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mercoledì, novembre 30, 2022

Re di Giordania col presidente Yemen

Il re di Giordania riceve il presidente dello Yemen

28 novembre 2022

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania, durante un incontro al Palazzo Al Husseiniya con il Presidente del Consiglio Direttivo Presidenziale del Yemen, Rashad Al Alimi, ha ribadito il sostegno del Regno di Giordania ad una soluzione politica che riporti sicurezza e stabilità allo Yemen

Il Consiglio Direttivo Presidenziale è l' organo esecutivo del governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, formatosi a Riyadh , in Arabia Saudita , con un decreto presidenziale il 7 aprile.


mercoledì, giugno 28, 2017

principe saudita contro il colera nel Yemen

Il nuovo principe ereditario dell'Arabia Saudita dona 66 milioni di dollari contro il colera in Yemen

Il nuovo principe ereditario di Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman, ha donato $ 66 milioni per combattere contro l'epidemia di colera nello Yemen.

La donazione è andata al Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) ed all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Le Nazioni Unite hanno avvertito che lo Yemen sta affrontando la peggiore epidemia di colera del mondo, considerata come una “catastrofe dall'uomo.”


lunedì, gennaio 09, 2006

Liberazione nel Yemen. Chi paga?

naturalmente ognuno è libero di fare quello che piace, come anche andare all'estero, ma quando si scelgono stati dove il rischio di essere rapiti od ammazzati sono molto alti, beh allora gli sfortunati dovrebbero almeno parzialmente coprire ciò che lo stato ha dovuto pagare per essere liberati.

Purtroppo molti italiani vanno all'estero senza validi motivi, per noia, moda o per scappare dalla realtà.

Ma perchè dovremmo pagare anche noi i futili errori degli altri ?


Guarda ad esempio l’esposto del Codacons al Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Lazio relativo alla vicenda dei 5 italiani rapiti nello Yemen.

DEVONO RISARCIRE 600.000 EURO ALLO STATO. MIGLIAIA DI SEGNALAZIONI DA PARTE DI CITTADINI CHE APPOGGIANO L’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE


E’ arrivato oggi sul tavolo del Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Lazio l’esposto del Codacons relativo alla vicenda dei 5 italiani rapiti nello Yemen.
L’associazione ha annunciato ieri l’iniziativa legale, volta a ottenere da parte dei 5 ostaggi la restituzione dei 600.000 euro spesi dallo Stato Italiano per la vicenda del rapimento, soldi della collettività che non sarebbero stati spesi se i protagonisti di questa storia avessero seguito i consigli della Farnesina e degli altri enti preposti alla sicurezza, e non si fossero recati a fare una vacanza “originale” in un paese fortemente a rischio.
Alla base dell’iniziativa del Codacons vi sono le attribuzioni stesse della Corte dei Conti, la quale “Giudica sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni”.
In questo caso – spiega l’associazione – ad essere coinvolto è il Ministero degli Esteri, che dovrà poi rivalersi sui 5 italiani rapiti, secondo le regole ordinarie della responsabilità civile.
Per questo il Codacons ha chiesto anche il sequestro dei beni personali dei 5 ostaggi, che dovranno essere utilizzati per risarcire lo Stato Italiano dei 600.000 euro.
L’associazione rende infine noto che l’esposto alla Corte dei Conti, di cui parlano oggi i mass media, ha incontrato il consenso dei cittadini italiani: finora sono state quasi 5.000 le segnalazioni giunte da tutta Italia al Codacons da parte di cittadini che appoggiano in pieno l’iniziativa, stanchi di veder i soldi pubblici spesi per l’incoscienza di qualcuno.

web
http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=6184