Articoli in evidenza:
Visualizzazione post con etichetta ungheria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ungheria. Mostra tutti i post

giovedì, giugno 08, 2023

Presidente ungherese col principe Leka

Il presidente ungherese incontra il principe Leka e rende omaggio alla regina Geraldina durante la sua visita in Albania

3 giugno 2023

Il presidente ungherese Katalin Novák si è recato a Tirana per discutere di questioni bilaterali e regionali con il presidente albanese Bajram Begaj, con lo scopo di rafforzare i legami economici tra i due paesi e fare il punto sulla situazione politica in Kosovo e concordare l'immigrazione irregolare e l'integrazione dei Balcani occidentali nell'Unione europea.

Durante questa visita di grande importanza, il presidente ungherese ha avuto l'opportunità di incontrare il principe ereditario Leka, nipote del re Zog I, che aveva portato con sé sua figlia,  la piccola principessa Geraldina.

Questo incontro tra il presidente ungherese e il principe ereditario Leka è stato un momento di amicizia tra i due paesi, in quanto in questa visita in Albania, il presidente ungherese ha colto l'occasione per rendere omaggio alla defunta regina Geraldina, moglie del re Zog I di Albania, che era di origini ungheresi. Nata a Budapest nel 1915, con il nome di contessa Géraldine Apponyi, era membro della nobile famiglia Apponyi, una delle più antiche famiglie della nobiltà ungherese. Suo padre, il conte Gyulia Apponyi, ricopriva l'importante carica di maresciallo della corte reale d'Ungheria.

A testimonianza dell'importanza della regina Geraldina, una statua è stata eretta a Tirana nel febbraio 2022 per ricordare la sua figura, dove il presidente ungherese Novák si è fermata ed ha deposto una corona di fiori davanti alla statua, al quale hanno partecipato anche il principe ereditario Leka, la principessa Geraldina e il sindaco di Tirana, Erion Veliaj. 

Successivamente, il principe Leka e il presidente Novák hanno avuto un incontro di 30 minuti, durante il quale hanno discusso di diverse questioni di interesse comune. Uno dei punti affrontati è stata la situazione nel nord di Mitrovica, che rappresenta una sfida per la stabilità nella regione dei Balcani occidentali.

sabato, maggio 06, 2023

Re Simeone di Bulgaria a Londra

Re Simeone II e la Regina Margherita di Bulgaria a Londra per l'incoronazione del Re Carlo III

5 maggio 2023

Il giorno precedente alla incoronazione del Re Carlo e della Regina Camilla si è svolto un ricevimento a Buckingham Palace alla presenza di numerosi invitati tra cui capi di stato stranieri e rappresentanti delle famiglie reali, tra cui il re Simeone II di Bulgaria e la regina Margherita

La famiglia reale bulgara ha forti legami familiari con la famiglia reale britannica, poiché entrambe discendono dalla famiglia Sassonia-Coburgo-Gotha. La famiglia reale britannica aveva cambiato nome nel 1917 per prendere le distanze dalle sue origini tedesche. Il re Carlo III è della famiglia reale greca, ramo Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg dai re di Danimarca, e non del ramo Sassonia-Coburgo in linea agnatica.

La cerimonia di incoronazione del re Carlo III si tiene il 6 maggio 2023 presso l'Abbazia di Westminster e sarà presieduta dall'arcivescovo di Canterbury.

La figura del sovrano assume un significato simbolico che va ben oltre le funzioni istituzionali e che investe l'immaginario collettivo della nazione, incarnando l'idea di continuità storica e culturale, di stabilità e di unione nazionale.

W il Re !

sabato, aprile 01, 2023

101 anni fa moriva Carlo I d'Austria

101° anniversario della morte dell'Imperatore Carlo I d'Austria.

1 aprile 2023

Carlo è nato a Persenbeug, il 17 agosto 1887, ed è morto a Funchal (Portogallo), il 1º aprile 1922.

Regna come imperatore Carlo I d'Austria, re Carlo IV d'Ungheria, Croazia, Slavonia e Dalmazia e re Carlo III di Boemia. E' stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004 e la ricorrenza è stata celebrata il 21 ottobre 2004.

L'imperatore Carlo I d'Austria è uno dei sovrani più importanti nella storia dell'Impero austro-ungarico ed è uno dei più grandi esempi di come un sovrano possa essere un modello di virtù e di umiltà. Carlo I era un uomo profondamente religioso, che dedicava gran parte del suo tempo alla preghiera e alla meditazione e questa sua forte fede gli permise di sviluppare un forte senso di compassione e di empatia per il suo popolo.

