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mercoledì, ottobre 12, 2011

Energia per tutti

Re Harald e la regina Sonja, con il principe ereditario Haakon e la principessa Mette-Marit di Norvegia, hanno partecipato alla Conferenza "Energia per tutti: l'accesso ai finanziamenti per i paesi poveri".

10 ottobre 2011

Alla conferenza ad alto livello sull'accesso ai finanziamenti per l'energia dei paesi poveri in via di sviluppo erano presenti anche il segretario generale dell'ONU Ban Ki Moon ed il primo ministro della Norvegia Jens Stoltenberg.

L'obiettivo è di fornire energia a prezzi accessibili a circa 1,3 miliardi di persone nel mondo che ancora non hanno l'elettricità e ai 2,7 miliardi di persone senza combustibile per cucinare.

Link
oslo energy for all 2011


mercoledì, settembre 12, 2007

Allarme energia in Italia


Rischio freddo e buio per l'inverno
Oltre l’autunno caldo, c'è anche l’inverno freddo.

Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, senza mezze parole ha detto che siamo ancora piu' fragili di due anni fa, rischiamo ancora di rimanere al freddo e al buio.

Certamente prima o poi in Italia ci sarà un black out, aumentano i consumi e contemporaneamente riduciamo gli stoccaggi, anche a causa di una errata interpretazione del Ministero dell'Ambiente, e non facciamo nulla per creare o trovare energia.

In breve ecco la situazione.
- Importiamo troppa energia dall’estero.
- Gli enti locali fanno i guastatori ogni volta che si decide di costruire una centrale a carbone o un impianto di rigassificazione.
- Non c’è diversificazione delle fonti
- Niente nucleare

E non solo c'è anche l'aspetto economico, perchè alla fine, il costo è del 25% in più rispetto alla media europea.
Inoltre Conti dice la mancanza di rigassificatori, impianti a carbone e centrali nucleari si puo' quantificare per l'Italia in un danno di 200 miliardi di euro, una cifra pari al 3% del Pil del nostro Paese.

La situazione è drammatica anche dal punto di vista politico perchè si sa benissimo che le forniture di gas che arrivano dagli altri paesi sono strumento di pressione politica.
L'Italia è un paese completamente nelle mani dei paesi che ci forniscono energia, dipendiamo da fonti energetiche estere, la repubblica ci ha resi schiavi.

Ultima chicca.
Bersani, ministro dello Sviluppo economico, invece di fare autocritica non trova di meglio che prendersela con gli italiani: Consumano troppo, dovranno limitarsi nell’uso di luce e gas.

Come continuo a sostenere nel mio blog, purtroppo noi italiani siamo nelle mani di un sistema incapace di svolgere il suo compito.

Basta repubblica delle banane !

Frascati, 15:25
ENERGIA: BERSANI, ITALIA E' ANCORA ABBASTANZA NEI GUAI

Dal punto di vista della sicurezza energetica l'Italia e' "ancora abbastanza nei guai". Lo ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, intervenendo al seminario organizzato dal gruppo parlamentare dell'Ulivo a Frascati. Il ministro ha spiegato che nell'affrontare il tema energia "l'accento deve essere posto sulla preoccupazione" e il pericolo "non va sottovalutato perche' con il crescere della domanda, non siamo riusciti a tenere il passo in questi anni con gli investimenti e la capacita' che non ci possono lasciare tranquilli". La ricetta, ha indicato Bersani, e' "realizzare infrastrutture, diversificare e approvvigionarsi con maggiori quantita'". Ma l'Italia, ha proseguito, deve fare i conti anche con un nuovo problema "che sta crescendo come una pianta rigogliosa: la resistenza localistica agli investimenti". Quest'ultimo, ha proseguito il ministro, "sta accelerando" generando atteggiamenti di tipo "corporativistico, localistico e familistico che si stanno rinvigorendo". Bersani ha pero' messo in chiaro che il Governo intende superare queste barriere, anche chiamando gli Enti locali a fare i conti con le proprie responsabilita': "Posto che ogni Regione deve dare un contributo minimo per la sicurezza del sistema, e posto che ci siano delle inadempienze, e' ora che cominciamo a far sentire il costo delle inadempienze. Con meccanismi di incentivazione per superare la pigrizia e anche rompendo qualche noce".

larepubblica

venerdì, luglio 07, 2006

Tariffe e Privilegi repubblicani

La repubblica italiana ha un altro primato negativo, e noi italiani ne paghiamo duramente le conseguenze.
In poche parole c'è un enorme divario fra le tariffe energetiche italiane e quelle delle altre nazioni dell’Unione europea, ed infatti noi italiani paghiamo quasi la metà in più di ciò che costa ad un individuo che abita a Londra, a Madrid, a Bruxelles.

