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martedì, marzo 06, 2007

Lavoro nero repubblicano



Un'altra vergogna della repubblica italiana:
il lavoro nero in Parlamento.


Dopo i test antidroga e i test sul livello culturale dei parlamentari italiani, un servizio delle Iene mostra come il Parlamento italiano sia pieno di persone che lavorano in nero.

Secondo una inchiesta portata avanti da "Le Iene", sono 683 gli assistenti degli onorevoli (il 92% del totale) che vengono pagati senza alcun contratto, a prezzi molto bassi, con orari di lavoro massacranti e reperibilità di 24 ore.
Solo 54 su 683 hanno un contratto secondo le regole.

Oltre a testimonianze degli assistenti, che hanno raccontato la loro condizione lavorativa, le Iene hanno intervistato un parlamentare che ha ammesso, davanti alle telecamere, che anche in parlamento c'è lavoro in nero.
C'è anche chi ha sostenuto che i costi della politica sono troppo alti e che si ricorre al nero perchè costa troppo assumere regolarmente un collaboratore.

Se i dati raccolti e diffusi dalle Iene corrispondono alla realtà è una vergogna.
Questo significa che i politici che a parole vorrebbero approvare leggi contro la precarietà e il lavoro nero, sarebbero i primi a ricorrere a pratiche di impiego illegali e irrispettose della dignità umana.
La battaglia contro la precarietà è solo un modo per accalappiare i voti dei poveri lavoratori.

I politici sfruttano il lavoro di tanti giovani assistenti.
Lo Stato repubblicano predica bene e poi inevitabilmente razzola male.

Se un imprenditore assume un lavoratore in nero e lo scoprano finisce nei guai, mentre alla casta parlamentare repubblicana tutto è concesso.

A questo punto è chiaro che i giornalisti sono solo i lacchè del potere repubblicano!!!
Infatti scoop del genere non sono mai scoperti dai giornalisti, i quali evidentemente svaccano sulle poltrone del Transatlantico interessandosi solo degli avvezzi e magagne del Palazzo.


Un'inchiesta delle "Iene" su come vivono i "bracci destri" degli onorevoli
Dieci ore al giorno, per anni e anni, gratis o 800 euro al mese
Lavoro nero anche in Parlamento
Senza contratto 629 assistenti su 683

Lavoro nero anche in Parlamento
Senza contratto 629 assistenti su 683

ROMA - Neanche in Parlamento si sfugge al lavoro nero. Sono 683 gli assistenti degli onorevoli. Lavorano in un posto di prestigio, passano le giornate tra le "stanze dei bottoni" e gli spostamenti dei loro assistiti, hanno contatti con "quelli che contano". Ma dietro tutto questo fumo c'è davvero poco di concreto: il 92 per cento di loro lavora in nero, da anni, per tante ore al giorno, senza una retribuzione regolare. In numeri: solo 54 su 683 hanno un contratto secondo le regole.

L'inchiesta è stata portata avanti da "Le Iene", che sono riuscite ad entrare in possesso di documenti che testimoniano come funziona il lavoro dell'esercito di persone che aiuta gli onorevoli.
Ogni anno, per accreditare alla Camera i propri assistenti, i parlamentari devono dichiarare se lavorano a titolo oneroso - e quindi devono allegare un regolare contratto - o a titolo gratuito. Attraverso l'ufficio di presidenza della Camera, le Iene sono venute in possesso di questi documenti. Ne emerge un quadro disastroso. Sono ben 629, su un totale di 683, a prestare servizio senza aver mai firmato un contratto.
Molti di loro sono laureati in attesa di trovare, tra un contatto e l'altro, qualcosa con cui poter svoltare.
Ma stare accanto al potere spesso significa non averlo ma esserne schiavizzati: come hanno testimoniato alcuni di loro, con il volto oscurato, ai microfoni delle Iene, le loro giornate lavorative variano da otto a dieci ore al giorno, con disponibilità praticamente h24. Una vita che per alcuni va avanti così anche da dieci anni, per ottocento euro al mese, nella speranza che un giorno qualcosa possa cambiare.
Durante il servizio che andrà in onda domani, intervengono anche vari parlamentari. Uno in particolare, spiegano gli autori, ammette davanti alle telecamere il lavoro nero in Parlamento.
L'inchiesta è partita da una dichiarazione rilasciata diverso tempo fa da Casini che, da presidente della Camera, aveva spiegato, in seguito a un servizio delle Iene, la procedura per dare il badge agli assistenti. Il servizio di
Filippo Roma, di cui è autore Marco Occhipinti, andrà in onda domani sera su Italia Uno.

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