Durante il suo breve regno, Carlo I cercò di porre fine alla prima guerra mondiale ma le sue richieste furono respinte. Inoltre, Carlo I fu un sovrano molto attento alle esigenze del suo popolo, cercò di migliorare le condizioni di vita delle classi meno abbienti e di promuovere l'istruzione e la cultura, ed istituì anche il Consiglio dei Ministri, un organismo consultivo formato dai principali ministri del suo governo.

Tuttavia, l'imperatore Carlo I fu deposto dal trono nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale. Questo evento segnò la fine dell'Impero austro-ungarico e l'inizio di un periodo di instabilità politica in Europa.

Il Beato Carlo muore in povertà a soli 34 anni sull'isola di Madeira, il 1 aprile 1922. Le sue spoglie sono ancora sepolte sull'isola, nella chiesa della Madonna del Monte, nonostante i vari tentativi di spostarli nella cripta degli Asburgo a Vienna. Il suo cuore e quello della moglie sono invece sepolti nell'abbazia di Muri in Svizzera.

Durante l'ultima notte della sua vita terrena disse alla consorte : «Tutta la mia aspirazione è sempre stata quella di conoscere il più chiaramente possibile, in ogni cosa, la volontà di Dio, e di eseguirla nella maniera più perfetta».


sabato, aprile 02, 2022

Commemorato Imperatore Carlo I d'Austria

A Madeira commemorato il centenario della morte del Beato Imperatore Carlo I d'Austria

1 aprile 1922 

Una delegazione di circa 300 devoti del Beato Carlo sono arrivati a Funchal, sull'isola di Madeira, per commemorare i 100 anni della morte dell'Imperatore Carlo I d'Austria, dove si è svolta una Messa in sua memoria. Tra loro c'erano numerosi membri della famiglia imperiale d'Austria, tra cui l'arciduca Carlo d'Asburgo-Lorena, attuale capofamiglia e pretendente al trono imperiale d'Austria

Carlo d'Austria salì al trono imperiale nel 1916, succedendo al prozio Francesco Giuseppe che aveva tragicamente perso il suo unico figlio ed erede. L'imperatore Carlo regnò solo due anni, costretto a rinunciare al suo trono nel 1918, in concomitanza con la dissoluzione dell'impero tedesco, che portò con sé la caduta dell'impero austriaco.

Le spoglie dell'imperatore si trovano ancora nella chiesa di Nossa Senhora do Monte, sulle alture di Funchal. Gli succedette il figlio Otto alla guida della Casa Imperiale, che è morto nel 2011. Già nel 2007, Otto aveva rinunciato al suo ruolo di capofamiglia in favore del figlio maggiore, l'arciduca Carlo.  

Tra i partecipanti la principessa Anna Gabriela di Wrede, vedova dell'arciduca Rodolfo e nuora dell'ultimo imperatore, l'arciduca Giorgio, fratello minore dell'arciduca Carlo, molti pronipoti dell'imperatore. 

Alla messa ha assistito Dom Duarte de Bragança, duca di Braganza, attuale pretendente al trono del Portogallo, l'arciduca Carl-Christian e sua moglie, la principessa Marie-Astrid di Lussemburgo, la principessa Astrid del Belgio col marito, l'arciduca Lorenzo. 

venerdì, aprile 01, 2022

100 anni fa moriva Carlo I d'Austria

100° anniversario della morte del Beato Imperatore Carlo I d'Austria.

1 aprile 2022

Carlo Francesco Giuseppe di Asburgo Lorena, nacque nel castello di Persenburg (Austria)  il 17 agosto 1887, dall’arciduca Ottone d’Austria e dall’arciduchessa Maria Giuseppina di Sassonia; ed era pronipote dell’imperatore Francesco Giuseppe I (1830-1916).

Sposò il 21 ottobre 1911 la principessa Zita di Borbone Parma, e dal matrimonio nacquero cinque figli maschi e tre figlie. Per la serie di disgrazie familiari che colpì la dinastia, Carlo, pronipote dell’Imperatore Francesco Giuseppe venne a trovarsi inaspettatamente erede al trono imperiale ed il 21 novembre 1916 morì l’imperatore Francesco Giuseppe I, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, Carlo, divenne imperatore d’Austria (Carlo I) e re d’Ungheria (Carlo IV).

