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lunedì, gennaio 08, 2024

Re di Giordania in Ruanda

Il Re Abdullah di Giordania in Ruanda col presidente ruandese Paul Kagame.

7 gennaio 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania è arrivato all'aeroporto internazionale di Kigali, dove è stato ricevuto dal presidente ruandese Paul Kagame.

Il Re Abdullah II ed il Presidente ruandese hanno concordato di espandere la cooperazione bilaterale nei settori politico, economico, della difesa e della lotta al terrorismo.

Durante il loro incontro nella capitale Kigali, i due capi di Stato hanno sottolineato la loro volontà di consolidare le relazioni amichevoli tra Giordania e Ruanda e l'importanza di basarsi su di esse per raggiungere i loro interessi comuni.

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Nell'incontro, il Re di Giordania ha elogiato lo sforzo del Ruanda di essere diventato un modello avanzato tra i paesi africani. Paesi, da parte sua, il presidente Kagame ha apprezzato il ruolo centrale della Giordania nella regione sotto la guida del Re Abdullah e i suoi sforzi per raggiungere la pace e la stabilità in quel paese, ed in particolare  ha apprezzato gli sforzi della Giordania per continuare a coordinare gli sforzi internazionali nella guerra al terrorismo, nell'ambito dell'iniziativa "Aqaba Meetings".  

Il Re di Giordania ed il presidente del Ruanda hanno assistito alla firma di un accordo di cooperazione tra i due paesi nel campo della sanità e delle scienze mediche, di due memorandum d'intesa per la cooperazione economica, commerciale e agricola e di un accordo per porre fine alla doppia imposizione fiscale in materia di imposte sul reddito e prevenire l’evasione e l’elusione fiscale.  

Durante l'incontro sono stati discussi gli ultimi sviluppi della situazione nella regione, in particolare i gravi sviluppi che Gaza sta vivendo a seguito dell'aggressione israeliana e la tragica situazione umanitaria nella Striscia. 

Il Re di Giordania ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza, proteggendo i civili e garantendo la fornitura adeguata e continua di aiuti umanitari alla Striscia, ed ha sottolineato che le conseguenze della guerra a Gaza saranno disastrose per tutti, il che richiede pressioni da parte del mondo intero per fermare la guerra nella Striscia.

Il Re Abdullah ha ribadito il rifiuto della Giordania allo sfollamento forzato dei palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, mettendo in guardia contro gli atti di violenza compiuti da coloni estremisti contro i palestinesi in Cisgiordania.

Sua Maestà il Re ha anche affermato che non ci sarà pace né stabilità nella regione senza una giusta soluzione alla questione palestinese, sulla base della soluzione dei due Stati, che restituisca al popolo palestinese i suoi pieni diritti legittimi.

Il Re Abdullah ha anche visitato le strutture del Memoriale del genocidio di Kigali e ha ascoltato il  direttore sugli oggetti da collezione e sulle mostre che raccontano le storie delle vittime del genocidio in Ruanda nel 1994 e l'esperienza dei ruandesi nel superare questa tragedia umana e lavorare per la loro unità nazionale, dove ha deposto una corona sul monumento, mentre scriveva una parola nel registro dei visitatori.

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Nel suo discorso il Re di Giordania ha sottolineato l’importanza di imparare lezioni dall'esperienza del Ruanda nel combattere la retorica disumana che alimenta i conflitti, tra cui ha affermato :

"Questo commovente memoriale ci ricorda che dietro ogni individuo ucciso nel genocidio ruandese c'è un mondo intero, una famiglia che ha perso un membro, una madre, un padre o un figlio, un sogno che è svanito e un enorme potenziale che è stato portato via prima della sua nascita. tempo.

Le atrocità testimoniate da queste mura ricordano costantemente le terrificanti conseguenze della disumanizzazione degli altri. Ci ricorda che la diffusione della paura e della disinformazione, in assenza di una risposta internazionale, porta alle peggiori forme di estremismo mortale.

L'esperienza del Ruanda ci insegna che dobbiamo combattere la retorica disumana che alimenta i conflitti.

La tua storia può essere un faro che ispira tutti noi. In che modo il vostro popolo ha affrontato questo grande crimine e ha lavorato insieme per la riconciliazione e la guarigione di vecchie ferite, per prevenire il ripetersi del genocidio ?

Quante volte abbiamo detto che non permetteremo che tali crimini si ripetano, per poi ritrovarci di fronte a un altro conflitto in cui sono radicati l’odio e la disumanità verso il prossimo ?

