Articoli in evidenza:
Visualizzazione post con etichetta terremoto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta terremoto. Mostra tutti i post

giovedì, settembre 21, 2023

Re del Marocco aiuta il paese

Il re Mohammed del Marocco aiuta il paese colpito dal terremoto

13 settembre 2023

Sua Maestà il Re Mohammed VI di Marocco ha effettuato una visita all'ospedale universitario che porta il suo nome a Marrakech, dove sono stati curati numerosi pazienti dal terribile terremoto che ha colpito il Marocco nella notte tra l’8 ed il 9 di settembre del 2023. 

Il re Mohammed ha visitato il reparto di terapia intensiva e quello di ricovero delle vittime del terremoto, ed ha colto l'occasione per donare il sangue per sensibilizzare la popolazione sulla donazione del sangue.

L'epicentro del terremoto è stato situato nella provincia di Al-Haouz, nel sud di Marrakech, ed il bilancio del terremoto di magnitudo 7 che ha colpito il Marocco causando la morte di 2.946 persone con 5.674 persone ferite.

Al momento del disastro, il re Mohammed  si trovava in Francia per motivi medici, soffre di sarcoidosi una malattia autoimmune che negli ultimi anni lo ha debilitato, ma poche ore dopo la notizia delle tragedia, era già rientrato nel suo Paese. 

A Rabat, durante una riunione di crisi,, accompagnato dal principe ereditario Moulay Hassan. il re del Marocco ha guidato  il sistema di aiuti e soccorsi.  Il re del Marocco ha lanciato un fondo, un piano d’azione di emergenza ed anche il programma di sostegno alle popolazioni e soprattutto per ricostruzione.

mercoledì, maggio 24, 2023

Principessa Kako nella prefettura Miyagi

La principessa Kako rende omaggio alle vittime del terremoto del 2011

24 maggio 2023

Sua Altezza Reale la principessa Kako,  la seconda figlia del principe ereditario Akishino e della principessa ereditaria Kiko, ha visitato il "Parco commemorativo dello tsunami di Ishinomaki Minamihama" nella prefettura di Miyagi, per onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita in quella terribile tragedia.

Arrivata al parco commemorativo, la principessa Kako con solennità e rispetto che nutre per le vittime,  ha percorso il sentiero che porta al monumento commemorativo, portando con sé un mazzo di fiori bianchi, simbolo di purezza e innocenza, da offrire a coloro che hanno perso la vita in quel tragico giorno.

Il monumento commemorativo è stato eretto per onorare la memoria delle vittime ed Ishinomaki, la città in cui si trova il parco commemorativo, è stata una delle zone più colpite dal terremoto del 2011 e dal successivo tsunami. Più di 60.000 case sono state distrutte, lasciando una scia di distruzione e dolore. 

Durante la visita a Ishinomaki, la principessa Kako ha anche visitato le rovine della scuola elementare di Kadonowaki, un luogo che ha subito gravi danni a causa del terremoto e dello tsunami.

Successivamente, la principessa Kako ha visitato il museo dello tsunami, un luogo che raccoglie e preserva la memoria di quella terribile tragedia. Attraverso fotografie, testimonianze e oggetti salvati dalle macerie, il museo narra la storia del terremoto del 2011 e dei suoi effetti devastanti. 

La principessa Kako proseguirà le sue visite nella prefettura di Miyagi a Sendai, per partecipare ad una cerimonia della Fiera nazionale dell'inverdimento urbano del 2023, un evento per la promozione dell'urbanizzazione sostenibile.


venerdì, febbraio 17, 2023

Re olandese incontra turchi e siriani

Il re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi incontra alcune persone in lutto per il terremoto in Turchia e Siria

15 febbraio 2023

Sua Maestà il re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi ha fatto visita al Vadercentrum Adam all'Aia, dove ha incontrato alcune persone in lutto per la perdita dei propri cari nelle aree terremotate della Turchia e della Siria. 

A L'Aia vive una numerosa comunità di persone di origine turca e siriana ed il Vadercentrum Adam è un centro comunitario progettato per accogliere i residenti della zona. Dopo il terribile terremoto di lunedì scorso, il centro ha reso prioritaria l'accoglienza di famiglie di origine turca e siriana.

Il re Guglielmo Alessandro era accompagnato dal sindaco dell'Aia Jan van Zanen che hanno discusso  sulle conseguenze dei terremoti con i volontari che ogno giorno servono un pranzo alle persone che frequentano il centro. 

Al Vadercentrum è stata organizza una campagna di beneficenza per la Siria e la Turchia.


giovedì, febbraio 16, 2023

Re Carlo incontra turchi e siriani

Il Re Carlo incontra  i rappresentanti delle comunità turca e siriana di Londra.