Perchè?

La colpa non è solo delle posizioni realmente dominanti (Eni o Enel) che la repubblica ha permesso, e questo sconsolante scenario non si risolve solo privatizzando.
Il problema è che in questa repubblica non c'è mai stata una politica energetica degna di questo nome.

Basta a queste tariffe e privilegi repubblicani!


A proposito di consumo energetico

Tariffe abnormi Privilegi di sistema

Non bastasse il velo che il pacchetto Bersani sta sollevando sul ritardo competitivo italiano e sullo scandaloso protrarsi dei piccoli privilegi corporativi, ecco che la relazione annuale dell’Authority per l’energia scoperchia un altro vaso di Pandora, quello dei grandi privilegi sistemici. Stiamo parlando del divario fra le tariffe energetiche italiane e quelle delle altre nazioni dell’Unione europea. Verrebbe quasi voglia di non riportare queste cifre, ma ve le sottoponiamo lo stesso: posto che dal 1999 a oggi abbiamo già avuto aumenti complessivi dell’ordine del 22,3% (41,1% in valori nominali), le famiglie con consumi elettrici mediamente elevati – 3.500 chilovattora annui, praticamente la maggioranza, che dispone di elettrodomestici, televisioni, computer e altro – pagano la loro bolletta il 42,5% in più della media europea. Avete letto bene, stiamo dicendo – anzi: così attesta l’Authority – che noi cittadini di utenza medio-alta paghiamo quasi la metà in più di ciò che costa a un parigino, a un berlinese, a un individuo che abita a Londra, a Madrid, a Bruxelles.

sito
avvenire

venerdì, gennaio 06, 2006

Nucleare

Gli stati avanzati per ridurre la dipendenza dal petrolio (e dagli stati che lo producono che sono quasi sempre non affidabili) puntano sul nucleare.

Purtroppo la repubblica italiana ha avuto la brillante idea di impedire lo sviluppo e lo studio della tecnologia legata all'energia nucleare : la conseguenza è che adesso siamo indietro rispetto agli stati avanzati e dipendiamo il nostro sviluppo da stati arretrati e non democratici come algeria, russia, iraq ....

La repubblica italiana, vietando il nuclerare, ha fatto un gravissimo errore.

Vergognati repubblica!

Francia, si' al nucleare nell'era post-petrolio

La Francia punta sul nucleare per ridurre il consumo di petrolio e lancia il prototipo di un reattore di nuova generazione.
L'impianto, che sarebbe capace di produrre meno scorie, entrerà in funzione, secondo le previsioni, entro 14 anni.

Lo ha annunciato il presidente francese Jacques Chirac, che ha invitato altri Paesi a partecipare al progetto: "Dobbiamo salvaguardare la nostra posizione di avanguardia nel nucleare. Ho deciso di lanciare, all'interno del commissariato per l'energia atomica, la concezione di un prototipo di reattore di quarta generazione che sarà operativo nel 2020".

La Francia è seconda al mondo per produzione di energia nucleare con 58 reattori. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con quasi il doppio degli impianti. Seguono il Giappone, la Gran Bretagna e la Russia.

Intanto il colosso energetico francese controllato dallo Stato, Edf, ha già pronti i piani per la realizzazione di un reattore di terza generazione, che entrerà in funzione nel 2012. Il progetto fa gola anche all'italiana Enel, ma le trattative con Edf per partecipare al progetto attraverso l'acquisto di una quota sarebbero al momento a un punto fermo.

Oltre al nucleare, la Francia intende sfruttare di piu' l'energia solare e ridurre la dipendenza da fonti come il petrolio aumentando la produzione di biocarburanti.

euronews