltura del faraone Tutankhamon, è stata scoperta nel 1922.

L'ultima visita della giornata  è stata alla "Città d'oro perduta di Luxor", una città di 3.400 anni costruita da Amenofi III e scoperta nel settembre 2020.

mercoledì, marzo 15, 2023

Matilde e Elisabetta a Luxor

La Regina Matilde e la principessa Elisabetta  a Luxor, 100 anni dopo la regina Elisabetta

15 marzo 2023

Sua Maestà la Regina Matilde e la principessa Elisabetta del Belgio, duchessa di Brabante, sono in visita di lavoro di tre giorni in Egitto, in occasione del centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon. Questa è una visita significativa per la famiglia reale belga in quanto la bis-bisnonna della principessa, la regina Elisabetta, appassionata di egittologia, fu la prima persona a visitare la tomba, il giorno dopo l'apertura nel 1923.

Il primo impegno è stata la visita al Palazzo Empain di Heliopolis, dove è allestita una mostra dedicata alla regina Elisabetta ed alla sua passione per l'egittologia. In seguito,  la Regina Matilde e la principessa Elisabetta si sono dirette verso la Valle dei Re per visitare la tomba di Tutankhamon.

Prima la Regina Matilde e la principessa Elisabetta hanno soggiornato al leggendario Hotel Palazzo d'inverno, sul Nilo a Luxor, e sul balcone dell'hotel hanno scattato alcune foto ricordo dove esattamente 100 anni fa la regina Elisabetta, moglie del re Alberto I, aveva fatto lo stesso.

La regina Elisabetta visitò l'Egitto diverse volte, tra cui il viaggio del 1923 quando appena aveva saputo della scoperta della tomba di Tutankhamon, si era affrettata a raggiungere l'Egitto per l'apertura ufficiale dell'ultima camera in cui il giovane faraone riposava da oltre 3000 anni. 

Al suo ritorno in Belgio, la Regina Elisabetta fondò la Fondazione di Egittologia a suo nome, che quest'anno festeggia il suo centenario.


Musei sull'Antico Egitto

La regina Matilde e la principessa Elisabetta nei musei per prepararsi al viaggio culturale in Egitto

13 marzo 2023

Sua Maestà la regina Matilde del Belgio e la principessa Elisabetta del Belgio sono andati in Egitto,  una visita che fa parte dell'interesse storico della Famiglia Reale nell'antico Egitto ed è un omaggio alla regina Elisabetta, il cui interesse e passione sono all'origine del fiorire dell'egittologia in Belgio, 

Un secolo fa, nel febbraio 1923, la regina Elisabetta, moglie del re Alberto I, si recò in Egitto per vedere con i propri occhi l'incredibile scoperta della tomba di Tutankhamon. Questo viaggio è organizzato in occasione del centenario dell'inaugurazione della tomba di Touthankom, il 19 febbraio 1923, da parte della regina Elisabetta del Belgio, appassionata di egittologia.

Per prepararsi a questo viaggio culturale, la regina Matilde e la principessa Elisabetta avevano visitato diversi musei : la mostra Alessandria, futuri precedenti al Bozar, la mostra Champollion; il museo francese di Louvre-Lens ed anche il British Museum di Londra.  Al loro ritorno dall'Egitto, la regina Matilde e la principessa Elisabetta hanno voluto visitare la mostra "Spedizioni in Egitto" presso i Musei Reali di Arte e Storia di Bruxelles.

Questo viaggio è secondo viaggio ufficiale all'estero che la regina Matilde fa con la principessa ereditaria Elisabetta, il primo fu un viaggio umanitario in Kenya nel 2019. 

Attualmente la principessa Elisabetta sta studiando Storia e Politica, al Collegio Lincoln, dell'Università di Oxford, nel Regno Unito.