Circa 30.000 persone nella Striscia di Gaza sono diventate martiri e scomparse negli ultimi tre mesi, e la stragrande maggioranza di loro, circa il 70%, sono donne e bambini. Il numero di bambini vittime a Gaza ha superato il numero di bambini vittime in tutti i conflitti e le guerre a cui il mondo ha assistito durante lo scorso anno messi insieme. Molti dei bambini sopravvissuti hanno perso uno o entrambi i genitori. Davanti a noi c'è un'intera generazione di orfani.

Come possono le aggressioni e i bombardamenti indiscriminati portare la pace? Come possono garantire la sicurezza quando alimentano l’odio ?

Questo memoriale ci insegna che non possiamo liquidare alcun conflitto come irraggiungibile e ci mostra che il rispetto, la giustizia e la comprensione possono condurci verso un futuro migliore.

Insegna al mondo che la memoria è importante, che tutti devono riconoscere la brutalità di ciò che è stato commesso prima di poter lavorare per raggiungere la pace, che l’autocompiacimento in realtà può equivalere a complicità e che dobbiamo restare aggrappati alla nostra umanità per evitare di cadere nell'abisso."

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venerdì, ottobre 07, 2022

Contessa di Wessex nel Ruanda

La contessa di Wessex visita la Repubblica del Ruanda

5 ottobre 2022

Sua Altezza Reale la contessa di Wessex ha lasciato il Congo per raggiungere il Ruanda, ed a Kigali ha incontrato il Ministro degli Affari Esteri del Paese ed il Ministro del Genere e della Promozione della Famiglia per ricevere informazioni su iniziative volte a rafforzare le donne e le ragazze nel Paese.

Nell'incontro si è parlato delle iniziative di emancipazione delle donne, insieme anche con le organizzazioni non governative per discutere della violenza di genere all'interno del paese. Negli incontri si è anche discusso del rafforzamento della cooperazione bilaterale e multilaterale tra Ruanda e Regno Unito, promozione dei diritti delle donne, sradicamento della violenza di genere e sostegno alle persone con disabilità.

Successivamente, la contessa di Wessex ha visitato il Kigali Genocide Memorial, per rendere omaggio alle vittime del genocidio ruandese nel 1994, dove ha deposto una corona di fiori  ed ha firmato il libro delle condoglianze.

Il re Carlo III, ancora principe di Galles, si era recato in Ruanda alla fine di giugno 2022 per partecipare al vertice dei capi di governo del Commonwealth che si stava svolgendo per la prima volta a Kigali . Il Ruanda è uno dei 54 paesi membri del Commonwealth delle Nazioni. 

lunedì, giugno 27, 2022

Principe Carlo apre il CHOGM in Ruanda

Il Principe Carlo apre la riunione dei capi di governo del Commonwealth (CHOGM) in Ruanda

24 giugno 2022

Le Loro Altezze Reali il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia sono andati in Ruanda dove si svolge la riunione dei capi di governo del Commonwealth (CHOGM) al Centro Congressi di Kigali. 

CHOGM 2022 riunisce i leader dei 54 paesi del Commonwealth per riaffermare valori comuni e determinare politiche volte a migliorare la vita di 2,5 miliardi di cittadini in questi paesi.

Nel suo primo discorso al Vertice dei capi di governo del Commonwealth in Ruanda quando è stato confermato come futuro capo del Commonwealth, il Principe Carlo ha detto che mentre si lotta insieme per la pace, la prosperità e la democrazia, si deve riconoscere che le radici del Commonwealth affondano nel periodo più doloroso della schiavitù e che se si vuole forgiare un futuro comune a beneficio di tutti i cittadini, si deve trovare nuovi modi per riconoscere gli errori del passato.

Il principe Carlo ha poi affermato che il Commonwealth contiene al suo interno Nazioni che hanno avuto rapporti costituzionali con la Famiglia Reale, ma ha voluto chiarire che l'assetto costituzionale di ciascun membro (Monarchia o repubblica) è una questione che spetta a ciascun paese di decidere.

In questa visita in Ruanda , il principe Carlo e la duchessa Camilla hanno commemorato le migliaia di persone uccise nel genocidio del 1994 deponendo una corona di fiori al memoriale del genocidio di Kigali ed hanno visitato il memoriale del genocidio della chiesa di Nyamata, allora considerato un luogo sicuro, ma dove oltre 5.000 tutsi furono assassinati in due giorni.


sabato, giugno 25, 2022

Carlo e Camilla ​​in Ruanda

Il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia sono ​​in Ruanda

22 giugno 2022

Le Loro Altezze Reali il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia sono arrivati ​​in Ruanda dove si svolge il vertice dei capi di governo del Commonwealth (CHOGM), guidato dal principe Carlo a nome della Regina Elisabetta. 

