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mercoledì, aprile 02, 2008

porcellum, ciampi e la repubblica


Molti politici, osservatori, giornalisti criticano la legge elettorale, il cosiddetto porcellum, che effettivamente causa una situazione parlamentare frammentata, altera gli effettivi equilibri di voti ed indebolisce la stabilita’ del governo.

Il giudizio negativo sulla legge elettorale pero’ e’ strumentalmente usato solo per attaccare il governo berlusconi, dimenticando che la colpa non fu solo del ministro calderoni ma anche di ciampi.
Evidentemente per non imbarazzare ciampi e per non screditare la figura superpartes (una farsa) del presidente della repubblica, si nasconde il fatto che la situazione del Senato è stata determinata dal presidente ciampi il quale rimandò il cosiddetto «porcellum» alle Camere perché pretendeva, ed ebbe, la ripartizione del premio di maggioranza su base regionale anziché nazionale.

In questa situazione caotica ci sono poi gli imbrogli che sono la tipica caratteristica della repubblica, gia’ ampiamente utilizzati durante il referendum istituzionale del 1946 monarchia-repubblica.

Oltre all’Italia territoriale in cui vota chi paga le tasse c’e’ un’Italia estera dominata da imbrogli e comportamenti farseschi : schede pazze, alle volte ci sono troppe schede altre volte poche, c’e’ chi vota due o tre volte, chi vorrebbe votare una volta sola non può perché la scheda non è arrivata, i seggi restano aperti per vari giorni ...

Insomma per il porcellum dobbiamo ringraziare ciampi
Per gli imbrogli dobbiamo ringraziare la repubblica

Che razza di democrazia sarebbe questa repubblica?


La polemica
Quirinale: «Gravi le parole di Berlusconi»
Il leader del Pdl: «Difficile governare con Ciampi, che stava dall'altra parte». In serata la replica del Colle

ROMA - Silvio Berlusconi pronuncia la frase "incriminata" durante un forum organizzato dal Tempo: «Sappiamo che il Consiglio dei ministri non potrà approvare nulla che non debba passare sotto le forche caudine di un capo dello Stato che sta dall'altra parte». Il leader del Pdl ricorda il suo «rapporto con Ciampi» e cita anche un esempio: «Nell'attuale legge elettorale così maltrattata c'era solo una cosa da cambiare ed era il premio di maggioranza al Senato, che da regionale doveva diventare nazionale. Il grosso guaio fu dovuto a un'interpretazione della Costituzione da parte del Quirinale». Una critica esplicita al Colle, dunque. Poco dopo, però, è lo stesso Berlusconi a precisare il suo intervento: «Mi riferivo al rapporto dialettico con Ciampi. Non c'entra niente Napolitano, con cui ho un ottimo rapporto e a cui porto affetto e stima che so essere condivise».

LA REPLICA - Ma al Quirinale non basta. In serata, infatti, arriva la replica: «La Presidenza della Repubblica - chiunque ne fosse il titolare - ha sempre esercitato una funzione di garanzia nell'ambito delle competenze attribuitele dalla Costituzione senza mai sottoporre a interferenze improprie le decisioni di alcun governo, e considera grave che le si possano attribuire pregiudizi ostili nei confronti di qualsiasi parte politica».

LA TELEFONATA - Una dura presa di posizione. Tanto che poco dopo il portavoce di Berlusconi, Roberto Bonaiuti, riferisce di una telefonata chiarificatrice tra il leader del Pdl e il Capo dello Stato: «Berlusconi ha chiamato Napolitano per chiarire ancora meglio il senso del suo intervento».

ISTITUZIONI - Ma è, in serata, ospite al programma «Conferenza stampa» su Rai Due, che Berlusconi torna a parlare delle grandi istituzioni, pur senza citare il Colle. Alla domanda se pensi che siano contro di lui ha risposto: «Non è che confermo un'opinione, è la realtà». L'ex premier ribadisce che nel 2006 ci sono state irregolarità. «La sinistra è arrivata alla pari nel 2006, ma ci sono stati molti brogli e un uso improprio delle schede bianche tanto che secondo noi si sarebbe dovuto ricontare le schede, ma la sinistra non l'ha consentito e ha messo le mani su tutte le istituzioni. La Corte Costituzionale vede 11 giudici dalla parte della sinistra, contro 3 dei nostri; al Csm è la stessa cosa, i sindacati pure, la grande stampa è a sinistra e parte dei Pm, non solo sono a sinistra, ma usano i loro poteri per fare lotta politica. Quindi la situazione è obbiettivamente difficile».