Con la fine della Prima Guerra Mondiale la monarchia danubiana decadde e in Austria, il 12 novembre, venne proclamata la Repubblica. Carlo si ritirò, per evitare spargimenti di sangue e una guerra civile, ma senza abdicare come sovrano. Fino al 24 marzo 1919 visse con la famiglia nel castello di Eckartsan presso Vienna, e saputo di un complotto bolscevico per uccidere lui e tutta la famiglia, dovette trasferirsi, sotto protezione britannica, in Svizzera; ritenendosi fedele al giuramento fatto all’incoronazione di Re Apostolico dell’Ungheria, e nel 1921 fece due tentativi di riprendere il potere in questo Stato.

Fu dunque fatto prigioniero dai fedelissimi del reggente Horthy e consegnato agli inglesi, lo condussero insieme alla moglie Zita ed ai figli a Funchal nell’isola portoghese di Madeira. 

Senza risorse economiche, la famiglia dovette vivere in uno stato precario e si  sistemarono in una villa isolata messa a disposizione di un signore del luogo denominata ‘Quinta do Monte’, che non poteva essere riscaldata. Nella primavera del 1922, per il freddo e l’umidità della casa dove abitava in gravissime ristrettezze economiche, l’imperatore Carlo fu colpito da una forte influenza che si trasformò in broncopolmonite e lo portò alla morte il primo aprile di quell’anno.

Nel corso della sua ultima notte su questa terra, alla moglie che lo assisteva senza mai abbandonarlo, fece questa bellissima confidenza che sintetizza la sua vita e anche la sua santità: “Tutta la mia aspirazione è sempre stata quella di conoscere il più chiaramente possibile, in ogni cosa, la volontà di Dio, e di eseguirla nella maniera più perfetta”.

Le sue spoglie sono ancora sepolte sull'isola, nella chiesa della Madonna del Monte, nonostante i vari tentativi di spostarli nella cripta degli Asburgo a Vienna. Il suo cuore e quello della moglie sono invece sepolti nell'abbazia di Muri in Svizzera. 

Carlo d’ Austria venne beatificato da San Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004. Il papa polacco manifestò sempre grande devozione verso il Beato Carlo e rivelò che il nome di battesimo Carol gli venne dato dalla famiglia in ossequio e devozione all’ Imperatore.


venerdì, marzo 27, 2020

Carlo d'Asburgo guarito dal coronavirus

Carlo d'Asburgo è guarito dal coronavirus

25 marzo 2020

Carlo d'Asburgo-Lorena, capo della Casa d'Asburgo, è guarito dal coronavirus e non è più obbligato al periodo di quarantena.

Carlo d'Asburgo assume il titolo di Arciduca d'Austria, Principe Imperiale d'Austria, Principe Reale d'Ungheria, di Boemia e di  Croazia.

Anche se potrebbe uscire di casa, l'Arciduca Carlo d'Asburgo ha deciso di rimanere a casa per frenare la diffusione del virus.

Ecco il messaggio del SAIR Carlo d'Asburgo :

Cari amici,

Ho appena ricevuto una notifica che la quarantena è stata revocata dopo un test corona negativo. Dopo essere stato infettato dal virus Covid 19, sono di nuovo ufficialmente in salute dopo quasi tre settimane. Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno inviato gli auguri di recupero attraverso vari canali. Anche se questo rimuove la quarantena domestica, per me non è un ritorno alla vita normale. La situzione rende necessario rimanere a casa. Questo è il modo migliore per frenare la diffusione del virus.

In tutte le organizzazioni in Austria in cui ricopro una funzione di gestione, sono stati annullati gli eventi per i prossimi due mesi. Compreso il VI Simposio di Otto von Habsburg, che dovrebbe essere dedicato al tema della "libertà".

Ora dobbiamo assumerci la responsabilità della libertà, prenderci cura di noi stessi e quindi del nostro prossimo e rimanere a casa.

Karl von Habsburg

giovedì, marzo 26, 2020

Ferdinando d'Asburgo in servizio militare

L'Arciduca Ferdinando d'Asburgo continua il suo servizio militare. 

marzo 2020

L’Arciduca Ferdinando d’Asburgo, erede al trono dell’Impero Austro-Ungarico, continua il suo servizio militare ed ogni notte, dalle 22 alle 6 del mattino lavora in un campo militare per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare nel suo paese.