Il Ruanda è uno dei 54 paesi membri del Commonwealth, ed il Ruanda ed il  Mozambico sono gli unici due paesi di questa organizzazione che non sono ex colonie britanniche. La Regina Elisabetta II è il capo del Commonwealth,  ed in un vertice precedente gli Stati membri hanno riconosciuto il principe Carlo come prossimo capo dell'organizzazione.

Il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia hanno dedicato la prima giornata in Ruanda alla commemorazione del genocidio contro i tutsi, avvenuto nel 1994, e si sono recati al Kigali Genocide Memorial, dove hanno visto la mostra che include effetti personali e fotografie delle vittime del genocidio. All'esterno ci sono le fosse comuni di più di 250.000 delle circa 1 milione di vittime del genocidio dove Carlo e Camilla hanno deposto una corona di fiori.

Dopo questa visita, il principe Carlo e la Duchessa di Cornovaglia sono stati ricevuti dal presidente Paul Kagame e dalla First Lady Jeannette Kagame. 

Dopo il Principe di Galles si è recato alla chiesa di Nyamata dove durante il genocidio del 1994, circa 10.000 persone si erano radunate poiché considerato un luogo sicuro, ed adesso la Chiesa è stata convertita in uno dei sei luoghi commemorativi dedicato al genocidio, dove il principe Carlo ha deposto una corona di fiori sulla fossa comune ed ha firmato il libro d'onore.

Altra appuntamento è stato il villaggio di riconciliazione di Mbyo, dove il principe Carlo è stato accolto dai capi locali e ha incontrato sei sopravvissuti al genocidio. I sopravvissuti hanno raccontato come funzionava la loro convivenza e che in seguito i perpetratori si sono scusati pubblicamente dei loro crimini mentre i sopravvissuti li hanno perdonato.

Il primo giorno si è concluso con la visita al sito agroforestale della Albertine Rift Conservation Society (ARCOS) dove l'erede al trono ha visitato il vivaio ed ha appreso di più sul lavoro che ARCOS sta facendo per migliorare la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse naturali.


venerdì, ottobre 21, 2016

Morto il Re del Ruanda

Morto il Re Kigeli V del Ruanda

16 ottobre 2016

Re Kigeli V Ndahindurwa, nato il 29 giugno 1936, è stato il sovrano (mwami) del Ruanda, dal 28 luglio 1959 fino al rovesciamento della monarchia. avvenuta il 28 gennaio 1961 con un colpo di Stato guidato dai belgi.

Si rifugiò in esilio negli Stati Uniti dove ha vissuto fino alla morte in un ospedale di Oakton, Virginia, il 16 ottobre  2016.
La causa della sua morte non è stata ancora divulgata.

Negli Stati Uniti il sovrano di Ruanda ha fondato la Fondazione del Re Kigeli V, che mira a promuovere e ampliare il lavoro umanitario per i rifugiati ruandesi, e conservare il patrimonio culturale della sua casa reale.

Dopo che il suo fratellastro, il re Mutara III Rudahigwa, muore in circostanze misteriose il 25 luglio 1959, il 28 luglio sale al trono col nome di Re Kigeli V Ndahindurwa.

VIDEO

lunedì, novembre 30, 2009

Ruanda si unisce al Commonwealth

Queen Elizabeth accoglie con favore il Ruanda

Il Ruanda è stato ammesso nelle Nazioni del Commonwealth, diventando il 54° membro della organizzazione costituita, per la maggior parte, da ex colonie britanniche con a capo la Queen Elizabeth II.

Il Ruanda non ha legami coloniali con il Gran Bretagna, a differenza di molti dei suoi vicini che fanno già parte del Commonwealth.
I Membri possono beneficiare di programmi di assistenza e di scambi culturali. Essi possono anche prendere parte ai Giochi del Commonwealth, la più grande del competizione sportiva mondiale dopo le Olimpiadi.

Il Commonwealth ha annunciato l'ammissione del Ruanda domenica corso in una riunione nella nazione caraibica Trinidad Tobago.

Il Ruanda non è il primo paese senza legami con la Gran Bretagna a unirsi al gruppo. Il Mozambico, ex colonia portoghese, è un membro.

Link
Ruanda, il Paese entra ufficialmente nel Commonwealth

Ruanda, il Paese entra ufficialmente nel Commonwealth