VELTRONI - Sempre durante «Conferenza stampa», in quello che è stato una specie di duello televisivo in due tempi, anche Walter Veltroni interviene sull'argomento: «Quella di oggi è una brutta smentita» afferma, riferendosi alle tensioni tra Berlusconi e il Quirinale. «Attaccare il Capo dello Stato presente e passato e poi dover smentire e telefonare è una cosa che ci riporta esattamente indietro in questo quattordicennio».

corriere

martedì, luglio 03, 2007

Ciampi uomo di sinistra

Alla scuola di politica organizzata da Roberto Formigoni, Silvio Berlusconi ha detto che Ciampi ha favorito la sinistra perché era uomo della sinistra, e per la legge elettorale volle che il premio di maggioranza fosse su scala regionale e non nazionale, favorendo così la sinistra.

Che ciampi sia di parte non è una novità, anche in altre occasione si dimostrò di parte ed inoltre non si deve dimenticare che da giovane si iscrisse al partito d'azione e che è stato Ministro del Tesoro (dall'aprile 1996 al maggio 1999) nei governi Prodi I e D'Alema I.

Comunque il problema principale è più serio e cioè che tutti i presidente della repubblica sono politici imposti dai partiti e quindi le loro azioni inevitabilmente sono sempre viste come aiuti o favori di parte.

Ma a questo punto, se si lamenta di ciampi perchè considerato di sinistra, cosa si dovrebbe dire di napolitano che è un comunista e per di più votato solo da una risicata maggioranza?

La verità è che tutti i presidente della repubblica sono politici di parte e che devono ringraziare i partiti che lo portano al quirinale .

Solo un Re può essere al di fuori delle parti e garante di tutti proprio perchè non è votato dai partiti !

W la Monarchia
W il Re!

Berlusconi: Ciampi ha aiutato la sinistra,
5 milioni di persone in piazza per il voto

Belusconi ha accusato l'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi di aver favorito la sinistra.

Ma Berlusconi si è tolto altri sassolini dalle scarpe, in primo luogo nei confronti dell'ex capo di Stato.
Ciampi ha favorito la sinistra perché era uomo della sinistra, ha attaccato Berlusconi spiegando che intervenendo sulla riforma della legge elettorale, "ha voluto un maggioranza su scala regionale e non nazionale, favorendo così la sinistra.

ilgiornale

giovedì, aprile 19, 2007

Fassino chiama Ciampi nel partito democratico

ciampi è stato banchiere, ministro sotto il governo prodi e d'alema, Presidente del Consiglio, presidente della repubblica.
Adesso fassino confida che lo vorrebbe nel nascituro partito democratico.

ciampi : un vero superpartes repubblicano !!

Roma 19/04/2007 09:03
FASSINO AL CORRIERE: NEL NUOVO PARTITO DEMOCRATICO VORREI CIAMPI

Roma, 19 apr. (APCom) - Il segretario dei Ds vorrebbe personaggi come il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel nascituro Partito democratico. Lo confida lo stesso Piero Fassino in un colloquio con il 'Corriere della sera'. Oggi si apre, a Firenze, l'ultimo congresso della Quercia prima della creazione del Pd. Comincia una storia nuova, evoluzione della precedente. E' come quando due persone si uniscono per generare una creatura, che poi diviene autonoma, con una sua identità. Nel nostro caso - spiega Fassino - il generatore è l'Ulivo. Infatti il simbolo resterà, così come faremo le feste della doppia U, Unità e Ulivo. Senza l'alleanza nell'Ulivo non ci sarebbe oggi il partito democratico. Ora passiamo dai Dico al matrimonio". Non è detto, per il leader Ds, che il presidente del nuovo partito debba essere anche il candidato premier. "Questo può essere vero in linea di principio, ma se guardo in Europa vedo esperienze diverse. Ne riparleremo. In questo momento contano tutt'altre cose. Adesso dobbiamo fare bene il Pd". Quanto alla prevista scissione, "Mussi e le sue idee peserebbero di più dentro un grande partito anziché in un piccolo movimento". Compagne e compagni' saranno le prime parole che dirò al congresso", dice Fassino. "Però dirò anche 'amiche e amici', perché intendo rivolgermi ai vecchi compagni di viaggio e ai nuovi". Nella relazione il segretario affronterà anche i temi di attualità come il dialogo per le riforme con Berlusconi e il caso Telecom.

la7

sabato, maggio 20, 2006

cossiga scalfaro ciampi : politici di mestiere

Era prevedibile che il governo Prodi raggiungesse la fiducia del senato, ma che tutti i senatori a vita appoggiassero senza riserve il nuovo esecutivo non ce lo saremmo mai aspettati.
Infatti cossiga spesso si era dichiarato nemico di Prodi, andreotti era il presidente del senato proposto dal centrodestra, ciampi era ben visto da quasi tutti i partiti ed era considerato (a torto) l'unica persona superpartes.

