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martedì, dicembre 02, 2008

mezzogiorno e napolitano

Non posso che condividere il discorso del presidente della repubblica quando recentemente a Napoli ha affermato che Occorre reagire all'impoverimento morale della politica.

Da decenni la situazione del nostro paese continua a peggiorare, ad una crisi politica sociale - tangentopoli, partitocrazia, corruzione ... - ora si aggiunge una profonda crisi finanziaria che sta minando le basi dell'economia reale.

Rivolgendosi agli amministratori di tutto il Mezzogiorno napolitano ha detto che si deve fare autocritica e un'autoriflessione sulla amministrazione della cosa pubblica e che l'impoverimento culturale e morale della politica è sotto gli occhi di tutti

Visto che napolitano si è sempre occupato di politica, sbaglio se penso che il monito sia indirizzato anche a lui ?

Purtroppo la classe politica che ha causato la decadenza del nostro paese invece di chiedere scusa e di dimettersi continua ad occupare le poltrone che contano.
Ascoltando i politici si ha l'impressione che loro non abbiamo mai avuto responsabilità e che si trovino al parlamento quasi per caso.

Dopo più di 60 anni di repubblica l'Italia è peggiorata.
Di chi è la colpa ?



Il monito di Napolitano: «Occorre reagire all'impoverimento morale della politica»
Il Mezzogiorno deve fare «autocritica e un'autoriflessione» sulla amministrazione della cosa pubblica

NAPOLI - Bisogna assolutamente reagire a un fenomeno che si è fatto sempre più pesante di «impoverimento culturale e morale della politica che è sotto gli occhi di tutti. Si fa enorme fatica a dirlo e a reagire», ha detto Giorgio Napolitano alla Fondazione Mezzogiorno Europa a Napoli. Con queste parole il presidente della Repubblica ha spiegato, più apertamente il senso dei richiami rivolti lunedì e martedì agli amministratori di tutto il Mezzogiorno a procedere ad un profondo rinnovamento e allo stesso tempo a fare una riflessione autocritica sul modo di amministrare la cosa pubblica. «Questa e altre fondazioni - ha detto - hanno assoluta necessità di ripensare il rapporto cultura-politica e di reagire a fenomeni sempre più pesanti e niente affatto nuovi. Io lo scrissi nella conclusione provvisoria della mia autobiografia politica (nel 2005, ndr) parlando di impoverimento culturale e morale della politica, fenomeno che è sotto gli occhi di tutti. Si fa enorme fatica a dirlo e a reagire».

continua ..
ilcorrieredellasera

mercoledì, gennaio 11, 2006

mezzogiorno

Se dopo più più di mezzo secolo, il mezzogiorno rimane questione nazionale significa che la repubblica ha fatto poco e male per il mezzogiorno.

La repubblica ha gravi responsabilità sull'arretratezza del Sud, ed in genere di tutto il nostro paese.


Ragusa, 11 gennaio 2006 - 13:07

CIAMPI: IL MEZZOGIORNO RESTA QUESTIONE NAZIONALE

"Il Mezzogiorno rimane la questione nazionale italiana e nel Mezzogiorno si hanno oggi molti incoraggianti segnali di una nuova volonta' e capacita' di progresso".

Lo ha detto il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi nel suo intervento presso la Camera di Commercio di Ragusa.
Per il presidente della Repubblica, alla luce di tutto questo "e' indispensabile accrescere il volume di investimenti nelle infrastrutture necessarie per raggiungere traguardi che non sono al di la' del vostro orizzonte, al di la' delle vostre capacita' o al di la' delle potenzialita' di un grande Paese come il nostro".

(AGI)