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mercoledì, novembre 26, 2008

Ricordo della Regina Elena


28 novembre 1952

ELENA DI SAVOIA
TERZA REGINA D’ITALIA
ROSA D’ORO DELLA CRISTIANITÀ

in esilio muore a Montpellier (Francia), ove riposa tuttora in attesa di trovare degna sepoltura al Pantheon di Roma

sabato, novembre 22, 2008

Obama, clinton, dollari


A quanto pare Hillary Rodham Clinton sarà il nuovo segretario di Stato americano del governo Obama.
Solo pochi giorni fa, Obama e la Clinton erano i due rivali durante la prima parte delle campagne elettorali, adesso questi due protagonisti diventano così partner.

A questo punto mi chiedo se è giusto che questi 2 personaggi possano tranquillamente mettersi insieme, dopo che hanno speso milioni di dollari per combattere l'uno contro l'altro.

Lasciamo da parte altre considerazioni politiche e considerando solo l'aspetto economico, con il sistema presidenziale c'è un enorme spreco di denaro che proprio non ha senso.

Infatti per conquistare la Casa Bianca, tutti i candidati per competere tra loro devono spendere milioni di dollari.
Mesi fa durante le primarie Obama aveva speso già milioni di dollari per battere la Clinton, cosa che si è ripetuto poi contro McCain.

Ed adesso Obama, dopo aver speso una quantità enorme di denaro pubblico per battere la Clinton, offre alla rivale un posto di prestigio.
Ma non potevano mettersi d'accordo prima ?


Alla fine una considerazione italiana.
Conoscendo bene quanto sia avida di denaro la nostra classe politica, ho orrore nell'immaginare quello che potrebbe succedere se anche in Italia ci fosse un sistema simile a quello degli stati uniti.


Obama e dollari
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Elezioni presidenziali USA, denaro e scandali

venerdì, novembre 21, 2008

RAI e partitocrazia

L'elezione del nuovo presidente della vigilanza della RAI è uno spettacolo grottesco, una telenovelas che sembra non avere fine.
Il senatore del PD Villari è divenuto il politico più importante del paese ma è assurdo che il parlamento, le istituzioni, i partiti siano tutti bloccati da una elezione che è avvenuta in maniera regolare.

Invece di accettare con serenità il nuovo presidente, è un fatto grave che le istituzioni ed i partiti lo attaccano e lo minacciano.
Insomma le istituzioni si stanno screditando da sole.

Il caso Villari, abbandonato dai partiti e dalle istituzioni, dimostra che la repubblica italiana è uno stato dove la democrazia è solo un opzional, un paese dove le regole servono solo se conviene a chi è al potere.

Non si salva nessuno.
Villari ha il grave torto di avere annunciato di dimettersi se si fosse trovato un altro politico e non lo fa.
La sinistra ha compiuto gravi errori ed il PD, sconfitto e colpito da uno psicodramma interno, non sa più cosa fare.
La maggioranza ha forse fatto le mosse giuste, ma adesso non è in grado di mettere a posto le cose
Anche i presidenti del Senato e Camera hanno abbandonato il presidente della vigilanza della RAI

Rimane il silenzio del quirinale, perchè?
Secondo me invece napolitano, che ha il compito principale di garantire il funzionamento delle istituzioni, dovrebbe difendere il nuovo presidente della vigilanza della RAI, che è stato eletto regolarmente.
Ricordo che l'Art. 67 della costituzione recita : Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.

Quindi se vale l'assunto costituzionale, i partiti ed i presidenti del senato e camera, chiedendo a Villari di dimettersi, sono andati contro i principi della Costituzione.

Altrimenti significa che in questa repubblica i parlamentari devono fare solo quello che dicono i vertici del partito.
In realtà è proprio così, sono i partiti che comandano, i parlamentari sono solo pedine dei partiti.

Ha ragione Pannella quando afferma :
Le pressioni dei partiti su Villari per farlo dimettere dalla presidenza della commissione di Vigilanza sulla Rai sono "un comportamento eversivo" che rischia di mettere in difficoltà il presidente della repubblica napolitano.pannella

Inoltre Pannella spiega :
Nessuno può continuare nei confronti di Villari a violare il codice penale come hanno fatto tutti i leader politici da questo punto di vista, l’articolo 289 del codice penale dice che turbare lo svolgimento delle attività delle istituzioni pubbliche e di cariche istituzionali è reato e sicuramente minacce gli sono state rivolte pubblicamente.
Lui (Villari) ha reagito con dignità e fermezza, non ha accettato di obbedire a degli ordini di stampo delittuoso e anticostituzionale e ha detto ‘non mi dimetto’ perché sarebbe stato indecoroso che un presidente regolarmente eletto accettasse per viltà partitocratica di farlo. Vogliamo evitare che si torni indietro ad una situazione di nuovo fuori legge e latitante del Parlamento. Gli atti perentoriamente dovuti da sei mesi vanno fatti rapidamente
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radicali

Inoltre c'è un valido motivo per difendere Villari.
Infatti visto che lui non è ben visto dai partiti allora significa che Villari forse è proprio la persona adatta per vigilare la RAI.