Quest'anno si celebrano anche il 200° anniversario della decifrazione dei geroglifici di Jean-François Champollion, il 125° anniversario dell'egittologia belga, il 100° anniversario della Associazione Egittologica Regina Elisabetta.

martedì, marzo 14, 2023

Matilde e Elisabetta del Belgio in Egitto

La Regina Matilde e la Principessa Elisabetta in Egitto, in omaggio alla Regina Elisabetta la cui passione è l'origine dell'egittologia in Belgio

14 marzo 2023

Sua Maestà la regina Matilde del Belgio e la principessa ereditaria Elisabetta hanno iniziato una visita ufficiale di tre giorni in Egitto, seguendo le orme della regina Elisabetta, moglie del re Alberto I, che era addirittura responsabile dello sviluppo dell'egittologia in Belgio.

Questa visita fa parte dell'interesse storico della Famiglia Reale nell'antico Egitto ed è un omaggio alla regina Elisabetta, il cui interesse e passione sono all'origine del fiorire dell'egittologia in Belgio, Inoltre un secolo fa, nel febbraio 1923, la regina Elisabetta si recò in Egitto lì per vedere con i propri occhi l'incredibile scoperta della tomba di Tutankhamon.

Prima di recarsi in Egitto, la regina Matilde e la principessa Elisabetta avevano visitato diversi musei per conoscere meglio l'archeologia egiziana e nel 2019 la famiglia reale belga era andata in Egitto. 
Il 15 marzo la regina Matilde e la principessa Elisabetta visiteranno la tomba di Tutankamon

La prima tappa è stata la visita al palazzo indù, un luogo costruito per il barone belga Edoardo Empain, dove la regina Matilde e la principessa Elisabetta hanno inaugurato una mostra dedicata alla regina Elisabetta ed alla sua passione per l'Egitto,situato nel quartiere Heliopolis del Cairo.

La costruzione del palazzo del barone Empain iniziò nel 1907 e poi nel 2005  acquistato dal governo egiziano, classificato come monumento storico del paese. Nel palazzo è installato un centro culturale, in collaborazione con il Belgio, che ha finanziato alcuni lavori di ristrutturazione.

Oltre al 100° anniversario della visita in Egitto della Regina Elisabetta (andò con suo figlio Leopoldo), quest'anno si celebra anche il 200° anniversario della decifrazione dei geroglifici di Jean-François Champollion, ed il 100° anniversario della Associazione Egittologia Regina Elisabetta. 

venerdì, febbraio 17, 2023

Conferenza della Lega Araba al Cairo

Il re Abdallah di Giordania alla conferenza della Lega Araba al Cairo, in Egitto.

12 febbraio 

Sua Maestà il re Abdallah II di Giordnaia si è recato ad Al Cairo, in Egitto, per partecipare alla conferenza organizzata dalla Lega Araba a sostegno di Israele.

Nel suo discorso il Re Abdullah ha sottolineato che la causa palestinese rimarrà in prima linea in tutte le priorità arabe, riaffermando la necessità di unificare gli sforzi arabi per sostenere la fermezza dei palestinesi nella loro terra.

Il re Abdullah ha affermato che il tema dell'incontro "è vicino al cuore di tutti gli arabi", osservando che per i musulmani Gerusalemme è la Prima Qibla, e che la regione non può vivere in pace, stabilità e prosperità senza alcun progresso compiuto sulla causa palestinese.

Il Re giordano ha ribadito che preservare le prospettive di pace, sulla base della soluzione dei due Stati, richiede la cessazione di tutte le violazioni israeliane, le incursioni nella moschea di Al Aqsa, avvertendo che qualsiasi tentativo di alterare lo status quo storico e legale avrà conseguenze negative sulla sicurezza e stabilità dell'intera regione.

Il re ha affermato che la Giordania continua a compiere tutti gli sforzi sotto la custodia hashemita per salvaguardare i luoghi sacri islamici e cristiani a Gerusalemme ed ha osservato che questi sforzi mirano a salvaguardare l'identità araba della Città Santa, sostenere la resilienza dei gerosolimitani e garantire la libertà di culto di musulmani e cristiani.

