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sabato, dicembre 04, 2010

Monicelli suicidio repubblica

Non sono un appassionato di cinema e quindi non posso giudicare il Monicelli regista, ma visto come se ne parla immagino che sia stato davvero un importante regista italiano.
Il motivo per cui in questi giorni se ne parla però non è legato alla sue opere cinematografiche ma perché si è suicidato.

Il suicidio di un personaggio pubblico fa sempre notizia e ancor di più in un’epoca dove tutto fa rumore e spettacolo, ma mi colpisce il modo in cui i massmedia e l'establishment ne parlano.


Deve sempre esserci la pietà umana verso chi si uccide ma non può venir meno la condanna per un atto che è contrario alla vita.
Non è una questione religiosa, essere cattolici o laici, la vita in ogni caso è un dono e come tale deve sempre essere difeso.

La forte lobby a favore della eutanasia e la immoralità della repubblica fanno dimenticare il pio sentimento del silenzio e della preghiera che sempre invece dovrebbe esserci di fronte ad un uomo che compie un gesto estremo contro la vita.

Se si interpreta il gesto di un suicida come compimento d’un trionfo si compie operazione assai pericolosa e mi rattrista che anche il presidente della repubblica abbia dichiarato che bisogna portare rispetto per il gesto disperato di Monicelli.
Se si annuncia che la si rispetta significa dimenticare che il nostro codice penale punisce anche chi “rafforza l’altrui proposito di suicidio”. (articolo 580)
Insomma Napolitano è andato contro il codice penale.

Quindi rimprovero a Napolitano di non aver rispettato il codice penale e di aver, anche questa volta, parlato troppo invece di stare zitto...

E' incredibile che alla vista della bara alcuni presenti abbiano intonato “Bella Ciao”...!

Il suicidio di una persona, non deve essere l’occasione per promuovere la legislazione intorno all’eutanasia o al testamento biologico. Le istituzioni dovrebbero tacere e conservare il riserbo che si addice a circostanze di questo genere.

Il suicido è sempre una sconfitta e il silenzio è anche la capacità di riflessione intorno al destino dell’uomo e al significato della vita e della morte.

Se il suicidio è spettacolo e le istituzioni non condannano un atto contrario alla vita, significa che il degrado della repubblica italiana ha raggiunto livelli impensabili e allarmanti.

venerdì, dicembre 03, 2010

Difendere i Bambini, una sfida europea

Il 17 novembre si è tenuta a Bruxelles una conferenza sul tema "I Bambini vulnerabili" con il re e la regina del Belgio, la regina di Svezia, la Infanta Cristina, la principessa Mathilde, la Principessa Claire, la Principessa Astrid e altre personalità.

Su iniziativa della Regina Paola e della presidenza belga dell'Unione europea, la conferenza si è svolta al Palazzo Reale di Bruxelles.


BRUSSEL, BELGIUM - NOVEMBER 17: Princess Claire of Belgium, Princess Mathilde of Belgium, Madame Vaira Vike-Freiberga, Madame Roberta Angelilli, HRH Infanta Cristina of Spain, Queen Silvia of Sweden, King Albert of Belgium and Queen Paola of Belgium attend a conference about 'Vulnerable children on the run' at The Royal Palace on November 17, 2010 in Brussels, Belgium. (Photo by Mark Renders/Getty Images)

La Regina Paola ha invitato alla conferenza circa 120 funzionari ed esperti provenienti da tutta Europa, tutte figure di spicco che da anni si sono impegnate nel campo della protezione dell'infanzia.
Tra loro spiccano la Regina Silvia di Svezia, la Granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo, la Infanta Cristina di Spagna, la duchessa di Gloucester, la principessa Mathilde, Astrid e Claire del Belgio, la signora Vike-Freiberga (ex presidente della Lettonia), la signora Chirac, la signora Barroso, la signora Van Rompuy Tusk signora (moglie del Primo Ministro della Polonia), Jacques Barrot (Vice-Presidente della Commissione europea) e Mr. Flick (ex Presidente della Corte costituzionale italiana).

Alla vigilia della conferenza, 16 novembre, il Re e la Regina avevano offerto agli ospiti un concerto e la cena al Castello di Laeken.

Link
Les enfants vulnérables en situation d'errance, un défi européen

giovedì, dicembre 02, 2010

Re Bhumibol inaugura 2 ponti a Bangkok

Il Re della Thailandia Bhumibol Adulyadej ha fatto una rara apparizione pubblica per inaugurare due nuovi ponti.

A bordo del suo yacht e accompagnato da sua figlia la principessa Sirindhorn, il re ha navigato i canali della capitale Bangkok.

25 novembre 2010

Il primo ministro Abhisit Vejjajiva e altri Ministri hanno accolto il sovrano e l'evento è stato trasmesso in televisione.

Il sovrano di 82 anni fu ricoverato il 19 settembre 2009 per una infiammazione polmonare ma non c'è stata una spiegazione dettagliata del suo prolungato soggiorno all'ospedale.

Il re non ha più potuto svolgere il suo tradizionale ruolo di mediazione per sanare il conflitto e la quasi scomparsa del re dalla vita pubblica ha coinciso con un periodo di instabilità politica.

Re Bhumibol compierà il suo 83° compleanno il 5 dicembre.

Link
King Bhumibol taking boat trip to open two bridges linking industrial zones