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domenica, novembre 12, 2023

Re dei Belgi alla tomba Milite Ignoto

Il Re Filippo dei Belgi commemora l'Armistizio della 1° Guerra Mondiale

11 novembre 2023

In occasione dell'Armistizio della Prima Guerra Mondiale, Sua Maestà il Re Filippo dei Belgi si è recato nella colonna del Congresso a Bruxelles per partecipare alla cerimonia in onore del Milite Ignoto, dei caduti delle due Guerre Mondiali e dei soldati uccisi in missioni umanitarie e di pace dal 1945.

Dopo aver passato in rassegna i distaccamenti, il Re Filippo ha deposto una corona di fiori sulla tomba del milite ignoto ed ha riacceso la 'fiamma eterna' ai piedi della colonna del Congresso a Bruxelles, dove si trova la tomba del milite ignoto. 

LEGGI ANCHE : Il Re Abdullah ed il Principe Hussein di Giordania ricevuti dal Re Filippo del Belgio a Bruxelles

In seguito il Re Filippo ha firmato il libro degli ospiti ed ha salutato i veterani, i giovani e i presidenti delle associazioni patriottiche rappresentate, prima di congedarsi tra gli applausi.

Alla cerimonia erano presenti i presidenti della Camera e del Senato, i rappresentanti del Governo Federale e degli Organi Costituiti.

sabato, novembre 04, 2023

4 novembre 1918

4 novembre 1918 : la più grande Vittoria Italiana

Il 4 novembre 1918 è una data di fondamentale importanza per la Storia Italiana. Centocinque anni fa, il Regno d'Italia vinse la guerra della 1° Guerra Mondiale, una vittoria epocale che segnò un punto di svolta nella costruzione dell'identità nazionale. Per questa data memorabile si deve ricordare il ruolo chiave che il Re Vittorio Emanuele III svolse nel guidare la Nazione verso la vittoria.

Prima Guerra Mondiale

La Prima Guerra Mondiale coinvolse nazioni di tutto il mondo e soprattutto per l'Italia è stato un momento cruciale. Gli italiani, uniti dall'ideale patriottico, si trovarono a fronteggiare insieme le difficoltà della guerra, e questa guerra fu un catalizzatore per la formazione del popolo italiano, indipendentemente dalle differenze regionali.

Re Vittorio Emanuele III

Nel corso di questo conflitto, la figura di Re Vittorio Emanuele III emerse come un simbolo vivente della Patria. Il Re si distinse per il suo impegno straordinario, recandosi personalmente al fronte per valutare la situazione militare e sollevare il morale delle truppe. La sua leadership e la sua presenza furono determinanti per il raggiungimento della vittoria.

Un momento significativo che testimonia le doti del Sovrano avvenne durante il Convegno di Peschiera, l'8 novembre 1917, quando dimostrò una padronanza assoluta della situazione militare ed una fiducia incondizionata nell'esercito italiano. Da quel momento, la direzione della guerra tornò sotto la guida del Re, unendo tutti gli italiani intorno alla Casa Savoia.

La Deformazione dell'Evento

Purtroppo, nel corso degli anni, la celebrazione del "4 Novembre" ha subito delle distorsioni, spinte dalla propaganda repubblicana. Alcuni lo vedono come una "vittoria militare" o addirittura come un primo passo verso il fascismo. Tutte falsità, ed è importante riaffermare che il 4 novembre rappresenta, innanzitutto, la più grande vittoria italiana.

La data è oggi festeggiata come "il Giorno dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate". Questa celebrazione è un tributo doveroso ai sacrific dei soldati caduti nella difesa della Patria e all'Unità Nazionale, ma è essenziale ricordare che il 4 novembre è, prima di tutto, una celebrazione della straordinaria vittoria del Regno d'Italia.

Festa Nazionale

Va notato che con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 novembre fu dichiarato Festa nazionale, sottolineando ulteriormente la sua importanza nella storia del paese.

