Articoli in evidenza:

martedì, aprile 02, 2013

La roulette della repubblica

Per uscire dal caos nel quale è caduta la repubblica, Napolitano dilata i suoi poteri e spinge il Parlamento a votare il nuovo presidente prima della nascita del nuovo governo.
Ma il golpe presidenziale di Napolitano, che congela il Parlamento e sottopone i partiti alla sua volontà, invece complica le elezioni del prossimo presidente.
Chi sarà eletto? Cosa farà?
Quali sono i poteri del Presidente della repubblica?
Qual'è il confine tra partiti e il Quirinale ?

roulette della repubblica
Napolitano ha affidato a 10 saggi(?!) il compito di stabilire l'agenda politica del prossimo governo, affinché l'Italia sia in perfetta sintonia con l'ordine supremo della Commissione europea di rispettare la stabilità economica, con la quale l'elitè europea può pronunciarsi sui bilanci nazionali della zona euro.

Si è anche saputo di una telefonata tra Napolitano e il presidente BCE Mario Draghi per "approfondire la situazione politica". Questo colloquio è un chiaro sintomo del panico che circola nei palazzi del potere repubblicano e di quanto l'Italia sia succube ai poteri burocratici-finanziari europei.

Il presidente Napolitano ha ancora una volta chiarito che il fondamento ultimo della politica del nostro Paese è rappresentato dagli interessi e dalla volontà della Commissione Europea e della BCE.
L'Italia è diventata la provincia dell'UE, una colonia della BCE....

Diciamo anche che nell’elenco dei saggi compaiono cariatidi in politica da decenni e dinosauri della burocrazia del regime repubblicano. La lista dei saggi è una perfetta fotografia della classe dirigente e incompetente che ha affossato il Paese.

I motivi che hanno spinto Napolitano a istituire due commissioni di saggi sono due : il primo sorge dalla preoccupazione di tranquillizzare l'UE e i mercati finanziari-internazionali (e questo gli ha impedito di dimettersi), l'altro è legato all'elezione del nuovo presidente.

La scelta del nuovo inquilino del Quirinale è davvero un serio problema, quasi irrisolvibile, che sta devastando gli equilibri e i palazzi dei poteri.
Il regime è terrorizzato dal fatto che le elezioni del prossimo presidente della repubblica si trasformi in un Vietnam, e ci sono tutti i presupposti perché succeda proprio così, tutti i partiti vogliono occupare il Quirinale, tutti vogliono piazzare al Colle uno di loro.
Ecco allora che Napolitano ha deciso di prendere tempo affinché i partiti si mettano d'accordo per scegliere il nuovo capo di Stato.
Bersani aveva complicato tutto: aveva conquistato le presidenze del Senato e della Camera, sino a ieri e senza i numeri necessari, voleva conquistare Palazzo Chigi, e pretendeva pure piazzare uno di sinistra al Quirinale.  Una mossa eccessiva che ha scatenato la reazione degli altri partiti.

Oltre alla mancanza di stima reciproca tra i partiti è proprio la scelta del nuovo presidente della repubblica che blocca il malfunzionamento della repubblica, è diventata solo terreno di polemica e battaglia, il Parlamento è fermo, i partiti litigano più di prima, il nuovo Governo ancora non esiste.

Per uscire dal caos nel quale è caduta la repubblica, la strategia di Napolitano è quella di approfittare dello stallo politico e di dilatare i suoi poteri per forzare il Parlamento a scegliere il nuovo presidente prima della nascita del nuovo governo.

La pessima classe politica e il risultato elettorale hanno creato i presupposti perché si arrivasse a questo caos istituzionale e politico, ma il responsabile di questo scempio è anche il presidente dello repubblica Giorgio Napolitano che, oltre che consegnare il Paese nelle mani delle organismi burocratici e finanziari sovranazionali, compie un golpe presidenziale e complica ulteriormente la situazione.

L'inedito esperimento istituzionale di Napolitano, che di fatto commissiona i partiti, congela il Parlamento, rende quasi inutile le elezioni, non fa altro che buttare benzina sul fuoco, perché chiarisce bene quanto può essere potente e pericoloso il presidente della repubblica, quanto lo scontro tra presidente e parlamento può essere aspro .

