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domenica, gennaio 07, 2024

Festa del Tricolore del Regno d'Italia

Il vero primo Tricolore è quello del Regno d'Italia

7 gennaio 2024

La repubblica italiana invece di ricordare il Tricolore Sabaudo, (che per Lei ha la colpa di essere una bandiera monarchica) il 7 gennaio festeggia il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva, che non aveva il significato dell'Unità d'Italia. 

Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'Unità d'Italia e la sua Indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che fino a pochi anni fa questo vessillo era sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .

Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo (fascio) che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista…

Come se non bastasse non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le  caratteristiche della bandiera cispadana...

Insomma è impossibile festeggiare il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel glorioso Risorgimento.

W il Tricolore!
W la Bandiera di Re Carlo Alberto!
W il Risorgimento!
W la Monarchia!
W il Regno d'Italia!

martedì, novembre 07, 2023

Vittorio Emanuele II a Napoli

Re Vittorio Emanuele II entra a Napoli accompagnato da Garibaldi

7 novembre 1860

Dopo il plebiscito del 21 settembre  e il famoso incontro di Teano, durante il quale Garibaldi, togliendosi il cappello, disse a Vittorio Emanuele II : “Saluto il primo Re d’Italia!”, era giunto per il Re il momento di arrivare a Napoli.

Il 7 novembre 1860, Re Vittorio Emanuele II, accompagnato da Garibaldi, fa il suo ingresso ufficiale a Napoli, come fu annunciato dal ministro dell’Interno al ministro di Grazia e Giustizia.

Garibaldi accompagna il Re Vittorio Emanuele II nel suo itinerario alla reggia ed al duomo, nella appena ribattezzata piazza del Plebiscito.

Il giorno successivo, l’8 novembre, nella sala del trono di Palazzo Reale presentando i risultati del plebiscito (1.302.064 favorevoli, 10.312 contro) Garibaldi proclama Vittorio Emanuele II Re d’Italia.



venerdì, ottobre 27, 2023

Teano Vittorio Emanuele II e Garibaldi

163 anni fa lo storico incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano

26 ottobre 1860

Lo storico incontro di Teano tra Re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi fu l'episodio del Risorgimento con il quale si concluse la spedizione dei Mille, un importante evento per la realizzazione dell'Unità d'Italia.

Garibaldi assisteva al passaggio delle truppe piemontesi, quando ad un certo momento si sentì suonare la Marcia reale d'ordinanza e gridare le parole "Il re! Viene il re!".

"Salute al Re d’Italia” furono le parole che Garibaldi disse a Vittorio Emanuele II.

Due settimane dopo l'incontro di Teano, il 7 novembre, Vittorio Emanuele II e Garibaldi entrano trionfalmente in Napoli.

Di fronte alla decadenza portata da una repubblica oligarchica e incapace, l'Italia potrà risorgere solo onorando il glorioso passato del Risorgimento e del Regno d'Italia !!!

W il Risorgimento ! 
W la Monarchia !
W' l'Italia !


venerdì, marzo 17, 2023

Nasce il Regno d'Italia

Oggi si festeggia la Proclamazione del Regno d'Italia

17 marzo 1861

Il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino, il 17 marzo 1861.

In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

Da una espressione geografica l'Italia diventa una grande Nazione.



162 anni fa nasceva il Regno d'Italia
W la Monarchia !
W Casa Savoia !!!


mercoledì, marzo 15, 2023

Nasce Vittorio Emanuele II

Nasce Vittorio Emanuele II di Savoia, 1° Re d'Italia e Padre della Patria

14 marzo 1820

Il 14 marzo 1820 nasceva a Torino Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano, figlio di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena, futuro primo Re d’Italia.

Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Re di Sardegna dal 23 marzo 1849 al 17 marzo 1861, quindi Re d'Italia dal 17 marzo 1861 al 9 gennaio 1878.

Suo padre Carlo Alberto aveva concesso lo Statuto Albertino il 4 marzo 1848 e dichiarando guerra all'Austria, aveva aperto il glorioso periodo del Risorgimento Italiano.