Trento e Trieste all'Italia

Un aspetto spesso trascurato riguarda la conseguenza storica della vittoria del 4 novembre: l'annessione dei territori di Trento e Trieste all'Italia. Questo evento segnò il compimento dell'Unità Nazionale, che aveva avuto inizio con il Risorgimento Nazionale.

Conclusione

Il 4 novembre 1918 è una data che dovremmo onorare con orgoglio, ricordando la vittoria italiana e il ruolo determinante del Re Vittorio Emanuele III nel guidare il paese verso questo trionfo. È un giorno che simboleggia l'unità e la forza della Nazione italiana, un capitolo fondamentale nella nostra storia nazionale.


W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!

lunedì, ottobre 16, 2023

Giornata commemorativa nazionale

Il Granduca Enrico di Lussemburgo commemora la resistenza del popolo lussemburghese

15 ottobre 2023

Sua Altezza Reale il Granduca Enrico di Lussemburgo ha partecipato alla commemorazione nazionale in memoria della lotta e della resistenza del popolo lussemburghese contro l'occupante nazista (1940-1945). 

La giornata di commemorazione è iniziata nella cattedrale di Notre-Dame in Lussemburgo, alla presenza del granduca Enrico, e dopo la funzione religiosa i festeggiamenti si sono svolti presso il monumento nazionale della Solidarietà lussemburghese (Kanounenhiwwel), dove il Capo di Stato ha deposto una corona di fiori ed ha riacceso la fiamma del ricordo.

Alla cerimonia che si svolge ogni anno a metà ottobre, erano presenti  alte autorità lussemburghese, tra cui il Presidente della Camera dei Deputati, il Primo Ministro, il Ministro della Difesa, il Sindaco della Città di Lussemburgo ed il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. 


domenica, ottobre 08, 2023

452° anniversario battaglia di Lepanto

La battaglia di Lepanto che salvò l'Europa,  grazie anche ai Savoia

7 ottobre 1571

La battaglia di Lepanto fu uno scontro navale avvenuto il 7 ottobre 1571, nel corso della guerra di Cipro, tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane della Lega Santa.

La coalizione cristiana era stata promossa da Papa Pio V per soccorrere la veneziana città di Famagosta, sull'isola di Cipro, assediata dai turchi.

La coalizione cristiana riuniva le forze navali del Regno di Spagna, del Regno di Napoli, del Regno di Sicilia, dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana, del Ducato di Urbino, della Repubblica di Lucca, del Ducato di Ferrara, dal Ducato di Mantova e della repubblica di Venezia.

Lo Stato sabaudo partecipò con tre galee (la "Capitana", la "Margherita" e la "Piemontesa"), al comando di Andrea Provana di Leynì. Papa Pio V aveva addirittura proposto quale comandante supremo di tutta la flotta cristiana il Duca Emanuele Filiberto di Savoia, ma il Duca sabaudo respinse l'offerta perchè, pur essendo stato un grande condottiero sulla terraferma, non era esperto di battaglie navali.

Durante la battaglia i piemontesi si batterono eroicamente come sempre, che si concluse con una schiacciante vittoria della Lega Santa che salvò la Cristianità da uno dei più massicci tentativi di invasione islamica.


mercoledì, agosto 16, 2023

Naruhito e la Resa del Giappone

L'Imperatore e l'Imperatrice del Giappone onorano il 78° anniversario della resa del Giappone

15 agosto 2023 

Le Loro Maestà l'Imperatore Naruhito e l'Imperatrice Masako del Giappone hanno partecipato alla solenne cerimonia commemorativa che si è tenuta presso la Budokan Hall di Tokyo. Questo evento ha segnato il 78° anniversario della resa del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale, un momento cruciale nella storia del paese. 