D'altronde la scelta del presidente della Repubblica non è mai stata un’operazione tranquilla, basta ricordare il succedersi delle tante votazioni a vuoto.
Anche Napolitano è stato eletto soltanto al 4° scrutinio, allorché fu sufficiente la maggioranza semplice. Fu eletto solo dalla sinistra che riuscì a portarlo sul Colle.
Adesso quando le Camere in seduta comune inizieranno a votare il nuovo presidente (15 aprile) sarà ancora più difficile.
Innanzitutto c'è l'agonia dei partiti, sempre più lontani dagli italiani, che non riescono a dialogare tra loro, poi le ultime elezioni che non hanno indicato un vincitore e che hanno modificato i già deboli equilibri.
Altro fattore è l'arrivo in Parlamento di una nuova forza politica anti sistema, il Movimento 5 Stelle, che ha l’obiettivo dichiarato di affossare la Casta (la casta è sinonimo di regime repubblicano...)

L'aspetto che complica definitivamente la scelta del presidente è che negli ultimi anni i poteri del Quirinale si sono dilatati di continuo, tanto che la repubblica parlamentare ha acquistato tratti tipici delle repubbliche presidenziali.

Un esempio è la cosiddetta "moral suasion", la capacità di persuasione che avrebbe il presidente ad un altro potere, ossia l’emanazione degli atti normativi del governo che hanno validità soltanto se vengono firmate anche dal capo dello Stato.
Beh la "moral suasion" è solo un termine altisonante e affascinante usato ad arte per nascondere il fatto che che il presidente della repubblica non è al di sopra delle parti, non è una persona esterna alla classe politica, ma fa politica e vive di politica.
Il presidente della repubblica invece che garante è un governante, il presidente può addirittura paralizzare l’azione del governo e sottoporlo alla propria volontà senza neanche violare norma costituzionale. (vedi i 10 saggi e il governo Monti...)

Capisco che ci debba essere rispetto verso il Capo di Stato, ma davanti a decisioni irrituali e abnormi, come quelle compiute da Napolitano, perché i giornalisti principali continuano ad osannarlo?
Dov'è finito il vero giornalismo, dove sono i costituzionalisti indipendenti ?
Possibile che non ci sia nulla di anomalo in quello che sta succedendo ?
A nessuno viene il dubbio che la sovranità popolare non conti proprio nulla?

Tutti si affannano a cercare un nuovo presidente della repubblica imparziale, che non abbia legami con la casta partitica
E' una fatica inutile, in una repubblica è impossibile avere un capo di stato che possa avere queste virtù.

I repubblicani devono essere un pò masochisti: vogliono come capo di stato un presidente della repubblica che sia superpartes, e poi sono i partiti a votarlo; per loro le elezione del presidente dovrebbe essere una festa, invece ogni volta è solo fonte di preoccupazione e guerra;  vorrebbero un presidente che sia di tutti gli italiani e poi proprio perché è eletto dai partiti c'è chi vince e chi perde.

Ma allora non sarebbe meglio un Re che, proprio perché non eletto e non fa parte della politica, è davvero il capo di stato di tutti gli italiani?
Ma allora non è meglio la Monarchia che tra l'altro ci evita, ogni 7 anni, di litigare per scegliere per forza un politico, che poi crea problemi e divide gli italiani?


Invece di affidarsi a 10 pseudo saggi, una cosa saggia sarebbe quella di scegliere un capo dello Stato che non provenga davvero dalle casta dei partiti che non sia corresponsabile dello scempio creato da questa repubblica:  un RE che difendi la Patria e non gli organismi sovranazionali! 

lunedì, aprile 01, 2013

Principe Nicola compie 28 anni

Il principe Nicola di Romania festeggia il suo 28° compleanno

1 aprile 2013

Nicola è nato il 1 aprile 1985 a Meyrin, nei pressi di Ginevra (Svizzera) ed è il figlio primogenito di Robin Medforth-Mills e di Elena di Romania.
Elena è la seconda figlia del Re Michele I di Romania.

Il 30 dicembre 2007, Michele I di Romania ha modificato lo statuto della Casa Reale di Romania e l'ha reso "principe di Romania" e terzo in linea di successione dopo sua zia Margherita e sua madre Elena.
In quella stessa occasione, Michele I ha anche chiesto al Parlamento rumeno di abolire la legge di successione salica del 1923 se avesse preso in considerazione il ripristino della monarchia.

Il 29 febbraio 2008, il Principe Nicola ha dichiarato in un'intervista al quotidiano romeno Cotidianul che se il popolo rumeno gli chiedesse di diventare re, non rifiuterebbe.