14 febbrai 2023

A seguito dei terremoti che hanno causato la morte di almeno 41000 persone in Turchia e Siria,  il re Carlo III ha incontrato i rappresentanti delle comunità turca e siriana di Londra. 

A Hounslow, il Re Carlo ha incontrato i volontari che stanno organizzando il trasporto di cibo, coperte e indumenti caldi per le persone colpite in Turchia. Durante questa visita, il Re Carlo era accompagnato dall'ambasciatore turco nel Regno Unito, ed è stato anche visto sorseggiare del tè turco ed ha visitato un negozio di kebab da asporto aperto accanto al punto di raccolta.

La seconda tappa è stata a piazza Trafalgar, dove il Re Carlo ha inaugurato ufficialmente Syria's House, una tenda temporanea che fungerà da punto di raccolta di donazioni e sostegno per i membri della comunità siriana.  Nella tenda, gli è stata offerta una tazza di tè siriano, ha ascoltato le parole commoventi dei siriani, tra cui una persona che aveva perso sua madre, il padre ed altri membri della sua famiglia in questa tragedia.

Il re Carlo ha chiesto informazioni sugli aiuti britannici alla Turchia e alla Siria. Il Comitato di emergenza per i disastri (DEC ) , che rappresenta 15 enti di beneficenza del Regno Unito, ha anche lanciato un appello per le donazioni e finora ha raccolto 60 milioni di sterline, tra cui un generoso dono della famiglia reale.



Sovrani incontrano famiglia turca e siriana

Il re Filippo e la regina Matilde del Belgio incontrano una famiglia turca e siriana per esprimere condoglianza a tutte le persone colpite dal terremoto

13 febbraio /2023

Per esprimere la loro compassione al popolo turco e siriano che sono stati così duramente colpito dai terribili terremoti,  le Loro Maestà il re Filippo e la regina Matilde del Belgio hanno fatto visita a sorpresa ad una famiglie siriana e turca, che vivono a Houthalen-Helchteren, nella provincia del Limburgo.

Entrambe le famiglie hanno perso parenti  a causa del terremoto avvenuto il 6 febbraio 2023. La famiglia turca è di Hatay, mentre la famiglia siriana è di Aleppo.

Il terremoto di magnitudo 7.8 ha causato la morte di almeno 41000 persone. Nella sola Turchia, il bilancio delle vittime ha superato le 31.000. Il presidente siriano Bashar al-Assad ha lanciato un appello per gli aiuti internazionali per ricostruire le regioni del suo Paese distrutte dal terremoto.


mercoledì, febbraio 08, 2023

Messaggio del Granduca di Lussemburgo

Messaggio del Granduca Enrico di Lussemburgo dopo i recenti terremoti in Turchia ed in Siria

7 febbraio 2023

Sua Altezza Reale il Granduca Enrico di Lussemburgo ha inviato un messaggio in seguito ai  terremoti che hanno devastato il confine tra la Siria e la Turchia il 6 febbraio.

Il sisma è stato di magnitudo 7.8 che si è scatenato sulla Turchia meridionale e sulla Siria settentrionale, una potenza che equivale a quella di 130 bombe atomiche.  L’epicentro è nella provincia di Kahramanmaras, nella regione del Kurdistan già martoriata dalla guerra. Finora il bilancio dei morti del terremoto è  di oltre 5mila.

Ecco il messaggio del Granduca Enrico di Lussemburgo :

Io e la Granduchessa porgiamo le nostre più sentite condoglianze al popolo siriano e turco dopo il dramma che ha colpito i due paesi.

Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa tragedia.

Il nostro pensiero va anche alle comunità siriane e turche in Lussemburgo.

Enrico


Messaggio del Re Carlo

Messaggio del Re Carlo III dopo i recenti terremoti in Turchia

7 febbraio 2023

Sua Maestà il Re Carlo III ha inviato un messaggio in seguito ai  terremoti che hanno devastato il confine tra la Siria e la Turchia il 6 febbraio.

Il sisma è stato di magnitudo 7.8 che si è scatenato sulla Turchia meridionale e sulla Siria settentrionale, una potenza che equivale a quella di 130 bombe atomiche.  L’epicentro è nella provincia di Kahramanmaras, nella regione del Kurdistan già martoriata dalla guerra. Finora il bilancio dei morti del terremoto è  di oltre 5mila.