La Resa del Giappone

Il 15 agosto 1945, il Giappone si trovava in una situazione critica alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo l'orrendo bombardamento atomico di Hiroshima il 6 agosto dello stesso anno, il mondo intero era testimone dell'inferno nucleare. Fu allora che l'Imperatore Hirohito si rivolse al popolo giapponese annunciando la resa del Giappone. Questo storico discorso segnò la fine di un conflitto devastante che aveva causato sofferenza e perdite inimmaginabili.

L'Anniversario della Resa

Ogni anno, le autorità giapponesi organizzano una cerimonia commemorativa per ricordare il 15 agosto 1945, un giorno che ha segnato la fine della II Guerra Mondiale, ed anche quest'anno l'Imperatore Naruhito e l'Imperatrice Masako hanno onorato questa importante tradizione partecipando alla cerimonia annuale presso la Budokan Hall.

La Partecipazione di Dignitari e Ospiti Speciali

All'evento commemorativo hanno partecipato numerose persone e dignitari di alto profilo, e circa 1.800 ospiti privilegiati sono stati invitati a partecipare a questa solenne occasione

Il Messaggio dell'Imperatore Naruhito e del Primo Ministro Kishida

Durante la cerimonia, l'Imperatore Naruhito ha tenuto un discorso toccante in cui ha espresso profondo rimorso per il passato e la speranza per un futuro di pace duratura, ed ha dichiarato : "Ripensando al lungo periodo di pace del dopoguerra, riflettendo sul nostro passato e tenendo presente i sentimenti di profondo rimorso, spero sinceramente che le devastazioni della guerra non si ripetano mai. Insieme a tutto il nostro popolo, rendo ora un sentito omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita in guerra, sui campi di battaglia e altrove, e prego per la pace nel mondo e per il continuo sviluppo del nostro Paese."

Il Primo Ministro Fumio Kishida ha affiancato l'Imperatore, sottolineando l'importanza di preservare la pace e di onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato le proprie vite. Questi messaggi riflettono l'unità e la determinazione del Giappone nel promuovere la pace e la stabilità a livello globale.

Un Minuto di Silenzio per le Vittime

Durante la cerimonia, al momento culminante, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime della guerra. Questo momento di riflessione è stato dedicato ai 2,3 milioni di soldati caduti in combattimento e agli 800.000 civili che hanno perso la vita durante il conflitto. Tra gli ospiti presenti, vi erano veterani di guerra e discendenti di coloro che avevano servito con onore.


mercoledì, maggio 24, 2023

Guerra e Risorgimento

108 anni fa : Il Regno d'Italia entra in Guerra e completa il Risorgimento

24 maggio 1915

La Prima Guerra Mondiale è stata un evento di portata mondiale e per l'Italia un importante momento di svolta per la Nazione, in quanto ha permesso la realizzazione del compimento dell'Unità Nazionale. Questa guerra ha trasformato l'Italia in una Nazione, unendo tutti gli italiani, indipendentemente dalle loro diverse fazioni politiche o origini, nella lotta comune contro i pericoli e gli svantaggi della guerra.

Durante la Prima Guerra Mondiale, la guida di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III si rivela essenziale per la vittoria italiana. Per i soldati il Re è il simbolo vivente della Patria che si reca personalmente al fronte per comprendere la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati. La sua presenza costante e il suo impegno personale fornisce alle truppe, una guida morale ed un senso di unità.

La presenza del Re Vittorio Emanuele III al fronte, vicino ai soldati, incoraggia le truppe a lottare con determinazione per la Patria, ed il suo impegno personale nel comprendere la situazione militare e sollevare il morale delle truppe sono essenziali per la Vittoria .

Incoraggiata dal Re, i soldati combattono con un coraggio straordinario ed una dedizione senza pari. affrontando condizioni avverse nelle trincee e battaglie, tutto per difendere la nostra terra e il nostro popolo.

Insomma la Prima Guerra Mondiale agisce come catalizzatore per l'Unità Nazionale italiana. Durante il conflitto, gli italiani di diverse regioni e tradizioni si uniscono sotto il Re e sotto la bandiera del Regno d'Italia, combattendo fianco a fianco per un obiettivo condiviso. Questa lotta comune contribuisce a superare divisioni interne ed a consolidare l'Identità Nazionale Italiana.