Nato a Salisburgo il 21 giugno 1997, l'arciduca Ferdinando Zvonimiro d'Asburgo-Lorena non è soltanto l'erede al trono dell'Impero Austriaco e del Regno d'Ungheria, Croazia e Boemia, ma anche un pilota da corsa.

Figlio dell'imperatore titolare Carlo d'Asburgo-Lorena e di Francesca Thyssen-Bornemisza, nipote di Otto d'Asburgo e di Regina di Sassonia-Meiningen, ha trascorso alcuni anni nel Karting, prima di decidere di passare alla Formula Renault 1.6 NEC Championship,  alla Formula Renault 2.0 NEC e nel campionato DTM.

lunedì, settembre 23, 2019

Principessa Kako in Ungheria

La principessa Kako del Giappone in Ungheria

20 - 24settembre 2019

La principessa Kako, figlio del principe Akishino e nipote dell'imperatore Naruhito, è in viaggio per la prima volta all'estero. in Austria e Ungheria per celebrare il 150° anniversario dei legami diplomatici del Giappone con i due paesi.

Dopo essere stata in Austria , la principessa Kako è andata in Ungheria, dove ha incontrato il presidente ungherese Janos Ader e sua moglie Anita Hercegh al palazzo presidenziale Alexander Palace a Budapest, dove ha partecipato ad un pranzo.

La Principessa Kako ha quindi visitato l'edificio del Parlamento ed ha incontrato i giapponesi che vivono in Ungheria presso l'Hotel Four Seasons a Budapest.

Sabato, la principessa Kako ha visitato un allevamento di cavalli a Babolna, accompagnata dal ministro dell'agricoltura, e quindi una biblioteca a Pannonhalma Archabbey.
Successivamente, la Principessa Kako ha partecipato a una cena a Budapest per celebrare il 150 ° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Giappone e Ungheria, e nel suo discorso ha detto di sperare che l'amicizia tra i due paesi continuerà ad essere apprezzata.

Il 22 settembre 2019, la principessa Kako ha visitato l'Abbazia e il museo benedettino (Tihanyi Bences Apatsag) sulla penisola di Balaton a Tihany. L'Abbazia di Tihany è un monastero benedettino fondato a Tihany nel Regno di Ungheria nel 1055.

Successivamente, la Principessa Kako visitò il Museo delle porcellane di Herend, che è la più grande fabbrica di porcellana al mondo, che opera da oltre 180 anni.

La principessa Kako, figlia minore del principe ereditario e della principessa ereditaria del Giappone, si è laureata  in psicologia alla International Christian University di Tokyo.
La principessa Kako ha un fratello minore, il principe Hisahito che è il secondo nella linea di successione dopo il padre, ed la sorella maggiore la principessa Mako. 
Suo zio, Naruhito è diventato imperatore del Giappone dopo l'abdicazione di suo nonno, l'imperatore Akihito all'inizio di quest'anno.





sabato, settembre 21, 2019

Principessa Kako in Austria

La principessa Kako in visita in Austria e Ungheria

16 settembre 2019

La principessa Kako, figlio del principe Akishino e nipote dell'imperatore Naruhito, è in viaggio per la prima volta all'estero. in Austria e Ungheria per celebrare il 150° anniversario dei legami diplomatici del Giappone con i due paesi.

La principessa giapponese Kako è arrivata a Vienna, capitale dell'Austria, dove ha visitato il Museo di Sisi al Castello di Schönbrunn.
In seguito la principessa Kako è stata accolta dal presidente austriaco Alexander Van der Bellen al palazzo di Hofburg a Vienna.

Sempre a Vienna la Principessa Kako ha anche visitato il Palais Augarten ed ha partecipato a un concerto del Coro dei ragazzi.

Martedì parteciperà a un ricevimento commemorativo in Austria. A Budapest incontrerà il presidente Janos Ader e parteciperà a un pranzo tenuto dal presidente e da sua moglie Anita Herczegh venerdì.

La principessa Kako, figlia più giovane del principe ereditario Akishino e della principessa Kiko, si è laureata alla International Christian University di Tokyo, dove si è laureata in psicologia. Ha anche studiato alla Università di Leeds in Gran Bretagna.

Suo fratello minore il principe Hisahito è il secondo nella linea di successione al trono del Giappone, dopo il padre, che ha anche una sorella maggiore la principessa Mako.
Suo zio, Naruhito è diventato imperatore dopo l'abdicazione di suo nonno, l'imperatore emerito Akihito all'inizio di quest'anno.