Dopo la sconfitta di Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto, Re Vittorio Emanuele II, animato da sentimenti patriottici e in difesa delle libertà costituzionali, si oppose alle richieste di Radetzky di abolire lo Statuto Albertino, e per questo gli venne dato l'appellativo di Re galantuomo o Re gentiluomo.

Infine il compimento dell'unificazione italiana gli procurò l'appellativo di Padre della Patria.

Vittorio Emanuele II è morto il 9 gennaio alle ore 14:30 al Quirinale, ed è stato tumulato nel Pantheon di Roma.

A Vittorio Emanuele II lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, sito a Roma, in Piazza Venezia.


sabato, gennaio 07, 2023

Festa del Tricolore del Regno d'Italia

Il vero Tricolore è quello del Regno d'Italia

7 gennaio 2023

La repubblica italiana invece di ricordare il vero Tricolore, (che per Lei ha la colpa di essere una bandiera monarchica) il 7 gennaio festeggia il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva, che non aveva il significato dell'Unità d'Italia.

Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'Unità d'Italia e la sua Indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che fino a pochi anni fa questo vessillo era sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .

Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo (fascio) che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista…

Come se non bastasse non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le  caratteristiche della bandiera cispadana...

Insomma è impossibile festeggiare il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel glorioso Risorgimento.

W il Tricolore!
W la Bandiera di Re Carlo Alberto!
W il Risorgimento!
W la Monarchia!
W il Regno d'Italia!

venerdì, novembre 04, 2022

Festa del 4 novembre

4 novembre 1918, la più grande Vittoria Italiana

La Prima Guerra Mondiale è un punto di riferimento indispensabile per costituire l’identità italiana, con questa guerra tutti gli Italiani, senza distinzione, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra, e così gli italiani diventarono un Popolo.

E' doveroso sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida del Re Vittorio Emanuele III, che era il simbolo vivente della Patria, il quale si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Le doti del Sovrano emersero l’8 novembre 1917 al Convegno di Peschiera, allorché seppe esporre la situazione militare con assoluta padronanza e con una assoluta fiducia nel nostro Esercito. Da quel momento la direzione della guerra ritornò nelle mani del Re e tutti gli Italiani si strinsero attorno a Casa Savoia.

Purtroppo anche il "4 novembre" ha subito la deformazione propagandata dalla repubblica, che invece di ricordare con orgoglio la vittoria della prima guerra mondiale, tende a considerarla una "vittoria militare" ...

Questa assurda logica è grave perché non solo sminuisce la Monarchia ma indebolisce l'Identità Nazionale, che è essenziale per l'Italia in quanto il 4 Novembre permise il compimento del Risorgimento Nazionale e dell’Unità d’Italia.

La debolezza e la miseria della repubblica italiana hanno dato eco e forza alle voci anti risorgimentali, ben lontane dalla realtà dei fatti storici, ed è dal 1946 che in Italia si discute sulla mancanza di valori, di una cultura condivisa, di fiducia nel futuro, mancanza di Identità.

La risposta è rivalutare la nostra Storia, rifiutare la propaganda della repubblica che ha indebolito l'Identità Nazionale, e riscoprire i valori che furono essenziali per realizzare l'Italia : 

W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!

venerdì, ottobre 28, 2022

Teano Vittorio Emanuele II e Garibaldi

162 anni fa lo storico incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano

26 ottobre 1860

Lo storico incontro di Teano tra Re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi fu l'episodio del Risorgimento con il quale si concluse la spedizione dei Mille, un importante evento per la realizzazione dell'Unità d'Italia.

Garibaldi assisteva al passaggio delle truppe piemontesi, quando ad un certo momento si sentì suonare la Marcia reale d'ordinanza e gridare le parole "Il re! Viene il re!".

"Salute al Re d’Italia” furono le parole che Garibaldi disse a Vittorio Emanuele II.

Due settimane dopo l'incontro di Teano, il 7 novembre, Vittorio Emanuele II e Garibaldi entrano trionfalmente in Napoli.

Di fronte alla decadenza portata da una repubblica oligarchica e incapace, l'Italia potrà risorgere solo onorando il glorioso passato del Risorgimento e del Regno d'Italia !!!

W il Risorgimento ! 