Onorare la memoria del Re Soldato Vittorio Emanuele III e dei valorosi soldati italiani è un atto di gratitudine e rispetto verso coloro che hanno dato tanto per il bene del nostro paese.

Anche se la repubblica evita di ricordare la Prima Guerra Mondiale per far dimenticare il profondo legame tra Monarchia e l'Unità d'Italia, ancor oggi, rimane un valore fondamentale. La Prima Guerra Mondiale insegna l'importanza di superare divisioni interne, di lavorare insieme per il bene comune e di difendere la Patria. Questi valori sono ancora attuali e guideranno le generazioni future nel perseguire un'Italia unita e prospera.

Onore al Re Soldato Vittorio Emanuele III !
Onore ai Soldati della Grande Guerra !
W la Patria !


venerdì, gennaio 27, 2023

Giorno della Memoria Mafalda Savoia

Nel Giorno della Memoria ricordiamo la Principessa Mafalda di Savoia, morta nel campo di Buchenwald

27 gennaio

Oggi nella "Giornata della Memoria" ricordiamo che tra i deportati c'era anche la Principessa Mafalda di Savoia che morì nel campo di sterminio di Buchenwald.

Mafalda, secondogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, si sposò a Racconigi (23 settembre 1925) con il langravio Filippo d'Assia.

Su ordine di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, e la deportarono nel lager di Buchenwald.

Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa Mafalda, sotto il falso nome di Frau von Weber, fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa Mafalda riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono.

Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

La principessa Mafalda riposa nel cimitero degli Assia, nel castello di Kronberg im Taunus vicino a Francoforte sul Meno.


venerdì, novembre 04, 2022

Festa del 4 novembre

4 novembre 1918, la più grande Vittoria Italiana

La Prima Guerra Mondiale è un punto di riferimento indispensabile per costituire l’identità italiana, con questa guerra tutti gli Italiani, senza distinzione, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra, e così gli italiani diventarono un Popolo.

E' doveroso sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida del Re Vittorio Emanuele III, che era il simbolo vivente della Patria, il quale si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Le doti del Sovrano emersero l’8 novembre 1917 al Convegno di Peschiera, allorché seppe esporre la situazione militare con assoluta padronanza e con una assoluta fiducia nel nostro Esercito. Da quel momento la direzione della guerra ritornò nelle mani del Re e tutti gli Italiani si strinsero attorno a Casa Savoia.

Purtroppo anche il "4 novembre" ha subito la deformazione propagandata dalla repubblica, che invece di ricordare con orgoglio la vittoria della prima guerra mondiale, tende a considerarla una "vittoria militare" ...

Questa assurda logica è grave perché non solo sminuisce la Monarchia ma indebolisce l'Identità Nazionale, che è essenziale per l'Italia in quanto il 4 Novembre permise il compimento del Risorgimento Nazionale e dell’Unità d’Italia.

La debolezza e la miseria della repubblica italiana hanno dato eco e forza alle voci anti risorgimentali, ben lontane dalla realtà dei fatti storici, ed è dal 1946 che in Italia si discute sulla mancanza di valori, di una cultura condivisa, di fiducia nel futuro, mancanza di Identità.

La risposta è rivalutare la nostra Storia, rifiutare la propaganda della repubblica che ha indebolito l'Identità Nazionale, e riscoprire i valori che furono essenziali per realizzare l'Italia : 

W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!

domenica, agosto 28, 2022

78 anni fa moriva Mafalda di Savoia

78° anniversario della morte della principessa Mafalda di Savoia

28 agosto 2022

Mafalda, secondogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, si sposò a Racconigi (23 settembre 1925) con il nobile prussiano, Landgrave Philipp von Hesse.