VIDEO

lunedì, febbraio 26, 2018

Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

18° anniversario della morte di Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

26 febbraio 2000

Giovanna di Savoia è nata a Roma, il 13 novembre 1907, ed è morta a Estoril, il 26 febbraio 2000, figlia del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della Regina Elena. In seguito divenne regina di Bulgaria.

Nel 1927 incontrò per la prima volta il futuro Re di Bulgaria Boris III e il 25 ottobre 1930, ad Assisi si sposarono con rito cattolico. Essendo lo zar di religione ortodossa, venne celebrata una seconda cerimonia a Sofia.

Dal matrimonio nacquero 2 figli: la Principessa Maria-Luisa (13 gennaio 1933, Sofia) e l'erede al trono Simeone II di Bulgaria (16 giugno 1937, Sofia).


Dopo la morte dello zar Boris III venne proclamato re il piccolo Simeone II, sotto un Consiglio di reggenza costituito dallo zio Kyril, dal generale Michov e dal primo ministro Bogdan Filov.

Caduto il comunismo, tornò per la prima volta in Bulgaria nel 1993, dove fu accolta con grande entusiasmo, per il 50° anniversario della morte di suo marito Boris.

Giovanna morì a Estoril il 26 febbraio del 2000, ma volle essere sepolta in Italia nel Cimitero di Assisi, Cappella dei Frati. Era infatti devotissima a San Francesco e Terziaria francescana.

Giovanna, durante il regno, fu popolare presso i Bulgari. Lo storico francese Ristelhneber definì la sua vita: "Tutto un esempio di semplicità e di dignità".



domenica, febbraio 26, 2017

Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

17° anniversario della morte di Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

26 febbraio 2000

Giovanna di Savoia è nata a Roma, il 13 novembre 1907, ed è morta a Estoril, il 26 febbraio 2000, figlia del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della Regina Elena.
In seguito divenne regina di Bulgaria.


Nel 1927 incontrò per la prima volta il futuro Re di Bulgaria Boris III e il 25 ottobre 1930, ad Assisi si sposarono con rito cattolico. Essendo lo zar di religione ortodossa, venne celebrata una seconda cerimonia a Sofia.

Dal matrimonio nacquero 2 figli: la Principessa Maria-Luisa (13 gennaio 1933, Sofia) e l'erede al trono Simeone II di Bulgaria (16 giugno 1937, Sofia).

Dopo la morte dello zar Boris III venne proclamato re il piccolo Simeone II, sotto un Consiglio di reggenza costituito dallo zio Kyril, dal generale Michov e dal primo ministro Bogdan Filov.

Caduto il comunismo, tornò per la prima volta in Bulgaria nel 1993, dove fu accolta con grande entusiasmo, per il 50° anniversario della morte di suo marito Boris.

Giovanna morì a Estoril il 26 febbraio del 2000, ma volle essere sepolta in Italia nel Cimitero di Assisi, Cappella dei Frati. Era infatti devotissima a San Francesco e Terziaria francescana.

Giovanna, durante il regno, fu popolare presso i Bulgari. Lo storico francese Ristelhneber definì la sua vita: "Tutto un esempio di semplicità e di dignità".

martedì, dicembre 16, 2014

Giorgio d’Asburgo-Lorena compie 50 anni

L'Arciduca Giorgio d’Asburgo-Lorena festeggia il suo 50° compleanno

16 dicembre 2014

L'arciduca Giorgio d'Asburgo-Lorena, Principe Imperiale d'Austria, Principe Reale d'Ungheria, Croazia e Boemia, è nato a Starnberg, il 16 dicembre 1964.

E' il secondogenito maschio di Otto d'Asburgo-Lorena e nipote del beato Carlo I ultimo imperatore d'Austria-Ungheria,  terzo in linea di successione dopo suo fratello e suo nipote.

È stato ambasciatore ungherese ed è l'attuale presidente della Croce rossa dello Stato magiaro.

Il 18 ottobre 1999 ha sposato a Budapest Eilika Helene Jutta Clementine d'Oldemburgo e dal matrimonio sono nati tre figli: Sofia, Ildiko e Carlo.



domenica, luglio 17, 2011

Funerale di Otto Asburgo a Vienna

L'Austria repubblicana si è inchinata davanti all'ultimo principe ereditario dell'impero austro-ungarico, e la città di Vienna si è fermata per l’addio a Sua Altezza Imperiale, l'arciduca Otto d'Asburgo.

