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mercoledì, aprile 25, 2018

25 aprile propaganda o liberazione ?

La Liberazione trasformata in propaganda politica per "repubblicanizzare" l'Italia

25 aprile

In Italia la "Storia" è stata spesso manipolata dalla repubblica per dare lustro a se stessa, e un chiaro esempio è la Liberazione.

Per imporre "il suo 25 aprile" il regime repubblicano ha cancellato i fatti e le persone che potevano impedire di "repubblicanizzare" il Paese e “politicizzare” a sua vantaggio tutto quello che avvenne dopo il 1943.

Una frangia consistente (ma non maggioritaria) dei partigiani, formata per lo più da comunisti, hanno utilizzato la liberazione per imporre le loro idee politiche, compreso quello di cancellare la Monarchia.
La Liberazione è sempre stata una festa difficile, troppo di sinistra, legata alle ideologie politiche.

Se la Liberazione non fosse stata utilizzata per denigrare Casa Savoia, nel referendum istituzionale del 1946, la Monarchia avrebbe stravinto. (senza i brogli la monarchia aveva vinto lo stesso .. )


La Liberazione, invece di essere festa di tutti gli italiani, è diventata propaganda politica, ed ecco che le sue celebrazioni provocano sempre retoriche, polemiche, e contrapposizioni politiche.

Senza dubbio ci furono delle persone che contribuirono a liberare il nostro Paese, perdendo anche la loro vita, ma gli italiani che davvero liberarono l'Italia furono i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re.

Nelle manifestazioni del 25 aprile non si è mai ricordato Edgardo Sogno, il leggendario Comandante Franchi e capo delle formazioni monarchico liberali - nonché Eroe della Resistenza e Medaglia d'oro al Valor Militare - e sopratutto il Corpo Italiano di Liberazione, un vero e proprio Corpo d'Armata ....

Della liberazione si insegna solo i fatti che possono glorificare la repubblica, e questo è stato un grave errore perché si è trasformata la liberazione in propaganda politica .

Quindi festeggiamo la Liberazione, ma non questo "25 aprile", che è strumento politico per repubblicanizzare l'Italia e dividere gli italiani.


lunedì, maggio 08, 2017

Guglielmo Maxima al Remembrance Day

Il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Maxima partecipano al Remembrance Day ed alla Liberazione

4 - 5 maggio 2017

Sua Maestà il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Maxima dei Paesi Bassi hanno preso parte nelle commemorazioni del Giorno della Memoria e della Liberazione.

Nel Giorno della Memoria (4 maggio), il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Maxima hanno deposto una corona al Monumento Nazionale che si trova in piazza Dam di Amsterdam, e in seguito sono stati osservati 2 minuti di silenzio.

Nello stesso momento a Rhenen la Principessa Margherita, il suo consorte Pieter van Vollenhoven hanno partecipato alla cerimonia commemorativa presso il Campo Militare d'Onore di Grebbeberg:

Il giorno successivo 5 maggio, la Liberazione, il tradizionale concerto sul fiume Amstel ha concluso le celebrazioni con la partecipazione del re Guglielmo Alessandro e della regina Maxima,




martedì, aprile 25, 2017

25 aprile liberazione o propaganda?

La Liberazione trasformata in propaganda per "repubblicanizzare" l'Italia

25 aprile

Purtroppo la verità storica è stata troppo spesso alterata dalla repubblica italiana per dare lustro a se stessa, e un chiaro esempio è la Liberazione.

Per imporre "il suo 25 aprile" il regime repubblicano ha cancellato i fatti e le persone che potevano impedire di "repubblicanizzare" il Paese e “politicizzare” a sua vantaggio tutto quello che avvenne dopo il 1943.

Una frangia consistente (ma non maggioritaria) dei partigiani, formata per lo più da comunisti, hanno utilizzato la liberazione per imporre le loro idee politiche, compreso quello di cancellare la Monarchia.
Se la Liberazione non fosse stata utilizzata per denigrare Casa Savoia, nel referendum istituzionale del 1946 la Monarchia avrebbe stravinto.

Purtroppo la Liberazione, invece di essere una festa di tutti gli italiani, è diventata propaganda politica, ed ecco che le sue celebrazioni provocano sempre retoriche, polemiche, e contrapposizioni politiche.


Senza dubbio ci furono delle persone che contribuirono a liberare il nostro Paese, perdendo anche la loro vita, ma gli italiani che davvero liberarono l'Italia furono i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re.