Per volontà di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, e la deportarono nel Lager di Buchenwald, dove venne rinchiusa nella baracca n. 15 sotto il falso nome di Frau von Weber.

Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa Mafalda riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono. 

Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

Le ultime parole della Principessa Mafalda, prima di andare in coma, furono : Italiani io muoio, ricordatemi non come una principessa ma come una sorella italiana

La principessa Mafalda riposa nel piccolo cimitero degli Assia, nel castello di Kronberg im Taunus vicino a Francoforte sul Meno.


lunedì, agosto 15, 2022

Naruhito commemora II guerra mondiale

Naruhito e Masako hanno reso omaggio alle vittime della Seconda Guerra Mondiale 

15 agosto 2022

L'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako hanno partecipato ad una funzione commemorativa per il 77° anniversario della resa del Giappone nella seconda guerra mondiale che si è svolta presso la Nippon Budokan Hall di Tokyo.

Il 15 agosto 1945, l'imperatore Showa annunciò alla radio che il Giappone si era arreso e questa cerimonia si tiene ogni anno per commemorare coloro che sono morti in guerra. 

La cerimonia ufficiale è stata trasmessa in televisione e quest'anno, circa 1.000 persone sono state invitate a partecipare .

Nel suo discorso l'imperatore Naruhito ha ricordato il lungo periodo di pace del dopoguerra, riflettendo sul passato sperando che le devastazioni della guerra non si ripetano mai. Insieme a tutto il popolo, l'imperatore ha reso sincero omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita in guerra, sui campi di battaglia ed altrove, ed ha pregato per la pace e lo sviluppo mondiale. 

Anche il primo ministro Kishida Fumio ha tenuto un discorso incentrato sul mantenimento della pace e della prosperità.


martedì, maggio 24, 2022

1° Guerra Mondiale

L'Italia entra in Guerra e si realizza il compimento dell’Unità d’Italia

24 maggio 1915

La Prima Guerra Mondiale è stata indispensabile per la realizzazione del compimento dell’Unità Nazionale, e non solo geografico perché questa Vittoria trasformò l'Italia in una vera e propria Nazione, dove tutti gli Italiani, senza distinzione di parte o di origine, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra.

Si deve sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, che per il Regio Esercito era il simbolo vivente della Patria, che si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Purtroppo il regime repubblicano evita di ricordare con orgoglio la Prima Guerra Mondiale perché questa Vittoria, la più grande dell'Italia, è profondamente legata alla Monarchia ed a Casa Savoia ....


Onore al Re Soldato Vittorio Emanuele III !
Onore ai Soldati della Grande Guerra !
Onore ai caduti !

domenica, febbraio 27, 2022

80 anni battaglia del Mar di Giava

La principessa Beatrice commemora l'80° anniversario della battaglia del Mar di Giava

26 febbraio 2022

La principessa Beatrice dei Paesi Bassi, ex regina olandese, ha partecipato a un evento commemorativo delle battaglie del Mar di Giava, una delle più importanti battaglie navali della Guerra del Pacifico, che si svolsero 80 anni fa.

A Kloosterkerk, una chiesa dell'Aia, la principessa Beatrice ha partecipato alla cerimonia commemorativa in memoria di queste battaglie, alla quale hanno partecipato sopravvissuti e parenti di veterani. 

In occasione di questo 80° anniversario è stato appositamente realizzato un dipinto che rappresenta un momento decisivo della battaglia, che sarà esposto al Museo Navale.

Questa commemorazione della battaglia del Mar di Giava è organizzata dalla Marina reale olandese e dal Karel Doorman Fund, fondo istituito nel 1944 e la principessa Beatrice è la patrona.