16 luglio 2011

La bara di Otto d’Asburgo è arrivata giovedì a Vienna dalla Germania, dove è morto nella sua casa di Pöcking, in Baviera, il 4 luglio scorso.
Visto il costante afflusso di visitatori, gli organizzatori hanno deciso di allungare fino a mezzanotte, l’apertura della cappella.
Il corteo funebre è partito dal Duomo di Santo Stefano per giungere la Cripta dei Cappuccini, dove si è svolta la suggestiva cerimonia, per tre volte il maestro della cerimonia bussa alle porte della cripta, e solo al terzo tentativo i frati aprano la porta.

La bara, coperta con la bandiera giallo-nera degli Asburgo e sorvegliata dalla Guardia Imperiale, era circondata da rappresentanti dei reggimenti storici della vecchia monarchia.
Un momento commovente c'è stato quando la bara ha attraversato Piazza degli Eroi, di fronte alla Hofburg, ed i reggimenti lo hanno salutato con 21 colpi di cannone prima di essere deposto nella cripta imperiale dove già riposava quella della Regina arciduchessa.

La cerimonia celebrata nella cattedrale di Vienna ha evocato la grandezza della dinastia degli Asburgo.

Seguendo una lunga tradizione d'Austria, il cuore di Sua Altezza Imperiale dovrebbe essere sepolto separatamente e, quindi, anche se i suoi resti riposano nella Cripta imperiale di Vienna, il cuore di Otto von Habsburg si sposterà in un luogo d'Ungheria, dove anni fa fu educato dai monaci del monastero benedettino di Panonhalma.


Oltre ai membri della Casa d'Asburgo e di Baviera ed ai numerosi rappresentanti di Casa Reali, al funerale erano presenti anche il presidente austriaco e il presidente della Georgia, e i capi di governo della Croazia e la Macedonia.

Tra i personaggi reali c'erano il re Carlo Gustavo e la Regina Silvia di Svezia, il Granduca Henri e la Granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo, Fürst Hans-Adam e Fürstin Marie del Liechtenstein, la Principessa Astrid e il Principe Lorenz del Belgio, la Principessa Michael del Kent, La duchessa di Palma di Majorca, re Michele di Romania, re Simeone dei Bulgari, il principe Vittorio Emanuele di Savoia, il Duca e la Duchessa di Braganza, principe ereditario Nicola del Montenegro, il Duca e la Duchessa di Parma, il Principe Georg Friedrich di Prussia, il principe Nicola di Romania, il principe Jaime di Borbone-Parma, la principessa Maria Teresa di Borbone-Parma, di Karl Fürst Schwarzenberg, Fürst Alessandro di Schaumburg-Lippe, il duca Federico di Württemberg, Fürst Friedrich-Karl di Hohenzollern-Sigmaringen, molti membri della famiglia imperiale d'Austria, e diversi altri membri della famiglia principesca dalla Germania.

Link
alcune foto del Funerale di Sua Altezza Reale Imperiale l'Arciduca Otto von Habsburg

diepress

sabato, novembre 20, 2010

Otto d'Asburgo compie 98 anni

Otto d'Asburgo compie 98 anni

Lunga vita a Sua Maestà

20 novembre 2010

Otto d'Asburgo (Reichenau an der Rax, 20 novembre 1912), è stato il Capo della Casa d'Asburgo dal 1922 al 2007, anno in cui ha abdicato in favore del figlio Carlo d'Asburgo-Lorena.

Otto è figlio dell'Imperatore Austriaco e Re d'Ungheria Carlo I e di sua moglie Zita di Borbone-Parma.

Otto d'Asburgo, è stato il capo di stato titolare (e quindi non in carica) più longevo della storia con 85 anni di carica. (Imperatore titolare dal 1922 al 2007)

mercoledì, marzo 24, 2010

I principi Frederik e Mary in Ungheria

Il principe ereditario Frederik e la principessa Mary si sono recati in visita ufficiale di due giorni a Budapest.

Quest'anno il Festival di Primavera di Budapest è stato inaugurato con una mostra danese in presenza del principe ereditario Frederik e della principessa Maria.
I principi di Danimarca hanno partecipato all'inaugurazione della mostra "giochi di potere", che presenta opere di arte contemporanea danesi presso il Museo Ludwig, il cui obiettivo è quello di "filtrare la realtà politica e sociale attraverso l'arte."