Nelle manifestazioni del 25 aprile non si è mai ricordato Edgardo Sogno, il leggendario Comandante Franchi e capo delle formazioni monarchico liberali - nonché Eroe della Resistenza e Medaglia d'oro al Valor Militare - e sopratutto il Corpo Italiano di Liberazione, un vero e proprio Corpo d'Armata ....

Del fenomeno complesso della liberazione si insegna solo i fatti che possono glorificare la repubblica, e questo è stato un gravissimo errore perché si è trasformata la liberazione in propaganda repubblicana.

Quindi festeggiamo la Liberazione, ma non la "propaganda del 25 aprile".



mercoledì, aprile 25, 2012

25 aprile propaganda o liberazione?

Come ogni anno, la Liberazione del 25 aprile consegna alla cronaca ed alla storia il distacco insanabile tra il Paese e le istituzioni repubblicane.

Nonostante la propaganda e la mobilitazione organizzata dallo stato repubblicano il "25 aprile" non ha mai rappresentato una festa condivisa dalla nazione.
Nelle celebrazioni rimangono sempre la retorica, le polemiche, le contrapposizioni politiche (l'ANPI non ha invitato il Sindaco di Roma e il presidente del Lazio).

"Questo 25 aprile", così come il regime repubblicano ha voluto insegnare agli italiani, ha impedito che in Italia ci sia la pacificazione nazionale, così tanto auspicata da tutti.

Senza dubbio ci furono delle persone che contribuirono a liberare il nostro Paese, perdendo anche la loro vita, ma non ci liberarono i partigiani, piuttosto furono gli alleati e i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re, a liberare il Paese.


Nelle TV, nei giornali e nelle manifestazioni del 25 aprile si è mai ricordato Edgardo Sogno, il leggendario Comandante Franchi e capo delle formazioni monarchico liberali - nonché Eroe della Resistenza e Medaglia d'oro al Valor Militare - e sopratutto il Corpo Italiano di Liberazione, un vero e proprio Corpo d'Armata ?

La domanda da chiederci è :
Perché questo distacco tra popolo e le istituzioni ? 
Perché il 25 aprile continua ad essere un elemento di divisione ? 

La risposta è semplice : la Liberazione è stato usata per dare lustro alla repubblica, distorcendo la verità storica.

La liberazione dominata dal CLN, cioè i partiti che presero il potere, presto si trasformò in partitocrazia, la casta che ancora oggi comanda il Paese e sfrutta il Paese con tasse, burocrazie, corruzioni, che porta l'Italia verso il disastro.

In questo contesto è inevitabile che sia aumentato il distacco tra gli italiani e le istituzioni repubblicane.

La liberazione è diventata una mistificazione perché il regime repubblicano ha usato la liberazione per "repubblicanizzare" e “politicizzare” il paese. 

Del fenomeno complesso della liberazione si insegna solo i fatti utili alla glorificazione della repubblica, e questo è stato un gravissimo errore perché si è trasformata la liberazione in propaganda repubblicana.

In particolare la sinistra comunista (il PCI era il partito più organizzato) ha strumentalizzato la liberazione, trasformandola quasi in una loro festa, e la repubblica ha cancellato i fatti e le persone che le toglievano lustro e che le impedivano di trasformarsi in mito repubblicano.

Quindi festeggiamo la Liberazione, ma non "questo 25 aprile", imposto dal regime repubblicano.



lunedì, aprile 25, 2011

Liberazione 25 aprile

Nonostante la mobilitazione organizzata dallo stato repubblicano il "25 aprile" non ha mai rappresentato una festa condivisa dalla nazione, e nelle celebrazioni rimangono sempre la retorica, le polemiche, le tensioni, le contrapposizioni politiche...(quest'anno offuscate dal fatto che cade a Pasquetta)

Il distacco insanabile tra il Paese e le istituzioni repubblicane si è radicato perché la Liberazione si riferisce ad una guerra civile (anche tra i partigiani), e perché è stata strumentalizzata dai partiti, in particolare dal partito comunista.

Alle manifestazioni del 25 aprile partecipano le istituzioni, i partiti, le forze dell'ordine, i sindacati, l'associazione dei partigiani, la sinistra radicale (comunisti e centri sociali) ma manca l'elemento fondamentale che la trasformerebbe in una manifestazione unitaria e nazionale, cioè la partecipazione di popolo.