Ecco la dichiarazione del Re Carlo III : 

Caro Signor Presidente,

Mia moglie ed io siamo rimasti molto scioccati e profondamente rattristati dalla notizia dei devastanti terremoti nel sud-est della Turchia. Posso solo iniziare a immaginare l'entità della sofferenza e della perdita a seguito di queste terribili tragedie e in particolare volevo trasmettere la nostra più profonda e sentita solidarietà alle famiglie di tutti coloro che hanno perso i loro cari.

I nostri pensieri e le nostre preghiere speciali vanno a tutti coloro che sono stati colpiti da questo spaventoso disastro naturale, sia a causa di lesioni o distruzione delle loro proprietà, sia ai servizi di emergenza e a coloro che assistono nei soccorsi.

Carlo R.


martedì, febbraio 07, 2023

Messaggio dei Sovrani olandesi

Messaggio del Re Guglielmo Alessandro e della Regina Maxima dei Paesi Bassi per il terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria

7 febbraio 2023

Sua Maestà il Re Guglielmo Alessandro e la Regna Maxima dei Paesi Bassi hanno inviato un messaggio in seguito ai terremoti che hanno devastato il confine tra la Siria e la Turchia il 6 febbraio.

Il sisma è stato di magnitudo 7.8 che si è scatenato sulla Turchia meridionale e sulla Siria settentrionale, una potenza che equivale a quella di 130 bombe atomiche.  L’epicentro è nella provincia di Kahramanmaras, nella regione del Kurdistan già martoriata dalla guerra. Finora il bilancio dei morti del terremoto è  di oltre 5mila.

Ecco il messaggio del re Guglielmo Alessandro e della regina Máxima : 

"La Turchia e la Siria sono state duramente colpite da disastri naturali estremi. Siamo profondamente solidali con tutte le persone colpite. 

Le vittime e le loro famiglie sono nei nostri pensieri, così come i soccorritori che stanno facendo del loro meglio per portare le persone in salvo. Loro meritano ogni supporto.

Re Guglielmo Alessandro e Regina Máxima”.


Messaggio della Regina Rania

Messaggio della Regina Rania di Giordania per il terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria 

7 febbraio 2023

Sua Maestà la Regina Rania di Giordania ha pubblicato un messaggio in seguito ai  terremoti che hanno devastato il confine tra la Siria e la Turchia il 6 febbraio.

Il sisma è stato di magnitudo 7.8 che si è scatenato sulla Turchia meridionale e sulla Siria settentrionale, una potenza che equivale a quella di 130 bombe atomiche.  L’epicentro è nella provincia di Kahramanmaras, nella regione del Kurdistan già martoriata dalla guerra. Finora il bilancio dei morti del terremoto è  di oltre 5mila.

Ecco il messaggio della Regina Rania di Giordania : 

Oggi il nostro mondo è unito nel vostro dolore. I nostri cuori e le nostre preghiere sono con tutte le vittime, i feriti e coloro che hanno perso la casa o i propri cari nei devastanti terremoti di oggi


Messaggio del Re di Svezia

Messaggio del Re Carlo Gustavo di Svezia per il terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria 

7 febbraio 2023

Sua Maestà il Re Carlo XVI Gustavo di Svezia ha inviato un telegramma di condoglianze al presidente S.E. Recep Tayyip Erdogan in seguito ai  terremoti che hanno devastato il confine tra la Siria e la Turchia il 6 febbraio.

Il sisma è stato di magnitudo 7.8 che si è scatenato sulla Turchia meridionale e sulla Siria settentrionale, una potenza che equivale a quella di 130 bombe atomiche.  L’epicentro è nella provincia di Kahramanmaras, nella regione del Kurdistan già martoriata dalla guerra. Finora il bilancio dei morti del terremoto è  di oltre 5mila.

Ecco la dichiarazione del Re di Svezia : 

La Regina ed io desideriamo esprimere le nostre più sentite condoglianze per la tragica perdita di vite umane a seguito del devastante terremoto nel sud-est della Turchia.

Desideriamo porgere le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e al popolo turco. Il nostro pensiero va anche ai feriti ed a tutti coloro che sono stati colpiti dall'immensa distruzione causata dal terremoto.

CARLO GUSTAVO R


Messaggio della Regina Margherita

Messaggio della Regina Margherita di Danimarca per il terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria 

7 febbraio 2023

Sua Maestà la Regina Margherita II di Danimarca ha rilasciato una dichiarazione in seguito ai fortissimi terremoti che hanno devastato il confine tra la Siria e la Turchia il 6 febbraio. 

Il sisma è stato di magnitudo 7.8 che si è scatenato sulla Turchia meridionale e sulla Siria settentrionale, una potenza che equivale a quella di 130 bombe atomiche.  L’epicentro è nella provincia di Kahramanmaras, nella regione del Kurdistan già martoriata dalla guerra. Finora il bilancio dei morti del terremoto è  di oltre 5mila.