W la Monarchia !

W Casa Savoia !

W l'Italia !


domenica, ottobre 02, 2022

Carlo Alberto di Savoia

Ricordiamo la nascita di Carlo Alberto di Savoia - Carignano.

2 ottobre

Carlo Alberto di Savoia - Carignano nasce a Torino, il 2 ottobre 1798 e muore ad Oporto, il 28 luglio 1849.

Re di Sardegna e Principe di Piemonte dal 27 aprile 1831 al 23 marzo 1849.

Durante l'occupazione napoleonica Carlo Alberto vive a Parigi e torna a Torino nel 1814 quando il trono di Vittorio Emanuele I fu restaurato.

Carlo Alberto sposa a Firenze, il 30 settembre 1817, Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, figlia di Ferdinando III di Asburgo-Lorena, dalla quale ha 3 figli, il futuro Vittorio Emanuele II (Primo Re d'Italia), Ferdinando, duca di Genova, padre della futura Regina Margherita, Maria Cristina.

Carlo Alberto diventa Re di Sardegna il 27 aprile 1831 alla morte del cugino Carlo Felice, morto senza eredi. Da quel momento il trono passa al ramo dei Carignano e si estingue la linea diretta dei Savoia.

Il suo nome è legato allo Statuto fondamentale della Monarchia di Savoia, noto come Statuto Albertino, promulgato il 4 marzo 1848, la carta costituzionale che rimarrà in vigore (prima nel Regno di Sardegna e poi nel Regno d’Italia) fino al 1947. Il 23 marzo 1848 adotta il Tricolore italiano quale bandiera del Regno.

Carlo Alberto guida le forze durante la prima guerra di indipendenza contro l’Austria, e dopo la sconfitta a Custoza (25/7/48) e a Novara (23/3/49), abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II.

Dopo l’abdicazione, muore esule nella città portoghese di Oporto il 28 luglio 1849, e la sua salma riposa nella cripta della Basilica di Superga a Torino.


giovedì, marzo 17, 2022

Nasce il Regno d'Italia

Oggi si festeggia la Proclamazione del Regno d'Italia

17 marzo 1861

Il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino, il 17 marzo 1861.



In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

Da una espressione geografica l'Italia diventa una grande Nazione

161 anni fa nasceva il Regno d'Italia
W Casa Savoia !!!


venerdì, gennaio 07, 2022

Festa del Tricolore del Regno d'Italia

Il vero primo Tricolore è la bandiera del Regno d'Italia

7 gennaio 2022

La repubblica italiana invece di ricordare il Tricolore Sabaudo, (che per Lei ha la colpa di essere una bandiera monarchica) il 7 gennaio festeggia il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva, che non aveva il significato dell'Unità d'Italia. 

Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'Unità d'Italia e la sua Indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che fino a pochi anni fa questo vessillo era sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .

Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo (fascio) che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista…

Come se non bastasse non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le  caratteristiche della bandiera cispadana...

Insomma è impossibile festeggiare il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel glorioso Risorgimento.

W il Tricolore!

W la Bandiera di Re Carlo Alberto!

W il Risorgimento!

W la Monarchia!

W il Regno d'Italia!

giovedì, novembre 04, 2021

4 novembre 1918

4 novembre 1918
103 anni fa la più grande Vittoria Italiana

La Prima Guerra Mondiale è un punto di riferimento indispensabile per costituire l’identità italiana, con questa guerra tutti gli Italiani, senza distinzione, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra, e così gli italiani diventarono un Popolo.

E' doveroso sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida del Re Vittorio Emanuele III, che era il simbolo vivente della Patria, il quale si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Le doti del Sovrano emersero l’8 novembre 1917 al Convegno di Peschiera, allorché seppe esporre la situazione militare con assoluta padronanza e con una assoluta fiducia nel nostro Esercito. Da quel momento la direzione della guerra ritornò nelle mani del Re e tutti gli Italiani si strinsero attorno a Casa Savoia.

Purtroppo anche il "4 novembre" ha subito la deformazione propagandata dalla repubblica, che invece di ricordare con orgoglio la vittoria della prima guerra mondiale, tende a considerarla una "vittoria militare", il primo passo verso il fascismo ...