La battaglia del Mare di Giava venne combattuta tra le forze navali alleate nell'area del sud-est asiatico, sotto il comando olandese e la sigla ABDA (American-British-Dutch-Australian Command), e le forze imperiali giapponesi. Le operazioni navali terminarono disastrosamente per gli alleati e tutti i possedimenti delle Indie orientali olandesi caddero sotto il controllo giapponese.


giovedì, gennaio 27, 2022

Giorno della Memoria - Mafalda Savoia

Nel Giorno della Memoria ricordiamo la Principessa Mafalda di Savoia, morta nel campo di Buchenwald

27 gennaio

Oggi nella "Giornata della Memoria" ricordiamo che tra i deportati c'era anche la Principessa Mafalda di Savoia che morì nel campo di sterminio di Buchenwald.

Mafalda, secondogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, si sposò a Racconigi (23 settembre 1925) con il langravio Filippo d'Assia.

Su ordine di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, e la deportarono nel lager di Buchenwald.

Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa Mafalda, sotto il falso nome di Frau von Weber, fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa Mafalda riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono.

Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

La principessa Mafalda riposa nel cimitero degli Assia, nel castello di Kronberg im Taunus vicino a Francoforte sul Meno.


giovedì, novembre 04, 2021

4 novembre 1918

4 novembre 1918
103 anni fa la più grande Vittoria Italiana

La Prima Guerra Mondiale è un punto di riferimento indispensabile per costituire l’identità italiana, con questa guerra tutti gli Italiani, senza distinzione, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra, e così gli italiani diventarono un Popolo.

E' doveroso sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida del Re Vittorio Emanuele III, che era il simbolo vivente della Patria, il quale si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Le doti del Sovrano emersero l’8 novembre 1917 al Convegno di Peschiera, allorché seppe esporre la situazione militare con assoluta padronanza e con una assoluta fiducia nel nostro Esercito. Da quel momento la direzione della guerra ritornò nelle mani del Re e tutti gli Italiani si strinsero attorno a Casa Savoia.

Purtroppo anche il "4 novembre" ha subito la deformazione propagandata dalla repubblica, che invece di ricordare con orgoglio la vittoria della prima guerra mondiale, tende a considerarla una "vittoria militare", il primo passo verso il fascismo ...

Questa assurda logica è grave perché non solo sminuisce la Monarchia ma indebolisce l'Identità Nazionale, che è essenziale per l'Italia in quanto il 4 Novembre permise il compimento del Risorgimento Nazionale e dell’Unità d’Italia.

La debolezza e la miseria della repubblica italiana hanno dato eco e forza alle voci anti risorgimentali, ben lontane dalla realtà dei fatti storici.

E' dal 1946 che in Italia si discute sulla mancanza di valori, di una cultura condivisa, di fiducia nel futuro, mancanza di Identità.

La risposta è rivalutare la nostra Storia, rifiutare la propaganda della repubblica che ha indebolito l'Identità Nazionale, e riscoprire i valori che furono essenziali per realizzare l'Italia ...

W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!


sabato, agosto 28, 2021

77 anni fa moriva Mafalda di Savoia

77° anniversario della morte della principessa Mafalda di Savoia

28 agosto 2021

Mafalda, secondogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, si sposò a Racconigi (23 settembre 1925) con il nobile prussiano, Landgrave Philipp von Hesse.

Per volontà di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, e la deportarono nel Lager di Buchenwald, dove venne rinchiusa nella baracca n. 15 sotto il falso nome di Frau von Weber.

Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa Mafalda riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono. 

Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

Le ultime parole della Principessa Mafalda, prima di andare in coma, furono:

Italiani io muoio, ricordatemi non come una principessa ma come una sorella italiana

La principessa Mafalda riposa nel piccolo cimitero degli Assia, nel castello di Kronberg im Taunus vicino a Francoforte sul Meno.



lunedì, maggio 24, 2021

1° Guerra Mondiale

L'Italia entra in Guerra e si realizza il compimento dell’Unità d’Italia

24 maggio 1915

La Prima Guerra Mondiale è stata indispensabile per la realizzazione del compimento dell’Unità Nazionale, e non solo geografico perché questa Vittoria trasformò l'Italia in una vera e propria Nazione, dove tutti gli Italiani, senza distinzione di parte o di origine, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra.