Ecco la dichiarazione di Sua Maestà la Regina sui terremoti in Turchia e Siria :

Sono profondamente colpita dalla devastazione a seguito del terremoto centrato a Türkiye, che ieri ha colpito, e che ha provocato profonde sofferenze sia a Türkiye che in Siria.

Porgo le mie sentite condoglianze ai feriti ed auguri di una pronta guarigione ai feriti. Porgo le mie più sincere condoglianze e cordoglio a coloro che sono afflitti.

MARGHERITA R


lunedì, dicembre 28, 2020

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono i Sovrani Elena e Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :

  • "Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.
  • “Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.
  • Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,

ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,

soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,

sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,

una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,

coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,

di notte se non possiamo di giorno,

con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,

sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


sabato, dicembre 28, 2019

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908


Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono i Sovrani Elena e Vittorio Emanuele III.


Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :
"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:
L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


venerdì, dicembre 28, 2018

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 
I primi ad accorrere furono i Sovrani Elena e Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :
"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:
L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.





venerdì, dicembre 29, 2017

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908

Il terremoto è una delle più gravi catastrofi sismiche che si sono verificate in Italia, distrusse le città di Messina e di Reggio Calabria, colpendo un'area di 6000 km2 dove morirono tra 90.000 a 120.000 persone.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio e, in men che non si dica, fu approvata una legge che prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.


Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena partirono sulla nave Vittorio Emanuele per portare materiale sanitario e generi di conforto, ed arrivarono alla città distrutta la mattina del 30. Il re e la regina mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti.

Mentre il sovrano sbarcò, a bordo della nave Slava, la regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti. La Regina Elena, che parlava il russo ed amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione. «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena aiutò i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto. Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità: nessuna sovrana ha mai fatto quello che fece Lei in quelle tragiche giornate di Messina. Sono molte le testimonianze che lo attestano.


"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".

Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


mercoledì, agosto 31, 2016

Regina Elisabetta aiuta i terremotati

La Regina Elisabetta ha effettuato una donazione privata alla Croce Rossa Italiana per il sostegno dei terremotati.

24 agosto 2016

In seguito al terremoto che ha colpito l'Italia centrale, Sua Maestà la regina Elisabetta II ha consegnato una somma di denaro nelle casse della Croce Rossa Italiana a favore delle vittime del terremoto.

Inoltre la regina Elisabetta II ha inviato un messaggio di condoglianze al presidente d'Italia, Sergio Mattarella :

Il principe Filippo e io siamo stati rattristati per sentire la perdita di vite umane in seguito al terremoto in Italia centrale.

I nostri pensieri e le preghiere sono per il popolo italiano, in particolare per la famiglie e amici delle persone colpite.

Elizabeth R.


sabato, dicembre 28, 2013

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908

Il terremoto è una delle più gravi catastrofi sismiche che si sono verificate in Italia, distrusse le città di Messina e di Reggio Calabria, colpendo un'area di 6000 km2 dove morirono tra 90.000 a 120.000 persone.
Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio e, in men che non si dica, fu approvata una legge che prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena partirono sulla nave Vittorio Emanuele per portare materiale sanitario e generi di conforto, ed arrivarono alla città distrutta la mattina del 30.
Il re e la regina mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti.


Mentre il sovrano sbarcò, a bordo della nave Slava, la regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti.
La Regina Elena, che parlava il russo ed amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione.
«Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena aiutò i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.  Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità: nessuna sovrana ha mai fatto quello che fece Lei in quelle tragiche giornate di Messina.
Sono molte le testimonianze che lo attestano. 

"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:
L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime.  Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".
 
Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.

giovedì, marzo 14, 2013

secondo anniversario del tsunami

Akihito e Michiko del Giappone commemorano il secondo anniversario dello tsunami.

12 MAR 2013

A Tokyo, l'imperatore Akihito e l'imperatrice Michiko del Giappone hanno presieduto una cerimonia per commemorare il secondo anniversario dello tsunami che ha ucciso circa 20.000 persone.

L'imperatore ha detto:
"Sono sempre profondamente commosso nel vedere come tante persone conducono la loro vita quotidiana senza lamentarsi", ha detto. "[Spero] di essere in grado di condividere le loro sofferenze, anche se solo un pò."

Anche il primo ministro Shinzo Abe ha partecipato alla cerimonia commemorativa, durante la quale si è impegnato ad accelerare i lavori di ricostruzione, ed ha detto .
"Il Giappone non avrà mai una vera primavera se non verrà dal nord-est del Giappone. Prometto di non dimenticare mai ogni giorno il peso e la promessa di accelerare la ricostruzione della regione".