Questa assurda logica è grave perché non solo sminuisce la Monarchia ma indebolisce l'Identità Nazionale, che è essenziale per l'Italia in quanto il 4 Novembre permise il compimento del Risorgimento Nazionale e dell’Unità d’Italia.

La debolezza e la miseria della repubblica italiana hanno dato eco e forza alle voci anti risorgimentali, ben lontane dalla realtà dei fatti storici.

E' dal 1946 che in Italia si discute sulla mancanza di valori, di una cultura condivisa, di fiducia nel futuro, mancanza di Identità.

La risposta è rivalutare la nostra Storia, rifiutare la propaganda della repubblica che ha indebolito l'Identità Nazionale, e riscoprire i valori che furono essenziali per realizzare l'Italia ...

W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!


martedì, ottobre 26, 2021

Teano Vittorio Emanuele II e Garibaldi

161 anni fa lo storico incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano

26 ottobre 1860

Lo storico incontro di Teano tra Re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi fu l'episodio del Risorgimento con il quale si concluse la spedizione dei Mille, un importante evento per la realizzazione dell'Unità d'Italia.

Garibaldi assisteva al passaggio delle truppe piemontesi, quando ad un certo momento si sentì suonare la Marcia reale d'ordinanza e gridare le parole "Il re! Viene il re!".

"Salute al Re d’Italia” furono le parole che Garibaldi disse a Vittorio Emanuele II.

Due settimane dopo l'incontro di Teano, il 7 novembre, Vittorio Emanuele II e Garibaldi entrano trionfalmente in Napoli.

Di fronte alla decadenza portata da una repubblica oligarchica e incapace, l'Italia potrà risorgere solo onorando il glorioso passato del Risorgimento e del Regno d'Italia !!!

W il Risorgimento ! 
W la Monarchia !
W' l'Italia !


lunedì, settembre 20, 2021

XX settembre Roma capitale del Regno d'Italia

La presa di Roma che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia. 
W il Risorgimento ! W Casa Savoia !

20 settembre 1870

La presa di Roma, (breccia di porta Pia), fu l'episodio del Risorgimento che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia, e quindi la nascita dell'Italia Unita e laica voluta da Vittorio Emanuele II e Cavour.

Non si deve dimenticare che lo Stato Italiano è un paese laico grazie alla Monarchia ed ai Savoia ! 

La laicità dello Stato si realizzò durante il Risorgimento.

Le truppe del Regno d'Italia entrano in Roma attraverso la Breccia di Porta Pia. La presa di Roma comportò l'annessione di Roma al Regno d'Italia, e decretò la fine dello Stato Pontificio e del potere temporale dei Papi.

L'anno successivo la capitale d'Italia fu trasferita da Firenze a Roma (legge 3 febbraio 1871, n. 33).

Il desiderio di porre Roma, città eterna, a capitale del Regno d’Italia, era già stato esplicitato in forma determinata da Cavour, in uno storico discorso al Parlamento italiano dell’11 ottobre 1860, a Torino.

"La nostra stella, o Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la città eterna, sulla quale 25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno italico."



mercoledì, marzo 17, 2021

Nasce il Regno d'Italia

Oggi si festeggia la Proclamazione del Regno d'Italia

17 marzo 1861

Il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino, il 17 marzo 1861.



In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

Da una espressione geografica l'Italia diventa una grande Nazione

160 anni fa nasceva il Regno d'Italia
W Casa Savoia !!!

giovedì, gennaio 07, 2021

Festa del Tricolore del Regno d'Italia

Il vero primo Tricolore è quello del Regno d'Italia

7 gennaio 2021

La repubblica italiana invece di ricordare il Tricolore Sabaudo, (che per Lei ha la colpa di essere una bandiera monarchica) il 7 gennaio festeggia il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva, che non aveva il significato dell'Unità d'Italia. 

Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'Unità d'Italia e la sua Indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che fino a pochi anni fa questo vessillo era sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .

Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo (fascio) che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista…

Come se non bastasse non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le  caratteristiche della bandiera cispadana...