Il golpe presidenziale

Per tenere fede alle promesse fatte dal suo governo (Monti) all’UE e alle Banche, Napolitano ha nominato due commissioni di "saggi". 



Dopo i tecnici, 
i saggi : 
un Golpe presidenziale?


Dopo un mese dalle elezioni il governo non c'è ancora e la lotta per conquistare il Quirinale è sempre più violenta.

Nei partiti c’è un gioco delle parti dove ognuno si preoccupa di non danneggiare il proprio partito.
Il PD non può fare il governo con il PdL perché c’è Berlusconi considerato il male assoluto.
Grillo non può appoggiare il governo Bersani perché il PD è il partito che più degli altri difende la casta e che impedisce qualsiasi cambiamento.
Berlusconi, se da un lato si dimostra essere più pragmatico, la sua disponibilità a collaborare con il PD serve soprattutto per spaccare la sinistra.
Insomma si continua a girare intorno ai problemi degli italiani senza affrontarli.

I principali vincoli che limitano la Politica e il Paese - e più in genere la Democrazia - sono la perdita di sovranità e le cambiali in bianco che nel 2012 Monti, Bersani ed Alfano hanno firmato con l'Europa che impegnano l’Italia ad un’assurda austerità che non offre prospettive. (Fiscal compact, pareggio di bilancio in Costituzione, spending review).

Napolitano, preso atto che dai risultati delle urne è impossibile costituire un nuovo governo, per tenere fede alla promessa fatta all’UE e alle Banche dal suo governo (Monti) ha deciso di nominare due commissioni di "saggi".

La mossa di Napolitano se da un lato è patetica, dall'altro è una vera minaccia per la democrazia e per il nostro Paese.
Patetica perché è come una foglia di fico che serve per nascondere l’incapacità della classe politica alla quale Napolitano appartiene.
E poi per quali motivo queste persone sarebbero sagge? E quali sono i criteri per scegliere questi saggi? Sarebbe interessante conoscere il curriculum di queste persone ...

Minaccia perché in questo modo i partiti sono commissariati, il Parla­mento è congelato, e tutto il pote­re va alle due commissioni di saggi che stenderanno propo­ste che dovranno essere condi­vise dalle forze politiche.

Napolitano ha definito due commissioni su proposte programmatiche in materia istituzionale e in materia economico-sociale ed europea.
Ecco che casca l’asino! Il fatto che Napolitano abbia usato il termine “europea” toglie qualsiasi dubbio sul fatto che la mossa serve per tranquillizzare l’UE.
Guarda caso l'unica forza esclusa dalle commissioni è il M5S, cioè l'unico partito che critica l'UE e l'Euro...

Con il governo dei tecnici e le commissioni dei saggi, il presidente della repubblica non solo è corresponsabile della classe politica (cosa banale visto che Napolitano non ha fatto altro che fare politica...), ma addirittura vuole bloccare ogni cambiamento, neutralizzare le elezioni che hanno travolto l'assetto politico, ha l'obiettivo di spingere il Parlamento a formare il prossimo governo che sia conforme ai diktat della UE, cioè che si limiti a svolgere ordinaria amministrazione di regole e decisioni già prese altrove in sede europea.
Nel frattempo napolitano si è subito affrettato a continuare a rendere operativo il governo Monti dimissionario, da lui creato nel 2011.

Napolitano sta cercando di realizzare quello che i poteri burocratici-finanziari europei intendono per democrazia: le nazioni devono sparire e i governi devono solo ratificare ed amministrare le regole decise dagli organismi sovranazionali (UE e Banche)

La nomina di due commissioni di "saggi" da parte del presidente della repubblica suscita inquietanti domande e perplessità:
  • Napolitano può svolgere azioni politiche così forti come quelle intraprese recentemente o piuttosto ha violato la costituzione?
  • Abbiamo una repubblica presidenziale senza saperlo?
  • Può nascere un governo del Presidente se dalle consultazioni con i partiti si è verificato che in Parlamento non esiste una maggioranza ?
  • E' consentito che il presidente possa formare un comitato di saggi che vincola l'agenda politica del prossimo governo?
  • L'operato di Napolitano non è in forte contraddizione con l'idea che il presidente della repubblica debba comportarsi come un "silenzioso notaio"?
  • Perché tacciono i costituzionalisti ?