Berlusconi ha subito detto che, votando la fiducia al governo prodi, i senatori a vita hanno fatto qualcosa di immorale, ma è altrettanto vero che la costituzione stabilisce a loro questo diritto.

La questione però è più delicata e controversa perchè tra i senatori a vita ci sono anche gli ex presidenti della repubblica, i cosiddetti superpartes repubblicani, cioè cossiga scalfaro ciampi.

Visto che loro sono considerati dal sistema repubblicano i presidenti di tutti gli italiani, ci si aspetta da loro dei comportamenti più distanti dalla lotta politica e quindi non dovrebbero andare a votare la fiducia ai governi.

Evidentemente il buon senso non è loro appannaggio, e d'altronde cosa c'è di logico e normale in questa repubblica?

Con quale coraggio il regime repubblicano considera i presidenti della repubblica persone superpartes?

Più conosci la repubblica, e più la rifiuti!

martedì, aprile 25, 2006

la repubblica come una fede ?

L'ultima affermazione di ciampi è esagerata ed assurda!

Infatti ciampi, dicendo che la costituzione è la sua bibbia, trasforma la repubblica in una religione.

In uno stato che si dice laico, senza dubbio, questa affermazione è assurda, ed inoltre è esagerata perchè nessuna costituzione può essere considerata un testo sacro.

In realtà queste affermazioni nascondono l'estrema debolezza della repubblica, che per motivi storici e politici non è per niente sentita dagli italiani.

Inoltre come non notare che, non solo nel 1946, ma ancora adesso la repubblica divide gli italiani; infatti le manifestazioni che ricordano la liberazione sono gestite solo da una parte politica che rifiuta di accettare altri.

Ciampi: l'apostolo della sacra repubblica ?

Ciampi: Costituzione mia Bibbia

Martino, 61 anni dopo diventi il giorno della concordia

(ANSA)-ROMA, 25 APR- La Costituzione e' stata e rimane la mia Bibbia Civile, il testo su cui ho riflettuto in ogni momento difficile", ha detto Carlo Azeglio Ciampi. Il forte richiamo e' stato fatto dal Capo dello Stato al 61/o anniversario della Liberazione al Quirinale. "Il 25 Aprile del '45 -gli ha fatto eco il ministro della Difesa Martino- sorse su un baratro di lacerazioni e divisioni, ma 61 anni dopo puo' diventare il giorno della concordia nazionale". E Prodi aggiunge: e' un simbolo di unita' di tutta Italia.

ansa

martedì, aprile 18, 2006

cossiga boccia ciampi

cossiga contro ciampi?

Ecco un'altra chicca della repubblica italiana, infatti assistiamo un presidente della repubblica che critica (gentilmente nei modi ma aspramente nei contenuti) un altro presidente.
In un ipotetico esame di diritto costituzionale Cossiga afferma che "boccierebbe" ciampi, perchè e' opportuna un'interpretazione meno letterale della costituzione e, sempre secondo cossiga, ciampi dovrebbe nominare subito prodi presidente del consiglio.

Io non so chi dei due abbia ragione, affermo solo che ho scoperto un altro motivo per preferire la monarchia alla repubblica.


Carlo Azeglio Ciampi deve nominare subito Romano Prodi presidente del Consiglio e mandare a casa Silvio Berlusconi. L'Italia non puo' restare due mesi senza un governo che governi e rappresentata all'estero da ministri bocciati dal popolo".

Ad affermarlo e' il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, che a un ipotetico esame di diritto costituzionale "boccierebbe" l'attuale capo dello Stato.

"Ho grande stima per Ciampi", sottolinea Cossiga nel corso di un'intervista concessa a "Repubblica Radio". "Sono stato io quando ero al Quirinale a sceglierlo come governatore della Banca d'Italia e ad avviarlo alla vita politica".

Secondo il presidente emerito, tuttavia, dopo il voto del 9 e 10 aprile e' opportuna un'interpretazione meno letterale della Costituzione da parte dell'inquilino del Quirinale. "La morte della legge - osserva Cossiga - e' l'interpretazione letterale della stessa".


web
rainews

niente ciampi-bis

Sembra che il rischio di un ciampi-bis sia scongiurato, comunque vedremo.

Purtroppo però ciampi non ha intenzione di ritirarsi, anzi afferma che "continuerà a occuparsi di politica come senatore a vita".