Insomma è impossibile festeggiare il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel glorioso Risorgimento.

W il Tricolore!
W la Bandiera di Re Carlo Alberto!
W il Risorgimento!
W la Monarchia!
W il Regno d'Italia!

lunedì, ottobre 26, 2020

Teano Vittorio Emanuele II e Garibaldi

160 anni fa lo storico incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano

26 ottobre 1860

Lo storico incontro di Teano tra Re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi fu l'episodio del Risorgimento con il quale si concluse la spedizione dei Mille, un importante evento per la realizzazione dell'Unità d'Italia.

"Salute al Re d’Italia” furono le parole che Garibaldi disse a Vittorio Emanuele II.


Due settimane dopo l'incontro di Teano, il 7 novembre, Vittorio Emanuele II e Garibaldi entrano trionfalmente in Napoli.

Pur di nascondere i meriti della Monarchia, il meschino regime della repubblica cerca di oscurare l'importanza di questo evento.

Di fronte alla decadenza portata da una repubblica oligarchica e incapace, l'Italia potrà risorgere solo onorando il glorioso passato del Risorgimento e del Regno d'Italia !!!

W il Risorgimento ! 

W la Monarchia !

W' l'Italia !


lunedì, settembre 21, 2020

XX settembre

La presa di Roma fu l'episodio del Risorgimento che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia. 
Roma Capitale del Regno d'Italia !

20 settembre 1870

La presa di Roma, (breccia di porta Pia), fu l'episodio del Risorgimento che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia, e quindi la nascita dell'Italia Unita e laica voluta da Vittorio Emanuele II e Cavour.

Non si deve dimenticare che lo Stato Italiano è un paese laico grazie alla Monarchia ed ai Savoia ! 

La laicità dello Stato si realizzò durante il Risorgimento.

Le truppe del Regno d'Italia entrano in Roma attraverso la Breccia di Porta Pia. La presa di Roma comportò l'annessione di Roma al Regno d'Italia, e decretò la fine dello Stato Pontificio e del potere temporale dei Papi.

L'anno successivo la capitale d'Italia fu trasferita da Firenze a Roma (legge 3 febbraio 1871, n. 33).

Il desiderio di porre Roma, città eterna, a capitale del Regno d’Italia, era già stato esplicitato in forma determinata da Cavour, in uno storico discorso al Parlamento italiano dell’11 ottobre 1860, a Torino.

"La nostra stella, o Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la città eterna, sulla quale 25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno italico."


martedì, marzo 17, 2020

Nasce il Regno d'Italia

Oggi si festeggia 
la Proclamazione del Regno d'Italia
17 marzo 1861

Il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino, il 17 marzo 1861.

In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

Da una espressione geografica l'Italia diventa una grande Nazione

W il Regno d'Italia
W Casa Savoia !!!

sabato, marzo 14, 2020

Nasce Vittorio Emanuele II

Nascita di Vittorio Emanuele di Savoia, Primo Re d'Italia e Padre della Patria

14 marzo 1820

Il 14 marzo 1820 nasceva a Torino Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano, figlio di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena, futuro primo Re d’Italia.

Torino, Piazzo Carignano
Fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Re di Sardegna dal 23 marzo 1849 al 17 marzo 1861.

Quindi fu Re d'Italia dal 17 marzo 1861 al 9 gennaio 1878.

Suo padre Carlo Alberto aveva concesso lo Statuto Albertino il 4 marzo 1848 e dichiarando guerra all'Austria, aveva aperto il glorioso periodo del Risorgimento Italiano.

Dopo la sconfitta di Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto, Re Vittorio Emanuele II, animato da sentimenti patriottici e in difesa delle libertà costituzionali, si oppose alle richieste di Radetzky di abolire lo Statuto Albertino, e per questo gli venne dato l'appellativo di Re galantuomo o Re gentiluomo.

Infine il compimento dell'unificazione italiana gli procurò l'appellativo di Padre della Patria.

Vittorio Emanuele II è morto il 9 gennaio alle ore 14:30 al Quirinale, ed è stato tumulato nel Pantheon di Roma.

A Vittorio Emanuele II lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, sito a Roma, in Piazza Venezia.