Si deve sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, che per il Regio Esercito era il simbolo vivente della Patria, che si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Purtroppo il regime repubblicano evita di ricordare con orgoglio la Prima Guerra Mondiale perché questa Vittoria, la più grande dell'Italia, è profondamente legata alla Monarchia ed a Casa Savoia ....

Onore al Re Soldato Vittorio Emanuele III !
Onore ai Soldati della Grande Guerra !
Onore ai caduti !

mercoledì, gennaio 27, 2021

Giorno della Memoria - Mafalda

Nel Giorno della Memoria ricordiamo la Principessa Mafalda di Savoia, morta nel campo di Buchenwald

27 gennaio

Oggi nella "Giornata della Memoria" ricordiamo che tra i deportati c'era anche la Principessa Mafalda di Savoia che morì nel campo di sterminio di Buchenwald.

Mafalda, secondogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, si sposò a Racconigi (23 settembre 1925) con il langravio Filippo d'Assia.

Su ordine di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, e la deportarono nel lager di Buchenwald.

Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa Mafalda, sotto il falso nome di Frau von Weber, fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono.

Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

La principessa Mafalda riposa nel cimitero degli Assia, nel castello di Kronberg im Taunus vicino a Francoforte sul Meno.


mercoledì, novembre 04, 2020

4 novembre 1918

4 novembre 1918
102 anni fa la più grande Vittoria Italiana

La Prima Guerra Mondiale è stato un evento importantissimo per costituire l’identità italiana, e tutti gli Italiani, senza distinzione, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra, e così gli italiani diventarono un Popolo.

E' doveroso sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida del Re Vittorio Emanuele III, che era il simbolo vivente della Patria, il quale si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Le doti del Sovrano emersero l’8 novembre 1917 al Convegno di Peschiera, allorché seppe esporre la situazione militare con assoluta padronanza e con una assoluta fiducia nel nostro Esercito. Da quel momento la direzione della guerra ritornò nelle mani del Re e tutti gli Italiani si strinsero attorno a Casa Savoia.

Purtroppo il "4 novembre" ha subito la deformazione propagandata dalla repubblica, che invece di ricordare con orgoglio la Vittoria della prima guerra mondiale, tende a considerarla una "vittoria militare", il primo passo verso il fascismo ...

Questa assurda logica è grave perché indebolisce l'Identità Nazionale, in quanto la Vittoria fu essenziale per l'Italia in quanto permise il compimento del Risorgimento Nazionale e dell’Unità d’Italia.

La debolezza e la miseria della repubblica italiana hanno dato eco e forza alle voci anti risorgimentali, ben lontane dalla realtà dei fatti storici. E' dal 1946 che in Italia si discute sulla mancanza di valori, di una cultura condivisa, di fiducia nel futuro, di mancanza di Identità ...

Per salvare l'Italia si deve rifiutare la propaganda della repubblica che ha indebolito l'Identità Nazionale, e riscoprire i valori che furono essenziali per realizzare l'Italia ...

W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!


domenica, maggio 24, 2020

Italia nella 1° Guerra Mondiale

L'Italia entra in Guerra e si realizza il compimento dell’Unità d’Italia

24 maggio 1915

La Prima Guerra Mondiale è stata indispensabile per la realizzazione del compimento dell’Unità Nazionale, e non solo geografico perché questa Vittoria trasformò l'Italia in una vera e propria Nazione, dove tutti gli Italiani, senza distinzione di parte o di origine, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra.

Si deve sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, che per il Regio Esercito era il simbolo vivente della Patria, che si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Purtroppo il regime repubblicano evita di ricordare con orgoglio la Prima Guerra Mondiale perché questa Vittoria, la più grande dell'Italia, è profondamente legata alla Monarchia ed a Casa Savoia, e piuttosto da spazio a chi addirittura parla di massacro, di "vittoria militare", il primo passo verso il fascismo ....