Non si può dimenticare che qualcuno la “resistenza” la fece davvero e che rischiò la propria vita, ma per essere obiettivi bisogna ammettere che ci liberarono gli alleati e i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re. (non i partigiani)
I veri eroi e liberatori sono stati dimenticati dallo stato repubblicano, che, per dare lustro alla nuova e debole repubblica, ha preferito glorificare le persone che appartenevano ai partiti o coloro che, all'ultimo momento, ne approfittarono per far carriera.

La liberazione fu "occupata" dal CLN (i partiti) che presto si trasformò in partitocrazia, che comanda il Paese e sfrutta gli italiani.

Insomma nelle celebrazioni ufficiali del 25 aprile i politici se la cantano e se la suonano tra loro secondo i loro interessi di bottega.

La sinistra ha strumentalizzato la liberazione, trasformandola in una festa propria, e la repubblica ha cancellato i fatti e le persone che le toglievano lustro (i monarchici, i soldati del Regio Esercito) e che le impedivano di trasformarsi in mito.

Nelle manifestazioni del 25 aprile si è mai ricordato Edgardo Sogno, il leggendario Comandante Franchi e capo delle formazioni monarchico liberali - nonché Eroe della Resistenza e Medaglia d'oro al Valor Militare - e sopratutto il Corpo Italiano di Liberazione, un vero e proprio Corpo d'Armata ?

L'opera dei partigiani non comunisti sono sempre stati sminuiti e dimenticati.

E' necessario capire che la Liberazione e la repubblica, pur essendo legati tra loro, non sono la stessa cosa.
Invece il regime repubblicano ha usato la Liberazione per "repubblicanizzare" e “politicizzare” il paese.
Del fenomeno complesso della Liberazione si insegnano solo i fatti utili alla glorificazione della repubblica. E' stato un gravissimo errore perché la liberazione si è traformata in propaganda politica.

L’Italia del terzo millennio è diversa, sono cambiati i partiti (in meglio o peggio?), le strategie, la società, il mondo e quindi nel conservare la memoria del secolo scorso lo si deve fare valutando i fatti con intelligenza, logica e buon senso.

Per giungere ad una vera pacificazione del Paese si devono abbandonare le strumentalizzazioni politiche e soprattutto si deve avere la forza di storicizzare il Fascismo e l'Antifascismo, le ideologie della repubblica italiana!

domenica, aprile 25, 2010

Liberazione o propaganda?

L'anniversario per la Liberazione puntualmente consegna alla cronaca ed alla storia il distacco insanabile tra il Paese e le istituzioni repubblicane.

Nonostante la mobilitazione organizzata dallo stato, agli italiani non interessa più di tanto questa manifestazione. Alla manifestazione del 25 aprile partecipano le istituzioni,i partiti, le forze dell'ordine, i sindacati, l'associazione dei partigiani, la sinistra radicale (comunisti e centri sociali) ma manca l'elemento fondamentale che la trasformerebbe in una manifestazione unitaria e nazionale, cioè la partecipazione di popolo.

Io non dimentico che qualcuno la “resistenza” la fece davvero e che rischiò la propria vita, ma non ci liberarono i partigiani, furono gli alleati e i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re, a liberare il Paese.
Invece altre persone mettero a rischio la vita di altri per dare lustro ai partiti oppure all'ultimo momento ne approfittarono per far carriera in politica.

Perchè questo distacco tra popolo e le istituzioni ?
La risposta è semplice : la liberazione fu usata dalla partitocrazia.
La liberazione fu dominata dal CLN, cioè dai partiti che presto si trasformò in partitocrazia.
Ancora adesso la logica è la stessa e la partitocrazia comanda il Paese ed aumenta il distacco tra gli italiani e le istituzioni.

La liberazione è diventata una mistificazione.
La sinistra ha strumentalizzato la liberazione, trasformandola quasi in una loro festa, e la repubblica ha cancellato i fatti e le persone che le toglievano lustro e che le impedivano di trasformarsi in mito.

Adesso Napolitano addirittura vorrebbe rinominare la Festa della Liberazione in Festa dell'Unità, e Berlusconi in Festa della Libertà.
Non so se ridere o piangere, ma non si può cambiare il nome di fatti storici a piacimento.