In seguito la coppia si è trasferita al Palazzo Sándor, la residenza ufficiale del Presidente Sólyom, dove da uno dei balconi del Palazzo ha potuto vedere il famoso fiume Danubio.

In serata accompagnati dal Presidente Sólyom e da vari ministri, Frederik e Mary sono andati al Teatro dell'Opera di Budapest dove il Balletto Reale Danese ha eseguito alcune opere.

Link
Budapest Spring Festival opens with exhibition of contemporary Danish art

venerdì, marzo 19, 2010

Principe Carlo a Budapest

Il Principe di Galles e la duchessa di Cornovaglia continuano il loro viaggio nell'Europa centrale ed hanno lasciato la Polonia per trasferirsi a Budapest.

Charles And Camilla Visit Budapest - Day 3


Il Presidente ungherese Laszlo Solyom ha accolto gli ospiti reali nel palazzo presidenziale che si affaccia sul Danubio ed ha sottolineato le attrazioni principali della capitale.

Durante la cena, il principe Carlo ha ricevuto la Gran Croce della Repubblica Ungherese per "i suoi sforzi e il lavoro nel campo della protezione ambientale".

In seguito il principe e la duchessa hanno visitato l'imponente sinagoga nella via Dohany a Budapest.
Carlo e Camilla rimarranno in Ungheria fino a Venerdì.

Link
TRH visit the Dohany Street synagogue in Budapest on their tour of Central Europe

venerdì, settembre 25, 2009

Haakon e Mette-Marit in Ungheria


I principi reali norvegesi sono arrivati in Ungheria per una visita di due giorni. Sono lì per inaugurare Pennon, la versione ungherese di Telenor, così come altri norvegesi progetti sostenuti dall’EEA.
22 settembre 2009

Haakon e Mette-Marit sono stati accolti a Budapest dal presidente Laszlo Solyom. Essi hanno fatto un breve tour di Budapest prima di discutere con Solyom sui legami tra la norvegia e l’ungheria.

Alle 2 del pomeriggio, si sono recati alla Sede della Pannon, dove il principe ereditario ha aperto la discussione.

Pannon è uno dei leader operatori di telefonia mobile in Ungheria, e di proprietà del gruppo Norvegese Telenor, istituita nel 1994.

Domani, Haakon e Mette-Marit visiteranno altri progetti prima di volare su un aereo per New York dove, nel corso di questa settimana, saranno presenti alla Clinton Global Initiative.

Link
Royal visit to Hungary and New York
Royal visit to Hungary and New York

Altri articoli sulla Norvegia
Norvegia

martedì, ottobre 24, 2006

Budapest 2006



Dopo mezzo secolo, la commemorazione dell’anniversario della rivolta di Budapest del 1956, repressa nel sangue dai carri armati sovietici comunisti, è una ferita ancora aperta.

Nella capitale ungherese, in un clima di forte tensione, si sono registrati duri scontri tra i dimostranti e polizia.

Il leader dell'opposizione Fidesz, l'ex premier conservatore Viktor Orban in una contro-commemorazione a Budapest, ha detto :
La rivoluzione del '56 ha smascherato la vera natura del sistema sovietico e contribuito alla salvaguardia dell'Europa dal comunismo ma non ha salvato l' Ungheria dove gli eredi dei comunisti hanno riportato la menzogna e hanno messo in grave crisi la democrazia.

Anche in Italia si è ricordato la rivolta ungherese del 56.
Bertinotti ha commemorato, in aula, le vittime della rivoluzione antisovietica di Ungheria, ed ha aggiunto che :
La rivoluzione ungherese del '56 lascia una lezione valida per tutti: il potere non puo' essere difeso, per nessuna ragione, contro il volere popolare e nessun regime puo' essere esportato con le armi

Peccato che allora i comunisti italiani, tra i quali anche il presidente della repubblica italiana napolitano, difendevano i comunisti sovietici.

E' meglio ricordare che nel 1956 napolitano considera gli insorti ungheresi come controrivoluzionari e spregevoli provocatori, mentre le truppe sovietiche erano un elemento di "stabilizzazione internazionale" ed un "contributo alla pace nel mondo".

Vedete anche un mio precedente post


Adesso serve ben poco commemorare, era allora che si doveva stare dalla parte degli ungheresi!

Purtroppo c'è troppa ipocrisia.