Subito dopo il devastante terremoto/tsunami che aveva devastato il Giappone, l'Imperatore Akihito si era rivolto alla nazione giapponese, eccezionalmente in televisione, durante la quale aveva espresso cordoglio e fierezza per la sua gente.


LINK
Japan marks quake and tsunami anniversary

giovedì, dicembre 27, 2012

Casa Savoia al Terremoto di Messina

Il 28 dicembre 1908, le coste calabre e siciliane furono devastate da un terremoto che distrusse Messina e provocò epidemie e quasi 200.000 morti.
Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena furono tra i primi a raggiungere il posto.



Il re Vittorio Emanuele III e la regina Elena partirono sulla nave Vittorio Emanuele per portare materiale sanitario e generi di conforto.
Accompagnati dai ministri Bertolini e Orlando, percorsero la costa per poi fare ritorno a bordo della loro nave.

Vittorio Emanuele dispose immediatamente lo stato d'assedio, e in men che non si dica fu approvata una legge che prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il re e la regina mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti.

La Regina Elena, che parlava il russo ed amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione.
«Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

Vestita con un semplice abito scuro, la Regina Elena sembrava un'infermiera, una suora di carità: nessuna sovrana ha mai fatto quello che la Regina Elena ha saputo compiere nelle tragiche giornate di Messina.

In internet ho trovato una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri.
L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile,
quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime.
Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".


La Camera dei Deputati si riunì l'8 gennaio 1909 per esaminare alcuni provvedimenti urgenti di natura giuridica e finanziaria a favore delle località danneggiate emanò un proprio ordine del giorno:
Il Senato nell’intraprendere, col pensiero alla patria, l’esame dei provvedimenti intesi a risollevare le sorti delle province di Messina e di Reggio Calabria, rende omaggio e riverente plauso alle LL.MM. il Re e la Regina, a S. Maestà la Regina Madre ed ai Principi Reali, primi a portar sollievo al luogo del disastro; al Governo, all’esercito, alla nostra marina, alle Nazioni ed alle marine straniere, che con generosa abnegazione si adoprarono a riparare l’immensa sciagura che commosse tutte le genti civili.

mercoledì, dicembre 28, 2011

Savoia al terremoto di Messina

Il 28 dicembre 1908, le coste calabre e siciliane furono devastate da un cataclisma che raggiunse il 10 grado della scala Mercalli, distruggendo completamente Messina e provocando epidemie e quasi 200.000 morti.

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena furono tra i primi a raggiungere il posto.




Il re e la regina partirono il 29 per Napoli. Saliti poi sulla nave Vittorio Emanuele, in sosta per caricare a bordo anche materiale sanitario e generi di conforto, raggiunsero la Sicilia nelle prime ore della giornata successiva.

Il Re e la regina arrivarono all’alba del 30. Con una lancia a motore, accompagnati dai ministri Bertolini e Orlando, percorsero la costa per poi fare ritorno a bordo della loro nave.
Data la gravità e le difficoltà della situazione, la regina rimasta sulla corazzata contribuì con grande impegno alla cura degli infermi mentre il Re raggiunse la terraferma per portare alle truppe italiane e straniere, impegnate nelle difficili operazioni di prima assistenza, le proprie espressioni di elogio e riconoscenza.

La Regina Elena, che parlava il russo ed amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione.

Rientrato a Roma dopo aver visitato i luoghi sinistrati della Sicilia e della Calabria, Vittorio Emanuele III ritenne opportuno indirizzare il 5 gennaio 1909 un proprio ordine del giorno di elogio al personale italiano e straniero, sempre impegnato con grave sacrificio nell’adempimento dei compiti assegnati.

In data 8 gennaio 1909 si riunì la Camera dei Deputati per esaminare alcuni provvedimenti urgenti di natura giuridica e finanziaria a favore delle località danneggiate, ed associandosi alle parole del Re emanò a sua volta un proprio ordine del giorno:
Il Senato nell’intraprendere, col pensiero alla patria, l’esame dei provvedimenti intesi a risollevare le sorti delle province di Messina e di Reggio Calabria, rende omaggio e riverente plauso alle LL.MM. il Re e la Regina, a S. Maestà la Regina Madre ed ai Principi Reali, primi a portar sollievo al luogo del disastro; al Governo, all’esercito, alla nostra marina, alle Nazioni ed alle marine straniere, che con generosa abnegazione si adoprarono a riparare l’immensa sciagura che commosse tutte le genti civili.