E' giusto auspicarsi una pacificazione nazionale ma non può essere imposta dai politici e dalle istituzioni sempre più lontane dagli italiani.
Insomma anche nelle celebrazioni ufficiali del 25 aprile i politici se la cantano e se la suonano tra loro secondo i loro interessi di bottega.

E' importante capire che la Liberazione e la repubblica, pur essendo legati tra loro, non sono la stessa cosa.
Invece il regime repubblicano ha usato la liberazione per "repubblicanizzare" e “politicizzare” il paese.
Del fenomeno complesso della liberazione si insegnano solo i fatti utili alla glorificazione della repubblica. E' stato un gravissimo errore perchè la liberazione si è traformata in propaganda politica.

Come si può giungere ad una vera riconciliazione se la repubblica divide gli italiani?

domenica, aprile 26, 2009

25 aprile dei politici

L'anniversario per la Liberazione puntualmente consegna alla cronaca ed alla storia il distacco insanabile tra il paese reale e le istituzioni repubblicane.

Io non dimentico che qualcuno la resistenza la fece davvero e che rischiò la propria vita, ma coloro che ci liberarono furono gli alleati insieme ai soldati fedeli al RE, ai semplici cittadini non iscritti a partiti.
Purtroppo altri fecero rischiare la vita ai suoi compaesani per degli inutili atti dimostrativi e per dare lustro e potere ai partiti.

Nonostante la mobilitazione organizzata dallo stato, agli italiani non interessa più di tanto questa manifestazione.
Infatti alla manifestazione del 25 aprile partecipano i rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell'ordine, gli amministratori, i sindacati, l'associazione dei partigiani, le persone più vicine alla sinistra radicale (comunisti e centri sociali) oppure quelle che hanno avuto i parenti morti durante la resistenza.
Insomma alla festa della liberazione non c'è partecipazione di popolo, manca proprio l'elemento fondamentale che la trasformerebbe in una manifestazione unitaria e nazionale.
Perchè alla manifestazione manca la gente, i cittadini comuni ?
Perchè questo distacco tra popolo ed istituzioni ?

Purtroppo la liberazione ubbidisce alla logica della partitocrazia.
Storicamente la liberazione fu dominata dal CLN, cioè dal coacervo dei partiti che presto si trasformò in partitocrazia.
Anche adesso la logica è la stessa. La partitocrazia continua ad esistere ed anzi il distacco tra gli italiani e la casta dei politici è aumentato.
Se dopo più di 60 anni si cerca (inutilmente) di celebrare la resistenza unitariamente significa non solo che è difficile ma che forse è impossibile.

Inoltre l'invito a manifestare insieme è rivolto tra i partiti, Franceschini invita Berlusconi a celebrare assieme e Berlusconi per paura di scontri invece di parlare in mezzo alla gente scegli un piccolo paese (Onna) colpito dal terremoto.
Inoltre la partecipazione per la prima volta alla manifestazione del 25 aprile è in piena sintonia con il suo legittimo desiderio di diventare il prossimo presidente della republica, è un modo per cancellare l'ultimo ostacolo per conquistare il Quirinale.

C'è da aggiungere che Berlusconi vorrebbe trasformare la Festa della Liberazione nella festa della Libertà.
Anche questo segue la logica della partitocrazia, adesso il fondatore di Forza Italia e poi del Popolo della Libertà vuole rinominare Liberazione in Libertà.
Non si può cambiare il nome di fatti storici a piacimento, si deve sempre avere rispetto per la Storia.

Ha ragione Berlusconi quandi dice che c'è bisogno di raggiungere ad una pacificazione nazionale ma questa non può essere imposta dai politici e dalle istituzioni che sono sempre più lontani dagli italiani.

Insomma anche nelle celebrazioni ufficiali del 25 aprile i politici se la cantano e se la suonano tra loro secondo i loro interessi di bottega.
Tra l'altro laddove si da voce al popolo succedono cose imprevisiti.
A Roma il sindaco Alemanno ha dovuto rinunciare a partecipare alla manifestazione a Porta San Paolo per il rischio di contestazioni dei centri sociali. A Milano la Moratti ha disertato e Formigoni è stato accolto con fischi e schiamazzi.

Fatti e misfatti sul 25 aprile :
Attento, Cavaliere:non fare a Milano il tuo 25 aprile

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25 aprile/ fischi e insulti contro Formigoni
25 aprile, fumogeni e petardi contro Galli
25 aprile: sindaco Varese fischiato