Onore al Re Soldato Vittorio Emanuele III !
Onore ai Soldati della Grande Guerra !
Onore ai caduti !

lunedì, maggio 11, 2020

Messaggio della Regina Elisabetta

Messaggio della Regina Elisabetta II per il 75° anniversario della fine della II guerra Mondiale

8 maggio 2020

Sua Maestà la Regina Elisabetta II ha di parlato alla Nazione per celebrare il 75° VE Day, che è stato registrato nel palazzo di Windsor dove è in auto isolamento assieme al principe Filippo.

E' il suo secondo discorso alla nazione, dopo quello del mese scorso, da quando è iniziata l'epidemia.

Nel video la regina Elisabetta fa riferimento alle parole pronunciate da suo padre Re Giorgio al messaggio radiofonico che annunciava la fine della guerra, nel 1945.

Ecco il discorso della regina Elisabetta tradotto in italiano :

“Vi parlo oggi alla stessa ora di mio padre, esattamente 75 anni fa.
Il suo messaggio allora era un saluto agli uomini e alle donne in patria e all'estero che avevano sacrificato così tanto nel perseguimento di quella che giustamente definiva una grande liberazione. 

La guerra era stata una guerra totale; aveva colpito tutti e nessuno era immune dal suo impatto. Sia che si tratti degli uomini e donne chiamati a servire, delle famiglie separate l'una dall'altra o delle persone che hanno chiesto di assumere nuovi ruoli e abilità per sostenere lo sforzo bellico, tutti hanno avuto un ruolo da svolgere. 

All'inizio la prospettiva sembrava desolante, la fine distante, il risultato incerto. Ma abbiamo continuato a credere che la causa fosse giusta - e questa convinzione, come ha notato mio padre nella sua trasmissione, ci ha portato avanti.

Non mollare mai, mai disperazione: quello era il messaggio di VE Day. Ricordo vividamente le scene esultanti di cui io e mia sorella abbiamo assistito con i nostri genitori e Winston Churchill dal balcone di Buckingham Palace.

Il senso di gioia nelle folle che si radunavano fuori e in tutto il paese era profondo, sebbene mentre celebravamo la vittoria in Europa sapevamo che ci sarebbero stati ulteriori sacrifici. Fu solo ad agosto che i combattimenti in Estremo Oriente cessarono e la guerra finì finalmente.

Molte persone hanno lasciato la vita in quel terribile conflitto. Hanno combattuto per poter vivere in pace, in patria e all'estero. Sono morti in modo da poter vivere come persone libere in un mondo di nazioni libere. Hanno rischiato tutto affinché le nostre famiglie e i nostri quartieri potessero essere al sicuro. Dovremmo e li ricorderemo. 

Mentre rifletto ora sulle parole di mio padre e sulle gioiose celebrazioni, che alcuni di noi hanno vissuto in prima persona, sono grato per la forza e il coraggio mostrati dal Regno Unito, dal Commonwealth e da tutti i nostri alleati.

La generazione del tempo di guerra sapeva che il modo migliore per onorare coloro che non erano tornati dalla guerra era assicurarsi che non accadesse di nuovo. Il più grande tributo al loro sacrificio è che i paesi che un tempo erano nemici giurati ora sono amici, lavorando fianco a fianco per la pace, la salute e la prosperità di tutti noi.

Oggi può sembrare difficile non poter celebrare questo anniversario speciale come vorremmo. Invece ricordiamo dalle nostre case e dalle nostre porte. Ma le nostre strade non sono vuote. Sono pieni dell'amore e della cura che abbiamo l'uno per l'altro. E quando guardo il nostro paese oggi e vedo cosa siamo disposti a fare per proteggerci e sostenerci a vicenda, dico con orgoglio che siamo ancora una nazione che quei coraggiosi soldati, marinai e aviatori oggi riconoscerebbero e ammirerebbero.

Mando i miei più calorosi auguri a tutti voi."