Barricate dei dimostranti: 128 arrestati Rivolta '56, scontri nel centro di Budapest Lacrimogeni della polizia contro i manifestanti, nel 50esimo anniversario della rivoluzione; oltre cento feriti

BUDAPEST - Anniversario amaro a Budapest. Nel giorno della commemorazione dei cinquant'anni della rivoluzione democratica del '56, duri scontri si sono registrati nella capitale ungherese. Terminata la commemorazione solenne presso il Parlamento, a cui hanno partecipato le alte autorità dello Stato magiaro, capi di stato e ministri di 56 Paesi, è iniziata infatti una manifestazione organizzata dal partito d’opposizione di destra Fidesz, a cui hanno preso parte oltre centomila persone.

ilcorrieredellasera



UNGHERIA: BERTINOTTI, RIVOLUZIONE LASCIA LEZIONE VALIDA PER TUTTI
IL POTERE NON PUO' ESSERE DIFESO CON LE ARMI CONTRO VOLERE POPOLARE

Roma, 24 ott. (Adnkronos) - La rivoluzione ungherese del '56 lascia ''una lezione valida per tutti: il potere non puo' essere difeso, per nessuna ragione, contro il volere popolare'', e ''nessun regime puo' essere esportato con le armi''. Fausto Bertinotti ha commemorato, in aula, le vittime della rivoluzione antisovietica di Ungheria. Per il presidente della Camera, oggi si puo' ''condividere una verita' storica di quegli avvenimenti'', sapendo che ''la storia condivisa consolida le istituzioni democratiche'' e ''irrobustisce il patrimonio della Repubblica''.

adnkronos

martedì, settembre 26, 2006

napolitano in ungheria


Ricordo che nel maggio 2006 gli ungheresi protestarono con il governo di Budapest per l'invito ufficiale rivolto al presidente della repubblica italiana, napolitano.

Molti ungheresi, vittime della ideologia comunista, non hanno dimenticato chi era napolitano, e lo considerano un ospite non desiderato perchè "diede sostegno internazionale agli assassini sovietici che hanno schiacciato nel sangue l'aspirazione dell'Ungheria alla liberta".

Neanche noi italiani dobbiamo dimenticare chi era napolitano


Napolitano sulla tomba di Nagy L'omaggio del presidente ai martiri della rivoluzione antisovietica del 1956

BUDAPEST - Una corona di fiori al Memoriale dei martiri della rivoluzione del '56 e un mazzo di rose bianche e rosse, strette da una fascia tricolore, sulla tomba di Imre Nagy, primo ministro all'epoca della rivolta e simbolo della repressione sovietica.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha iniziato la sua visita di un giorno in Ungheria, al nuovo cimitero di Budapest, con questo omaggio alle vittime della rivoluzione ungherese del 1956.


sito
corrieredellasera

giovedì, maggio 25, 2006

Gli ungheresi non vogliono napolitano


Gli ungheresi che nel 1956 si opposero all'invasione sovietica protestano con il governo di Budapest per l'invito ufficiale rivolto al presidente della repubblica italiana, napolitano.

Molti ungheresi, vittime della ideologia comunista, non hanno dimenticato chi era napolitano, e lo considerano un ospite non desiderato perchè "diede sostegno internazionale agli assassini sovietici che hanno schiacciato nel sangue l'aspirazione dell'Ungheria alla liberta".

In italia il potere repubblicano invece vuol far dimenticare la storia di napolitano, comunista storico, un alto esponente del PCI che si interessava soprattutto dei rapporti internazionali e quindi con l'URSS.



UNGHERIA '56: EX INSORTI CRITICANO INVITO A NAPOLITANO

Un gruppo di ex insorti contro l'invasione sovietica dell'Ungheria hanno protestato con il governo di Budapest per l'invito ufficiale rivolto al presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, a partecipare alle celebrazioni del 50esimo anniversario dell'insurrezione del 1956. In una lettera inviata al presidente ungherese, Laszlo Solyom, la parlamentare conservatrice Maria Wittner, insieme con due famosi ex insorti, Sandor Racz e Laszlo Balas Piri, "protesta fermamente per l'invito a un politico, anche se egli e' presidente della repubblica italiana, che diede sostegno internazionale agli assassini sovietici che hanno schiacciato nel sangue l'aspirazione dell'Ungheria alla liberta'".La protesta non indurra' la presidenza ungherese a ritirare l'invito. E' quanto ha riferito il portavoce, Ferenc Weber, secondo il quale il punto di vista espresso da Napolitano al momento dell'ingresso dei carri armati sovietici in Ungheria si e' modificato nel corso del tempo. (AGI)


sito