Il Re ha aggiunto che il Regno hascemita di Giordania sostiene i fratelli e sorelle cristiani a Gerusalemme, mentre cercano di proteggere le loro chiese e contrastare le violazioni contro i loro luoghi santi, riaffermando l'impegno per il Patto di Omar, che ha garantito armonia e convivenza a Gerusalemme per oltre 1.400 anni.

La conferenza si svolge con la partecipazione araba, regionale e internazionale, sulla base di una decisione del 31° vertice arabo tenutosi in Algeria dello scorso novembre.


giovedì, gennaio 19, 2023

Sovrani di Giordania in Egitto

Il Re Abdullah e la regina Rania ad Il Cairo per un vertice tra Giordania Egitto e Palestina

17 gennaio 2023

Le Loro Maestà il  Abdullah II e la regina Rania di Giordania sono arrivati ​​all'aeroporto internazionale del Cairo per una visita di lavoro di un giorno in Egitto. 

Il re Abdullah e la regina Rania sono stati accolti dal presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi e da sua moglie, la First Lady, Entissar Amer El Sisi. 

Il Re di Giordania ha partecipato ad un vertice tripartito con il presidente egiziano e quello palestinese, Mahmoud Abbas, per discutere gli sviluppi della causa palestinese alla luce degli attuali sviluppi, al termine del quale è stata rilasciata una dichiarazione in cui i leader hanno sottolineato la necessità di preservare i legittimi diritti palestinesi e la continuazione dei loro sforzi congiunti per raggiungere una pace globale, giusta e duratura basata sulla soluzione dei due Stati.

I capi di stato hanno concordato di rafforzare il coordinamento giordano-egiziano-palestinese a tutti i livelli, al fine di attivare gli sforzi per riprendere i negoziati e lavorare con fratelli e partner per rilanciare ik processi per la pace.

I capi di stato hanno anche sottolineato la necessità di fermare tutte le misure israeliane illegali e unilaterali che minano la soluzione dei due Stati e di preservare la situazione storica e legale esistente a Gerusalemme e le sue santità islamiche e cristiane, in modo da garantire il rispetto della Moschea di Al-Aqsa , un puro luogo di culto per i musulmani. 

Altro punto discusso è stato l'importanza che la comunità internazionale continui a sostenere l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) e la necessità di fornire il sostegno finanziario di cui ha bisogno per continuare a fornire servizi vitali ai rifugiati palestinesi. 

martedì, gennaio 17, 2023

Re Fuad II compie 71 anni

Re Fuad II d'Egitto festeggia il suo 71° compleanno

16 gennaio 2023

Sua Maestà il Re Fuad II d'Egitto, figlio di Sua Maestà Re Fārūq I e dalla Regina Narriman Sadeq, è nato a Il Cairo, il 16 gennaio 1952.

Nel 1952 ci fu un colpo di Stato militare guidato dal generale Muhammad Naguib e poi dal colonnello Nasser, ed il 26 luglio il Re Fārūq fu costretto ad abdicare  a favore del figlio di pochi mesi. La famiglia reale, e quindi anche il re infante, andò in esilio in Italia dove soggiornò alcuni anni.

Dopo un breve periodo di reggenza in nome del piccolo Fuad II - assente dal territorio nazionale - il 18 giugno 1953 fu però proclamata la repubblica d'Egitto.

Re Faruq I morì il 18 marzo 1965 che è stato sepolto nella Moschea di al-Rifāʿī del Cairo, il mausoleo della Famiglia Reale.

Attualmente Re Fuad II vive in Francia, ed ha 3 figli con Dominique-France Picard Loeb : il Principe ereditario Muhammad Ali (sposato con la principessa Noal Zaher dell'Afghanistan), la Principessa Fawzia-Latifa e il Principe Fakhruddin.