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giovedì, gennaio 06, 2011

Principe Alireza Pahlavi è morto

Il principe Alireza Pahlavi, figlio dello Scià d'Iran e della Imperatrice Farah, il 4 gennaio 2011 si è suicidato con un colpo di pistola nel suo elegante appartamento di Boston. Sembra che la causa sia la depressione.


Ali Reza, nato il 28 aprile 1966 a Teheran, al momento della rivoluzione frequentava la scuola in Iran, poi ha continuato l'educazione negli Stati Uniti, fino a laurearsi all'Università Harvard.

Reza Pahlavi, il figlio maggiore dello Scià dell'Iran, il 5 gennaio ha tenuto una conferenza stampa a Boston, sul suicidio di suo fratello Alireza Pahlavi.

In un comunicato il principe ereditario ha detto:
Come milioni di giovani iraniani, Alireza era profondamente turbato dai mali che affliggono la sua amata terra, così come dal peso di aver perso un padre e una sorella in giovane età.

"Il Principe Ali Reza era intelligente, sensibile, leale, molto attaccato alla civiltà iraniana, che dava consigli alla sua famiglia e amici, adesso abbiamo perso la sua saggezza e senso dell'umorismo".

... ha lottato per anni per superare il suo dolore, ma alla fine ha ceduto alla depressione, e durante la notte del 4 gennaio 2011, nella sua residenza di Boston, si è tolto la vita, gettando la sua famiglia e gli amici in grande dolore.

A differenza di suo fratello maggiore, AliReza non si è mai occupato di politica.

La monarchia rimane popolare tra gli iraniani che vivono all'estero, ma ha poco sostegno in Iran, visto il duro regime della repubblica islamica.
I media ufficiali iraniani hanno ignorato la notizia.

Questo è un giorno di grande tragedia per la Persia, adesso il principe può riposare in pace insieme a sua sorella.
Infatti la Principessa Leila Pahlavi, la figlia più giovane dello Shah, fu trovata morta in un albergo di Parigi l'11 giugno 2001, a soli 31 anni.

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Reza Pahlavi

Re Juan Carlos compie 73 anni

Re Juan Carlos, nato il 5 gennaio del 1938 a Roma, ha compiuto 73 anni, acclamato dagli spagnoli.


Re Juan Carlos di Spagna è sul trono da 35 anni, ma la sua popolarità non mostra segni di declino, anzi la monarchia piace più della repubblica.

Tanti Auguri Altezza !!

Tricolore Sabaudo di Miotto censurato dal regime

Mi sono sempre opposto alla repubblica italiana, un sistema che fin dall'inizio ha dimostrato di avere nel suo dna elementi anti democratici e contrari alla Storia e alla Tradizioni del nostro Paese.
In seguito la repubblica italiana è diventata, sempre di più, una oligarchia piena di privilegi, ma non pensavo che, per far piacere al regime repubblicano, i massmedia potessero addirittura ritoccare la foto di un soldato caduto in Afghanistan.

Il Caporal Maggiore degli Alpini Matteo Miotto - morto tragicamente lo scorso venerdì in Afghanistan - aveva mostrato il Tricolore del Regno d'Italia, con le firme di amici e il nome del paese di origine, "Thiene", sul mezzo militare sul quale lui operava.
Ebbene in un clima da regime, la maggior parte dei giornali e televisioni hanno diffuso la fotografia epurata dello stemma sabaudo.

Per quello che sono riuscito a trovare nel web, la fotografia originale è stata pubblicata nella galleria di foto del Corriere della Sera e nella prima pagina del quotidiano “L’Arena” (poi riproposta a pagina 3 della stessa “Arena” in versione ritoccata....).

I mezzi di informazione nazionali, quasi esclusivamente ai piedi del regime repubblicano, hanno diffuso la fotografia epurata dello scudo sabaudo, dove è ben visibile il lavoro di bianchetto (fatto molto male) sul simbolo.

Nessun giornale ha chiesto scusa per l'errore compiuto...

Evidentemente si giunge a compiere un atto così violento e indifendibile solo se esiste una potente regia mediatica che sistematicamente vuole censurare la monarchia e i monarchici.

Per rispettare i monarchici e difendere la libertà di Stampa, invito tutti ad esprimere il loro sdegno per un sistema che, per perpetrare se stessa, non rispetta neanche un giovane soldato caduto mentre svolge il proprio lavoro.

Il Blog Monarchico si stringe attorno alla Famiglia del giovane Miotto che ha dato tutto per la nostra Patria.

Aggiungo che l'accaduto è ancor più grave se si pensa che siamo all’inizio del 150° anniversario della Proclamazione del Regno d’Italia.
Si parla a vanvera di riapacificazione nazionale, ma intanto le salme dei Sovrani Italiani sono sempre in esilio e assistiamo alla brutale cancellazione dello Stemma Sabaudo nella foto di un giovane alpino morto che difendeva la Patria.

Certi simboli risultano ancora scomodi, la repubblica ha sempre più paura della nostra Storia e della Monarchia...

Contro il regime..
Onore a Miotto!
W la Monarchia!