L'intervista chiarisce come sia impossibile considerare il presidente della repubblica una persona apolitica, ciampi ha sempre fatto politica (da politico, ministro, banchiere e presidente) e sarà così anche da senatore a vita.

Io voglio un re al quirinale, non un politico-presidente!

Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi esclude un secondo mandato e dice che continuerà a occuparsi di politica come senatore a vita.

"Per fortuna l'anagrafe è dalla mia parte e in un certo senso scongiura l'eventualità di una riconferma da presidente", ha detto Ciampi, in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera, riguardo all'ipotesi di un suo secondo mandato, che molti auspicano sia nel centrosinistra che nel centrodestra.

"E poi sono convinto che sette anni quassù siano già tanti. Raddoppiarli significherebbe... sì, forse, una specie di monarchia repubblicana".

In ogni caso, precisa il capo dello Stato, "non mi ritiro affatto: farò il senatore a vita e ci metterò lo stesso impegno che ho sempre cercato di assicurare in tutti gli incarichi che mi sono stati affidati. In quelle vesti continuerò a seguire gli sviluppi politici e istituzionali del Paese... e darò il mio contributo".

web
reuters

lunedì, gennaio 30, 2006

Per fare il bis ciampi prenota i voti dell'unione


Con una lettera, ciampi ordina di anticipare l'applicazione della «par condicio» già prima dello scioglimento delle camere.

Con questo intervento ciampi va contro la legge stessa, che appunto deve essere applicata solo dopo lo scioglimento della camere.
Non ci sono i presupposti per chiedere l'impeachment?

Visto i sondaggi, ciampi vuole dare una mano ai vincitori o meglio alla futura maggioranza del parlamento che, guarda caso, dovrà nominare il prossimo presidente della repubblica.

Il calcolo di ciampi è semplice: per la sinistra c'è il rischio di perdere l'elezioni all'ultimo sprint, il recente recupero di berlusconi ha fatto paura alla sinistra, inoltre alla scadenza del settennato presidenziale, non ci sono candidati forti, e per fare il bis, ciampi aiuta l'unione per prenota i suoi voti.

L'intervento di Ciampi non è un gesto da arbitro, ma un calcolo politico.
Il lato positivo è che adesso c'è almeno un pò di chiarezza : l'intervento di ciampi cancella l'assurda pretesa di essere un presidente super-partes.

lunedì, gennaio 23, 2006

Scontro istituzionale tra ciampi e berlusconi

In apparenza, c'è solo un groviglio di scadenze da sbrogliare per la data delle elezioni, ma in realtà il colloquio tra ciampi e berlusconi è uno scontro politico.

Berlusconi vuole allungare i tempi di attività delle Camere, in particolare per ottenere il via libera alla legge sull'inappellabilità, cioè proprio quella bocciata solo pochi giorni fa dal presidente del Repubblica.
I presidenti della repubblica e del consiglio hanno due opinioni politiche opposte sulla legge Pecorella, il Cavaliere non intende rinunciare alla legge Pecorella mentre ciampi l'ha rinviata alle camera.

La tensione al Quirinale non può che essere alta, tanto che su Il Corriere della sera c'è scritto : "il colloquio con Silvio Berlusconi al Quirinale, ieri sera, conferma che la questione non è politicamente asettica. E il comunicato finale diramato dalla presidenza della Repubblica trasuda freddezza verso Palazzo Chigi."


Purtroppo siamo abituati ad assistere a scontri tra le due massime cariche della repubblica italiana, ma il rapporto tra il capo di stato ed il presidente del consiglio non sarebbe tutto più semplice e sereno se ci fosse un Re al posto del presidente ?

martedì, gennaio 03, 2006

La signora franca

Su il corriere della sera e la repubblica si legge che la moglie di ciampi, in visita a napoli, abbia detto che "La gente del Sud è più buona ed intelligente".

La moglie del presidente della repubblica non può e non deve dire frasi del genere.

Comunque ciò dimostra come la signora franca non sia all'altezza di svolgere il suo ruolo.



lunedì, gennaio 02, 2006

Non ho ascoltato il messaggio di ciampi

Io non ho voluto ascoltare il messaggio di ciampi.

Mi hanno stufato i suoi discorsi ma soprattutto perchè preferisco un Re piuttosto che un presidente.

Quello che proprio non accetto è che un banchiere possa insegnare agli italiani concetti così importanti come amor di patria ...

Ognuno deve fare il suo mestiere ed un governatore di banca d'italia (come un politico) non ha i requisiti per svolgere il ruolo di capo di stato, cioè al di sopra delle parti e quindi di tutti gli italiani.